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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
 
   
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  LA COMMISSIONE ESAMINA I PUNTELLI ECONOMICI DELLA STRATEGIA DI LISBONA  
   
  Bruxelles, 2 novembre 2004 - In vista dell'approssimarsi dell'esame a medio termine della strategia di Lisbona, la Commissione europea ha pubblicato l'edizione 2004 dell'"Eu Economy Review", che esamina in che modo le attuali condizioni macroeconomiche incidano sull'agenda competitività dell'Europa. Nel complesso, la comunicazione nota che le prospettive economiche sono migliorate nel 2004 a fronte dei dati di un ambiente economico internazionale favorevole. Aggiunge tuttavia che 'il contributo alla crescita del consumo e dell'investimento privati, che sono i due principali componenti della domanda interna, resta troppo instabile per parlare di un recupero veramente deciso'. L'esame passa poi ad analizzare i puntelli economici della strategia di Lisbona in quattro aree principali: coesione, risultati del mercato del lavoro, produttività e la relazione tra ambiente e crescita economica. Affrontando la questione della convergenza economica nell'Unione allargata, l'esame asserisce che fino ad ora gli sforzi compiuti dai nuovi Stati membri per allinearsi sul resto dell'Ue sono stati interamente guidati dall'investimento e dalla crescita totale dei fattori di produttività, e spiega che 'la sfida sarà allargare questo processo attingendo alle risorse di mano d'opera sottoutilizzate, aumentando così i tassi d'occupazione troppo bassi nella maggior parte dei nuovi Stati membri'. I Fondi strutturali avranno anch'essi un ruolo nell'incentivazione della convergenza economica, ritiene la Commissione, ma affinché possano farlo in modo efficace debbono prima essere soddisfatte certe condizioni, come una maggiore concentrazione sulle regioni e gli Stati membri più bisognosi ed un uso più efficiente dei fondi nel conseguimento degli obiettivi di Lisbona. Quanto ai recenti risultati del mercato del lavoro dell'Ue, la Commissione li valuta con una certa crudezza: 'Ora che siamo alla metà del primo decennio della strategia di Lisbona, appare difficile vedere in che modo gli obiettivi d'occupazione possano essere raggiunti entro il 2010, in parte a causa del rallentamento congiunturale, ma soprattutto perché i progressi nelle riforme strutturali sono stati lenti e insufficienti'. L'esame identifica tuttavia progressi significativi in certe aree, come i livelli migliorati dell'occupazione femminile. L'esame nota che sono stati avanzati dubbi se gli obiettivi di Lisbona di incrementare l'occupazione e la produttività allo stesso tempo fossero compatibili, ma conclude che vi sono pochi motivi di ritenere che una maggiore occupazione possa avere ripercussioni negative sulla crescita della produttività a lungo termine. In effetti, la crescita della produttività in sé è 'quel che realmente importa per la competitività e il dinamismo dell'Ue', secondo l'esame economico. La realtà, tuttavia, è che l'economia basata sulla conoscenza, concetto informatore della strategia di Lisbona, non è ancora pienamente consolidata in Europa. Tra Unione e Stati Uniti esiste un 'divario considerevole', sia in termini di quantità di risorse stanziate per la ricerca che di efficienza della ricerca stessa. La Commissione afferma che, soprattutto, occorrono riforme che consentano alle nuove società innovative di impiantarsi e crescere. 'Di pari importanza è migliorare l''iniezione' di investimenti supplementari per la R&s [ricerca e sviluppo] nella crescita della produttività, e perseguire con determinazione l'obiettivo di portare la spesa nella R&s al 3% del Pil', si afferma nell'esame, che aggiunge che questo richiederà condizioni quadro migliorate e interazione tra ricerca e industria. Infine l'esame nota che la sostenibilità ambientale è parte integrante della strategia di Lisbona, e che le politiche per l'ambiente conducono ad aggiustamenti nelle strutture economiche perché tengono conto della sempre minore disponibilità di risorse naturali. 'In questo modo il prezzo per usare le risorse ambientali ed esporre il pubblico ai rischi per la salute dovrà essere più allineato con i costi sociali. Questo porta ad un miglior funzionamento del mercato, e quindi ad una più efficiente allocazione di risorse e ai guadagni di benessere ad essa associati', conclude l'esame. Per scaricare una copia del documento 2004 Eu Economy Review: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/publications/the_eu_economy_review_en.htm  
     
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