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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Novembre 2004
 
   
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  ARRIVA A BERGAMO IN OCCASIONE DELL’ANTOLOGICA “AUTOPORTRAIT” UN QUADRO DI ALBERTO MARTINI MAI ESPOSTO IN ITALIA  
   
  Bergamo, 3 novembre 2004 - Sabato 6 novembre si inaugura in Palazzo della Ragione di Bergamo, la mostra Alberto Martini. Surréaliste. Tra gli 80 lavori presenti, si incontrerà un’assoluta rarità, un autoritratto del pittore trevigiano, mai esposto in Italia. Si tratta di “Autoportrait”, un olio su tela (83 x 64 cm), proveniente dal Musée des Beaux Arts di Montréal (Canada). Il quadro è una tra le più belle e significative opere del surrealismo martiniano. Eseguito a Parigi nel 1929, l’olio apparteneva alla collezione della galleria Elstir di Parigi, fino al 2001 quando, dopo la mostra tenutasi a Montréal dal novembre 2000 al marzo 2001, è stato acquistato dal museo della città canadese. La tela non è mai uscita dai confini francesi e non si hanno neppure certezze su una sua esposizione alla galleria Elstir. L’autoritratto trasmette, attraverso le fattezze parzialmente riconoscibili del volto, una dimensione surreale che supera l’identificazione fisionomica per approdare a un’identità nuova, soprannaturale, spiritica. Il busto dell’artista, con la mano destra appoggiata sulla zona cardiaca del petto, si colloca in primo piano al centro del quadro sullo sfondo dai toni grigio e perla, incornicato da corpi plastici femminili còlti di profilo e di fronte. Come afferma il curatore dell’esposizione, Marco Lorandi, nella scheda relativa a quest’opera, “Lo spirito umano nasce e si coltiva attraverso l’esperienza con il femminile, generazione, vitalità, felicità, dolore, morte e fine, poiché niente nell’opera di Martini è effetto teatrale, banale suggestione epidermica, bensì un’indagine dell’inconscio che passa attraverso le immagini della sua iconografia. E se è vero che molta dell’arte martiniana (si pensi alle illustrazioni di Poe) anticipa il teatro espressionita tedesco e la filmografia ‘au noir’, quest’opera ha poco a che vedere con i film di Hitchcock, poiché l’immagine non raffigura la dimensione del terrore in sé, bensì l’alterità dell’interiorità psichica umana”. La mostra Alberto Martini. Surréaliste, che si tiene a Palazzo della Ragione di Bergamo, dal 6 novembre al 6 gennaio 2005, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, col patrocinio del Comune di Bergamo, della Provincia di Bergamo e della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia e il contributo della Banca Popolare di Bergamo, del Gruppo Bonaldi - sponsor tecnici: Lightech, Consuline e Impresa Pandini e Fidelitas Bergamo - intende ricordare la figura di Alberto Martini, uno dei protagonisti del surrealismo europeo. Il percorso espositivo, curato da Marco Lorandi e Orietta Pinessi insieme a un comitato scientifico composto da Enrico Crispolti, Carlo Carena, Alberto Castoldi, e Gabriele Morelli, presenta 80 opere (50 dipinti a olio e 30 tra acquerelli, tempere, pastelli, litografie e disegni a penna di china) che documentano il momento surrealista di Alberto Martini (1876-1954) collocato particolarmente nel suo lungo soggiorno parigino degli anni 1928 - 1934 quando vive e lavora nel quartiere di Montparnasse: “in un atelier ultimo stile, tanto grande ed alto che salendo una scaletta interna, mi trovavo in un piccolo appartamento che girava intorno come una loggia in teatro. Lavorai moltissimo in quella strana dimora; vi inventai la pittura a la maniera nera, la pittura con i colori del cielo” (la Maniera Chiara). Per informazioni: tel. 035 2052111 – 035 2052217 – email: artemod@unibg.It  
     
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