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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
 
   
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  MOLECOLE, MATERIALI, ENERGIA E AMBIENTE: LA CHIMICA ANCORA AL CENTRO DELL’INNOVAZIONE L’11 NOVEMBRE JOËL MOREAU AL CNR DI PALERMO  
   
   Palermo, 2 novembre 2004 - “La portata delle innovazioni e la diversità dei vincoli che dobbiamo affrontare - dice Joël Moreau, direttore della celebre Scuola superiore di chimica di Montpellier (Encsm) - dai cambiamenti tecnologici legati all'automazione dei processi all’informatica, sa quelli geografici, economici e giuridici, fino alle nuove preoccupazioni ambientali e per la sicurezza sono tali che soltanto uomini altamente formati e capaci di lavorare in équipe potranno fargli fronte”. Francese, 54 anni, considerato uno dei più grandi chimici francesi, il professor Moreau interviene l’11 novembre al Cnr di Palermo per una Conferenza sui “Materiali ibridi auto-organizzati” che promette di essere nel segno della tradizione scientifica e culturale del Paese dove la chimica moderna è nata e si è sviluppata diffondendosi nel mondo. Una scienza -- la chimica -- che vive una crisi globale ormai decennale di vocazioni, con una costante diminuzione del numero di studenti tanto nei grandi Paesi della Ue che negli Stati Uniti; che di immagine, con l’enorme industria che da essa origina che soffre di un continuo calo di considerazione presso il pubblico. Una crisi che sta determinando grandi cambiamenti tanto nel suo insegnamento che nella ricerca; ma che non toglie alla chimica un ruolo centrale per lo sviluppo sostenibile del Pianeta: perché è la chimica che dovrà trovare il modo di estrarre l’idrogeno dall’acqua e di rendere finalmente efficiente la conversione della luce solare in energia elettrica. “In una Scuola di chimica moderna -- continua Moreau -- il cuore della formazione è la chimica, nei suoi diversi aspetti: concezione e rappresentazione astratta di una parte del nostro mondo; capacità pratica di trasformare la materia. Ma accanto agli insegnamenti classici della chimica, sviluppiamo competenze di confine con la biologia, l’informatica, i processi e i materiali che permettono di dialogare con medici, ingegneri e biologi. Inoltre, la dimensione pratica della chimica richiede una conoscenza dell’organizzazione della produzione, la considerazione delle relazioni umane nella vita professionale e un approccio al management e alla comunicazione”. Insieme ad altre scoperte, il Gruppo di ricerca del professor Moreau all’inizio degli anni 2000 ha inventato i materiali ibridi chirali: silicati aventi una struttura elicoidale -- come quella del Dna -- di natura “ibrida” (in parte inorganica e in parte organica) e che presentano vaste potenzialità: dal riconoscimento molecolare altamente selettivo, alla sintesi organica. “Nella nostra Università -- gli fa eco Giovanni Carturan, l’ordinario di chimica a Trento che ha scoperto come produrre, coltivando cellule vegetali, il farmaco salvavita Tassolo -- fra i chimici si è completamente persa la professionalità che coincide con la ‘cultura che si realizza’ per cui la chimica era sì una scienza ma legata alla produzione di beni e sostanze preziose per l’uomo; e quindi con valore di mercato”. Moreau utilizza per le sue ricerche lo stesso processo (“sol-gel”) usato da Carturan per la produzione dei materiali funzionalizzati; e a novembre interviene al Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo dove collabora con la sede locale dell’Istituto dei materiali nanostrutturati, un Istituto di chimica del Cnr che negli ultimi anni ha introdotto numerose nuove tecnologie brevettate e ha creato nel capoluogo siciliano una nuova Scuola di chimica dove lavorano numerosi studenti e giovani ricercatori in collaborazione con ricercatori di 9 Paesi e con l’industria.  
     
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