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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
 
   
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  INTERVENTO DI ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DELLA FIRMA "UNA COSTITUZIONE PER L'EUROPA"  
   
  Roma, 2 novembre 2004 -  Il 25 marzo 1957 in questa stessa solenne sede, l'Europa rispondeva alle conseguenze della guerra mondiale e al perdurare della guerra fredda con un progetto senza precedenti di costruzione di una democrazia sovranazionale. Oggi l'Europa riafferma la sua originale ed unica forma di organizzazione politica per rispondere alla sfida della globalizzazione, per promuovere i suoi valori di pace e di solidarietà e per esercitare il ruolo che le compete sulla scena internazionale. La nuova Costituzione non si limita a consolidare il sistema politico e istituzionale dei Trattati di Roma. Essa introduce grandi elementi innovativi che renderanno l'Unione europea più democratica, più efficace e più trasparente. L'unione sarà più democratica perchè le leggi europee dovranno essere nella loro grande maggioranza adottate congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri mentre, per la prima volta, i cittadini potranno contribuire direttamente alla nascita delle leggi europee. L'unione sarà più efficace perchè aumentano le decisioni adottate a maggioranza, anche se tale estensione è meno ambiziosa di quanto molti avevano sperato. Inoltre, attraverso la doppia maggioranza, viene rispecchiata la doppia legittimità dell'Unione, che è una Unione di popoli e di stati. L'unione sarà infine più trasparente grazie ai nuovi meccanismi di democrazia partecipativa. Al tempo stesso l'attività legislativa dell'Unione è stata dotata di maggiore legittimità democratica grazie alla ripartizione delle competenze legislative fra l'Unione e gli Stati membri ed al controllo, da parte dei Parlamenti nazionali, del rispetto del principio di sussidiarietà. Vive polemiche sono sorte in questi mesi a proposito del contenuto più o meno avanzato della Costituzione europea. Pur rispettando tutte le opinioni, voglio sottolineare con forza che la nuova Costituzione compie in tutti i campi grandi passi in avanti rispetto ai Trattati esistenti. Essa è nata dalla Convenzione europea seguendo un metodo di lavoro nuovo, più trasparente e democratico. La firma della Costituzione europea non è però un punto di arrivo. Nei prossimi mesi, i Governi e i cittadini dei 25 paesi membri dell'Unione dovranno impegnarsi per ottenere la ratifica del nuovo Trattato costituzionale da parte dei parlamenti o dei popoli. Se una grande responsabilità per promuovere questa ratifica spetterà ai governi, le Istituzioni europee dovranno fare la loro parte per fornire ai cittadini un'informazione obiettiva e esauriente sui contenuti della Costituzione. Le forze politiche nazionali dovranno esprimersi liberamente sul Trattato costituzionale, ma toccherà ai governi operare in modo che i dibattiti parlamentari e le campagne referendarie siano mantenute sui temi propri della Costituzione europea, evitando che siano dominate dalle polemiche politiche nazionali. I Capi di Stato e di governo che fra poco firmeranno la Costituzione europea compiranno con questo un atto ardito e costruttivo. Le conseguenze della loro azione saranno immense. Lo saranno, perchè l'Unione europea, dotata della Costituzione, diventerà la forza motrice del benessere economico e sociale dei suoi popoli e della pace nel mondo. Questo speravano i padri dell'Europa convenuti qui il 25 marzo del 1957, di questo siamo pienamente consapevoli noi qui oggi nella solenne giornata del 29 ottobre 2004.  
     
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