|
|
|
 |
|
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Novembre 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina1 |
|
|
FINECOGROUP: APPROVATA LA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE EFFETTI POSITIVI DEL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE SUI RISULTATI DEI NOVE MESI UTILE NETTO: € 40,5 MLN (€ 5,8 MLN NEI 9 MESI 2003 PRO-FORMA) SALE LA RACCOLTA ONLINE DI FINECOBANK (+19%) |
|
|
 |
|
|
Roma, 9 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup, riunito ieri a Roma sotto la presidenza del Prof. Francesco Carbonetti, ha esaminato e approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2004[1]. Il Cda è stato successivamente sospeso e riconvocato per la serata di martedì 9 novembre, allo scopo di esaminare le ipotesi di cessione parziale della controllata Finecovita. Il terzo trimestre 2004 conferma il trend positivo già evidenziato nei primi due trimestri dell’anno e continua a registrare la crescita di tutte le componenti di reddito e il contenimento e il controllo dei costi operativi. I risultati consolidati dei primi nove mesi 2004 beneficiano degli effetti positivi del processo di ristrutturazione intrapreso, mostrando, rispetto ai risultati pro-forma dei primi nove mesi 2003, un miglioramento di tutti i margini gestionali. Nei nove mesi è stato registrato un utile netto di euro 40,5 milioni, contro un utile netto pro-forma di euro 5,8 milioni al 30 settembre 2003. La gestione operativa evidenzia un incremento del 24,4% del margine di intermediazione, che passa da euro 287,8 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma a euro 358,0 milioni al 30 settembre 2004; e un aumento ancora più consistente del risultato lordo di gestione, che, raggiungendo euro 116,2 milioni, risulta più che triplicato rispetto al dato di euro 38,3 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma. §In particolare, le singole componenti del risultato mostrano, ai nove mesi, il seguente andamento:il margine di interesse, pari a euro 67,4 milioni, registra una crescita del 5% rispetto al 30 settembre 2003 pro-forma, pari a euro 64,2 milioni. Tale voce non tiene conto del margine d’interesse, pari a euro 28,7 milioni, relativo alle operazioni di cartolarizzazione effettuate tra settembre 2003 e settembre 2004, contabilizzato tra gli altri proventi di gestione; §le commissioni nette si attestano a euro 165,4 milioni, contro euro 140,2 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma, con un aumento del 18%, dovuto in particolare sia alle maggiori commissioni derivanti dall’attività di gestione del risparmio (migliore asset mix del portafoglio in gestione e più efficiente struttura commissionale), sia alle minori commissioni derivanti dalla rinegoziazione degli accordi di joint venture con Putnam; §gli altri proventi e oneri presentano un saldo positivo pari a euro 116,2 milioni, rispetto a euro 71,8 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma, con un incremento principalmente riconducibile agli effetti delle già citate cartolarizzazioni e al compenso ricevuto da Diba a seguito dell’operazione di cessione di Entrium per il patto di non concorrenza; i costi operativi, pari a euro 241,8 milioni, mostrano una diminuzione del 3% rispetto al 30 settembre 2003 pro-forma (euro 249,4 milioni) grazie all’efficacia della politica di generale contenimento e controllo dei costi, pur in presenza di oneri non ricorrenti relativi al complesso processo di ristrutturazione. Il cost/income ratio al 30 settembre 2004 si attesta pertanto al 67,5%, contro 89% alla stessa data del 2003. Le rettifiche nette su crediti al 30 settembre 2004 si attestano a euro 32,4 milioni, in crescita rispetto al 30 settembre 2003 pro-forma (euro 12,3 milioni), principalmente per i maggiori accantonamenti effettuati sui crediti di Fineco Leasing a causa della difficile congiuntura economica e finanziaria verificatasi soprattutto in aree di forte presenza della società. Gli accantonamenti al fondo rischi e oneri sono in netta diminuzione, attestandosi a euro 27,5 milioni (di cui euro 18 milioni circa per possibili perdite su partecipazioni, effettuate in gran parte nel terzo trimestre dell’anno), contro euro 71,2 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma. La gestione straordinaria segna un risultato positivo per euro 14,7 milioni rispetto al risultato positivo di euro 113,8 milioni al 30 settembre 2003 pro-forma, che peraltro includeva la plusvalenza realizzata in seguito alla cessione della tedesca Entrium a Diba. Nel risultato dei primi 9 mesi del 2004 sono, tra l’altro, compresi incassi straordinari, pari a euro 8,7 milioni, derivanti dalla chiusura del contenzioso riguardante l’acquisto della partecipazione del 20% in Safei. Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a euro 30,3 milioni e sono calcolate considerando che dal 2004 Finecogroup intende optare per il consolidato fiscale nazionale introdotto dal D.lgs. 344/2003. Al 30 settembre 2003 pro-forma le imposte sul reddito ammontavano a euro 64,3 milioni. A livello patrimoniale, i crediti verso la clientela al 30 settembre 2004, includendo i crediti cartolarizzati da Fineco Leasing nel maggio 2004 per euro 1.450 milioni, risultano in crescita del 26% rispetto al 31 dicembre 2003. Al netto di tale operazione, gli impieghi ammontano a euro 5.634 milioni, contro euro 5.623 milioni al 31 dicembre 2003, con un incremento di euro 11 milioni. Tale voce è da attribuire principalmente ai crediti per contratti di leasing (euro 2.580 milioni), a mutui ipotecari e a crediti per cessioni del quinto erogati da Finecobank (euro 2.026 milioni). In particolare, segna una crescita significativa la nuova produzione di mutui, +35% rispetto al 3° trimestre 2003, mentre più contenuta è la crescita della cessione del quinto dello stipendio (Icq), in aumento del 2% rispetto al 3° trimestre dello scorso anno. Lo spending delle carte di credito cresce, trimestre su trimestre, del 33%. In totale, il numero di carte di credito emesse da Finecobank ha raggiunto, al 30 settembre 2004, quota 495.000 (+57% rispetto al 30 settembre 2003). La raccolta diretta da clientela al 30 settembre 2004 presenta un saldo pari a euro 4.617 milioni, contro euro 4.646 milioni al 31 dicembre 2003. Il saldo a fine settembre 2004 è da attribuire in larga misura alla raccolta on-line di Finecobank, pari a euro 2.999 milioni, confermando il trend di crescita con un aumento di circa il 19% rispetto a fine 2003. Il patrimonio gestito al 30 settembre 2004 si attesta a euro 49,4 milioni, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2003 pro-forma. Al suo interno, il patrimonio gestito in prodotti assicurativi Fineco Vita al 30 settembre 2004 ammonta a euro 11,6 milioni, in crescita di circa il 3% sul dato di fine 2003. L’operatività Nel corso del 3° trimestre è proseguita l’opera di razionalizzazione e riassetto della struttura operativa e societaria, allo scopo di concentrare energie e risorse nelle aree di attività strategiche per il Gruppo: tra le decisioni più significative al riguardo, figurano la fusione per incorporazione di Fineco Gestioni Sgr in Fineco Asset Management Sgr nel quadro della riorganizzazione delle attività di gestione di risparmio nel Gruppo e l’acquisizione del pieno controllo del Gruppo Safei, grazie all’acquisto della rimanente quota del 20% del capitale della controllata spagnola, ad un prezzo di euro 52 milioni. Successivamente alla chiusura del trimestre, il 5 ottobre, è stato annunciato il nuovo modello organizzativo della rete di promotori finanziari, tappa fondamentale nel programma di rilancio e sviluppo della rete di promotori già avviato da tempo. Contestualmente, la rete ha cambiato nome, sostituendo al marchio Finecocity quello di Finecobank che, facendo leva su un marchio forte e affermato, rafforzerà il collegamento fra la banca e la sua rete e consentirà di sfruttare più ampie opportunità di marketing integrato. Il nuovo modello organizzativo, basato sulla costituzione di tre Direzioni Rete territoriali facenti capo direttamente a Finecobank, ha l’obiettivo di semplificare la struttura e i processi decisionali. Evoluzione prevedibile della gestione Nell’ultima parte dell’esercizio 2004 si prevede di proseguire la complessa opera di ristrutturazione e riorganizzazione intrapresa, finalizzata al rafforzamento delle aree di attività strategiche ed alla chiusura di quelle non ritenute tali. Dal punto di vista gestionale, pur in un contesto di mercato difficile, si prevede negli ultimi tre mesi dell’anno un andamento coerente con i miglioramenti sino ad oggi registrati. Il risultato di fine anno potrebbe beneficiare degli effetti economici derivanti dall’eventuale cessione di una quota di partecipazione in Fineco Vita.
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|