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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2004
 
   
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  CEFALEA, IN EUROPA A TESTA ALTA 5 NOVEMBRE A ROMA E 6 NOVEMBRE A MILANO III GIORNATA NAZIONALE DEL MAL DI TESTA  
   
  Milano, 8 novembre 2004 - Indetta dall'Associazione Italiana per la lotta contro le Cefalee (Aic onlus) che ha organizzato incontri aperti a tutti nei quali famosi esperti sono stati gratuitamente a disposizione di chiunque sia interessato a questa malattia. Il primo appuntamento è avvenuto a Roma presso l'Aula Convegni "Villa Maria", Largo G. Berchet, 4 (Viale delle Mura Gianicolensi) dalle 9.00 alle 13.30. Il secondo a Milano, sabato 6 novembre 2004 dalle 8,30 alle 13.00 presso la Sala delle Conferenze dell'ospeale S. Carlo Borromeo. Obiettivo della giornata è stato quello di focalizzare l'attenzione sui disagi che questa patologia comporta nella vita in famiglia, riconoscendo la gravità e le limitazioni che essa impone ogni giorno in termini di invalidità parziale o totale sul lavoro e nella vita di relazione. Particolare attenzione è satata riservata al vissuto del paziente nella famiglia e a quello della famiglia del paziente, sulla falsa riga della campagna internazionale della World Headache Alliance patrocinata dall'Oms  www.Liftingtheburden.com  che si prefigge allo stesso modo di combattere il gravame psicologico e la disabilità imposti da questa malattia non solo al paziente, ma anche a tutto il nucleo familiare e al suo entourage sociale più ristretto. Un recente studio internazionale su oltre 1.800 pazienti emicranici di Francia, Germania, Italia, Giappone, Messico e Turchia (Family Matters 2004 International Survey) indica che in oltre il 60% dei casi, le relazioni all'interno del nucleo familiare di questi pazienti risultano compromesse dalla cefalea, soprattutto per quanto riguarda il tempo dedicato ai figli, che viene drasticamente ridotto. Il 72% delle coppie dove uno dei due partner soffre di emicrania accusa problemi anche nei momenti d'intimità e la compromissione investe pure aspetti esterni alle mura domestiche come le relazioni sociali, il lavoro o la semplice spesa al supermercato, con una ricaduta negativa sull'intero nucleo familiare calcolata in media nell'ordine del 61%. Come quantificare questa disabilità con il riconoscimento d'invalidità parziale o totale per il cefalalgico cronico ? Attualmente esistono grosse difficoltà applicative, ma qualche spiraglio comincia ad aprirsi: la Regione Lombardia, ad esempio, ha partecipato attivamente all'incontro Aic di Milano col Dirigente dell'Assessorato Famiglia&disabilità Umberto Fazzone. Erano presenti anche Stefano Inglese (Segretario Tribunale per i Diritti del Malato), Antonio Vitiello (Direttore Servizio Medico Legale Asl Città di Milano), Piero Bassi (Uo Neurologia Ospedale S. Carlo), Gennaro Bussone (Presidente Anircef), Domenico D'amico, (Centro Regionale Cefalee, C.besta, Milano), Fabio Frediani (Presidente Aic-onlus), Matilde Leonardi (Direzione Scientifica, C. Besta - Milano) e Maurizio Quarti (Centro Cefalee, Ospedale S. Carlo - Milano). All'incontro di Roma erano presenti: Gigliola Brocchieri (Assessore alla Salute-regione Lazio), Teresa Petrangolini (Segretario Generale Cittadinanzattiva), Stefano Inglese (Segretario Nazionale Tribunale dei Diritti del Malato) e i medici Piero Barbanti (Dipartimento Scienze Neurologiche Univ. La sapienza, Roma), Rosanna Cerbo (Centro Med del dolore Pol. Umberto I Università la Sapienza, Roma), Daniela Cologno (Fondazione Santa Lucia, Roma), Francesco Di Sabato (Centro Cefalee Dip. Medicina Clinica Policlinico Umberto I, Roma), Fabio Frediani (Presidente Aic-onlus, Firenze), Carmine Marini (Centro Cefalee Università degli Studi, L'aquila).  
     
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