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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
 
   
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  IO ROBOT PER LA DIAGNOSI DI CEFALEA SI CHIAMA AIDA IL NUOVO SISTEMA INFORMATICO COMPUTERIZZATO CHE ASSISTITE IL MEDICO NELLA DIAGNOSI DEL MAL DI TESTA  
   
  Monza, 2 novembre 2004 - Al 1° Congresso Nazionale dell'Anircef "Le Cefalee e la Neurologia" svoltosi a Monza dal 28 al 31 ottobre, è stata presentato "Aida cefalee", un sistema informatico per la gestione dei pazienti con cefalea in grado di formulare automaticamente una diagnosi appropriata in base alle caratteristiche della storia clinica di ogni singolo paziente. Messo a punto da Roberto De Simone, Responsabile del Centro Cefalee dell'Università Federico Ii di Napoli in collaborazione con Anircef, l'Associazione Neurologica Italiana per la ricerca sulle Cefalee fondata dal Prof. Vincenzo Bonavita, Aida inizia la sua sperimentazione proprio in questi giorni per una sua validazione in ambito nazionale (vedi dopo dove) per confermare la sua accuratezza diagnostica in confronto alla tradizionale intervista del paziente fatta dal medico e il miglioramento dei tempi di raccolta dell'anamnesi clinica, così come la sua utilizzabilità anche da parte di medici con una ridotta esperienza informatica. Come indicherà lo stesso De Simone i motivi che hanno portato a sviluppare Aida sono chiari: - le Cefalee Primarie costituiscono una famiglia di malattie ad alto impatto sulla qualità di vita dei pazienti, estremamente diffuse nella popolazione generale. - per definizione esse non rappresentano il sintomo di un'altra malattia, meritando dunque l'appellativo di "primarie". Sfortunatamente, non sono disponibili test di laboratorio o specifici esami strumentali in grado di convalidare il sospetto di una Cefalea Primaria. Di conseguenza, la diagnostica di queste forme è ancora fondata su una meticolosa raccolta della storia clinica del paziente condotta da un medico con specifica esperienza in questo campo. Con la Classificazione dell'International Headache Society (Ihs), giunta nel 2004 alla sua seconda edizione, tutte le cefalee sono state ordinate in modo gerarchico. I criteri diagnostici operativi sono stati codificati e organizzati in modo non ambiguo e mutuamente esclusivo. Il risultato di questo lavoro è uno strumento ben articolato che, per quanto poco agile, in assenza di marcatori biochimici e radiologici, può essere usato come cartina tornasole per il riscontro obiettivo alla diagnosi clinica. La perfetta corrispondenza di una serie di elementi della storia clinica del paziente con uno specifico gruppo di criteri codificati, consente di formulare una diagnosi ad altissima attendibilità. Tuttavia, il gran numero di variabili che occorre sempre valutare con grande attenzione, la complessità degli algoritmi diagnostici e la loro numerosità (solo le forme di mal di testa codificate nei primi 3 capitoli della classificazione sono già 35Š..) possono condizionare la corretta applicazione dei criteri Ihs nella pratica clinica ambulatoriale con una ridotta diffusione dell'uso della Classificazione al di fuori dei contesti di ricerca e un inevitabile ridimensionamento del suo ruolo nella gestione clinica dei pazienti. Una possibile soluzione del problema poteva venire dall'impiego di tecnologie informatiche, che trovano elettiva applicazione proprio nell'elaborazione di problemi complessi caratterizzati da un numero elevato di variabili rigidamente strutturate come i casi clinici dei pazienti affetti da cefalea. Occorreva uno strumento semplice da usare, in grado di automatizzare il riscontro dei criteri Ihs per le forme primarie attraverso l'integrazione di un sistema esperto di diagnosi assistita e, più in generale, capace di ottimizzare l'intera procedura in cui si articola una visita per cefalea, dalla raccolta della storia clinica alla prescrizione farmacologica. Aida può consentire anche la confluenza dei dati raccolti in Centri diversi in un unico archivio generale con funzioni molto avanzate di interrogazione dei dati e si configura, pertanto, come la possibile infrastruttura di un Network Nazionale dei Centri Cefalee Anircef, una rete di eccellenza a carattere nazionale con prevedibili notevoli potenzialità sia in ambito di ricerca clinica che per la valutazione di parametri gestionali. I Centri Cefalee dove è già stato installato Aida cefalee sono: Avellino ( Resp. Florindo D'onofrio); Bologna (Resp. Pietro Cortelli); Milano (Resp. Gennaro Bussone); Napoli (Resp. Roberto De Simone); Parma (Resp. Gian Camillo Manzoni). Aida cefalee può ottimizzare i tempi e l'accuratezza della raccolta dei dati clinici dei pazienti cefalalgici, e, più in generale, dell'intera procedura in cui si articola una visita ambulatoriale per cefalea. La disponibilità di un sistema esperto di diagnosi assistita può contribuire alla diffusione dell'utilizzo appropriato dei criteri diagnostici Ihs anche al di fuori dei ristretti ambiti della ricerca iper-specialistica, allargandola anche a contesti di clinica quotidiana. L'archiviazione informatizzata di dati omogeneamente raccolti in strutture diverse può configurarsi come infrastruttura per la realizzazione di un network nazionale dei Centri Cefalee Anircef centrato sulla condivisione del database, con notevoli potenzialità sia in termini di ricerca che di monitoraggio di parametri gestionali di settore. Lo studio di De Simone, Marano e Bonavita sarà pubblicato sul n.24 della rivista Neurological Sciences col titolo: "Towards the computerisation of Anircef Headache Centers. Presentation of Aida Cefalee, a computer assisted diagnosis database for the management of hedache patients" L'intero programma del congresso di Monza è sul sito: www.Anircef.it  
     
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