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Notiziario Marketpress di
Venerdì 05 Novembre 2004
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Web moda & tendenze |
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UNA PIN UP MALIZIOSA E INFANTILE, SENSUALE E INGENUA NELLA COLLEZIONE FORNARINA VIBE PRIMAVERA/ESTATE 2005 |
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Fornarina Vibe, il nuovo progetto di Fornarina, è alla seconda stagione. Un’area di sperimentazione in cui moda e arte si contaminano e si alimentano: una vibrazione creativa che risuona negli abiti ed arriva in strada, scardinando le regole di una cultura alta e lontana. L’arte è viva ed arricchisce i corpi, confrontandosi con nuovi ambienti e artisti emergenti, in una preziosa linea d’abbigliamento che si fa mezzo di comunicazione diretto e vivace. A distribuirla, oltre ad alcuni monomarca Fornarina, saranno negozi multimarca accuratamente selezionati, contenitori di stimoli e attenti alla ricerca. Miss Van è la giovane artista francese che, dalla scorsa stagione, affianca il progetto, in collaborazione con Lorenza Chiavarini, designer di Fornarina. Figlia del movimento dei graffiti, ha saputo distinguersi dalle tecniche tradizionali e da un ambiente tipicamente maschile, creando un universo di bambole d’acrilico, sexy e maliziose, sui muri di Tolosa, Parigi, Amsterdam, Londra, Montréal e Barcellona. In questo immaginario, la nuova collezione Fornarina Vibe Primavera/estate 2005, presentata in 30 capi, si trasforma in una tela immacolata, da impressionare e decorare. Il “total white” s’impone sulle felpe e t-shirt in jersey, decostruite, tagliate e ricucite con giochi di sovrapposizioni. I volumi sono lunghi, morbidi, arricchiti da arricciature e impunture quasi casuali, istintive, immediate. La sensualità delle grafiche di Miss Van si sposa con il gioco di “push up”, femminile ma estremamente naturale. Linee pulite e affusolate per il denim, sporcato e rovinato dalla candeggina: dal basico cinquetasche al “baggy”, le stampe si sviluppano su tutta la superficie. Languide e imbronciate, le bambole di Miss Van diventano schizzi, in bianco e nero o colore, e giocano con la fine malizia di maschere di gomma, in bilico tra il feticismo e l’infantile, per una “pin~up” persa nell’universo meraviglioso dell’artista.
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