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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2004
 
   
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  ALCUNI TEMI TRATTI DAL NUMERO DI OTTOBRE 2004 DEL RAPPORTO "ANALISI E PREVISIONI DEI PREZZI DELLE COMMODITY"  
   
  Bologna, 8 novembre 2004 - L’indice Prometeia dei prezzi in dollari delle commodity acquisite dall’industria manifatturiera, dopo la stabilizzazione dei mesi di maggio e giugno, ha evidenziato una nuova tendenza rialzista nel corso dell’estate, prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi petroliferi e del comparto siderurgico, e ha superato il precedente massimo del 1995. Nella media del 2004 l’indice sperimenterà complessivamente un aumento medio del 19%, in gran parte già acquisito nei primi nove mesi dell’anno. Tali livelli difficilmente potranno essere mantenuti anche nel biennio 2005-‘06 quando prevediamo una fase di moderato rallentamento per la crescita economica mondiale, in grado di determinare una flessione dell’indice aggregato. Un contributo di rilievo nel sostenere la tendenza rialzista delle quotazioni in dollari è stato determinato dal deprezzamento del tasso di cambio del dollaro. Questo fattore ha sostenuto le quotazioni espresse nella valuta statunitense, pur determinando un effetto calmierante su quelle in euro. L'indice Prometeia dei prezzi in euro delle commodity acquistate dalle imprese manifatturiere italiane si manterrà su di un livello tale da non determinare accelerazioni significative delle dinamiche inflative interne nel corso dell’orizzonte previsivo, anche se alcune tensioni sono emerse all’interno di specifici comparti come quello delle imprese meccaniche e delle imprese siderurgiche per effetto dell’aumento delle quotazioni dei metalli, divenuto rilevante anche se valutato in euro. Nell’orizzonte previsivo, l’indice dei prezzi in euro relativo al totale imprese manifatturiere rimarrà su livelli comunque non superiori al precedente picco massimo sperimentato nel 2000. L’industria mondiale ha attraversato, nel corso del 2004, una fase di forte espansione, trainata principalmente dalla crescita delle economie dell’area asiatica e degli Usa. Prevediamo che la produzione industriale a livello mondiale raggiunga, nella media del 2004, un picco massimo di crescita del 7.4% superiore ai picchi sperimentati nel corso degli anni ’90. La domanda di commodity, strettamente dipendente dalla produzione industriale mondiale, ha mostrato un ritmo di crescita particolarmente accentuato al quale ha corrisposto un forte aumento delle quotazioni. Per effetto della maggiore prudenza con la quale i produttori hanno pianificato i loro piani di investimento in capacità produttiva, dopo un quadriennio (1999-2002) di prezzi contenuti, l’impatto dell’aumento della domanda sui deficit produttivi e sui prezzi ne è stato amplificato. Nel biennio 2005-’06, le prospettive di rallentamento delle economie di più vecchia industrializzazione e dell'Asia determineranno un rallentamento della crescita della produzione manifatturiera mondiale e quindi, presumibilmente, della domanda mondiale di commodity, dopo la forte espansione che ha caratterizzato il 2004. Tale dinamica si combinerà con un tasso di incremento della capacità produttiva che sarà certamente più accentuato che nell’ultimo quinquennio, sospinto dalle elevate quotazioni delle commodity raggiunte a cavallo tra il 2003 ed il 2004. Tutto questo impedirà che si innestino nuove tendenze rialziste nelle quotazioni, favorendo invece dei moderati ribassi. I deficit produttivi, tuttavia, pur ridimensionandosi rispetto al 2004, saranno ancora presenti in molti settori almeno nel 2005, soprattutto in quello metallifero. Le scorte presso i magazzini ufficiali si manterranno su livelli estremamente contenuti, impedendo un rientro più rilevante dei prezzi, probabilmente rinviati al 2006. L'aumento dei costi sostenuti per l'acquisizione dei combustibili, nel 2005, determinerà un marcato apprezzamento delle tariffe energetiche. Solo nella media del 2006 il progressivo rallentamento della domanda e ad una normalizzazione delle condizioni di offerta determineranno un significativo rientro dei prezzi petroliferi. L'indice dei prezzi in euro delle commodity acquisite dalle Imprese energetiche evidenzierà quindi una flessione solo a partire da quell’anno, dopo gli aumenti del 15.1% e dell’8% previsti rispettivamente per il 2004 e 2005, determinando un rientro anche per i prezzi dell'elettricità. L'indice Prometeia dei prezzi in euro delle commodity acquistate dalle Imprese manifatturiere italiane evidenzierà dei lievi rientri (-1%) nella media del 2005, condizionato dal rialzo dei prezzi energetici, per rinviare le correzioni più marcate all’anno successivo. Una dinamica simile sarà sperimentata all’interno del comparto delle Imprese meccaniche, per il quale prevediamo un rientro moderato dei prezzi delle commodity per il prossimo anno (-3.7%), ed una flessione più marcata nel 2006.  
     
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