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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
 
   
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  DA MARTEDI’ 16 NOVEMBRE MARCO PAOLINI TORNA AL TEATRO STREHLER CON IL SUO NUOVO SPETTACOLO “IL SERGENTE” - OMAGGIO A MARIO RIGONI STERN  
   
  Milano, 2 novembre 2004 - Accanto al Festival del Mediterraneo, entrato ormai nel vivo della programmazione, continuano anche le ospitalità nella stagione teatrale. Da martedì 16 novembre, alle ore 19.30, al Teatro Strehler, Marco Paolini con Il sergente. Dedicato a Mario Rigoni Stern. Pubblicato per la prima volta nel 1953 per i tipi di Einaudi e per iniziativa di Elio Vittorini, che diede dell’autore la celebre definizione di “scrittore non di vocazione” ma ispirato dagli eventi, Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern è un racconto autobiografico dell’allora sergente Rigoni, impegnato nella sanguinosa “campagna di Russia” e nell’altrettanto catastrofica “ritirata”. Ambientato nell’inverno 1942-43, il romanzo ha infatti al suo centro uno degli episodi più drammatici nella storia dell’esercito italiano. Ormai allo sbando e circondati dall’Armata Rossa, i personaggi del racconto, tutte persone reali, cercano di sopravvivere passando da un villaggio all’altro con alterne fortune. Li guida un giovane sergente, che diventerà poi lo scrittore del romanzo. “C’erano questi amici che mi guardavano e mi chiedevano: cosa dobbiamo fare, dov’è l’Italia, che strade dobbiamo prendere? E mi guardavano, e mi domandavano tante cose, come se io dovessi sapere tutto, e invece io ero come loro, sapevo dov’era il nord, dov’era il sud, sapevo la direzione da prendere, ma più di tutto sentivo la responsabilità che avevo verso questa gente. E se io, un povero sergente degli alpini, poco istruito, sentivo questa responsabilità verso la vita di ciascuno di loro, cosa avrebbero dovuto pensare i generali, o quei capi di governo, Mussolini, Vittorio Emanuele, Roatta…degli uomini che a milioni erano stati affidati loro….”. Così Mario Rigoni Stern. Marco Paolini torna alla figura e all’opera di Mario Rigoni Stern dopo avergli dedicato un film, Ritratti, diretto da Carlo Mazzacurati (1999), lungo faccia a faccia tra l’uomo di teatro e lo scrittore alla scoperta di un autore che “[..] come un padre mitico ha sempre avuto al primo posto della sua scala etica il senso di responsabilità. Non ha mai abbandonato nessuno lungo il suo cammino, che fossero soldati, amici o nemici, o persone perdute tra le montagne. Se li è caricati sulle spalle e li ha riportati a casa. Ciò che non ha potuto portare indietro ha deciso di raccontarlo, per non dimenticare.” (Carlo Mazzacurati, note di regia del film Ritratti) Infolink: www.Piccoloteatro.org  
     
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