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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Novembre 2004
 
   
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  LA RISPOSTA DELL'EUA ALLE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE SUL FUTURO DELLA RICERCA EUROPEA  
   
  Bruxelles, 10 novembre 2004 - L'eua (European University Association) ha reagito alle proposte della Commissione sul futuro della ricerca europea chiedendo ulteriori misure a sostegno della partecipazione delle università nelle attività europee di ricerca. Il documento dell'Eua si concentra su cinque aree: ricerca fondamentale; formazione alla ricerca e sviluppo professionale; infrastrutture universitarie; cooperazione interuniversitaria a livello europeo; ruolo delle università nello sviluppo regionale. Le università 'occupano una posizione strategica tra Rst (Ricerca e sviluppo tecnologico), politiche dell'istruzione e politiche di sviluppo regionale, a livello nazionale ed europeo', sostiene l'Eua. 'La futura politica di ricerca e l'attività pratica dovrebbero [quindi] tener conto di questo ruolo unico e del potenziale valore aggiunto offerto dalle università allo sforzo di ricerca europeo, in una prospettiva a medio e a lungo termine', si legge nel documento. Le università già partecipano al Sesto programma quadro (6Pq) di ricerca, ma solo a livello dei singoli ricercatori o dei team di ricercatori. Nei futuri programmi di ricerca, l'Eua vorrebbe vedere la partecipazione delle università in quanto istituzioni e crede che si possa arrivare a questo risultato indicando le aree in cui hanno più da offrire in termini di soddisfacimento degli obiettivi dei programmi quadro e ricorrendo a strumenti di finanziamento che ne rendano più facile la partecipazione. L'eua plaude all'obiettivo della Commissione di aumentare l'appoggio ai migliori ricercatori e team di ricerca europei, ma sottolinea al tempo stesso l'importanza di aiutare tutte le università a migliorare i propri risultati di ricerca. La posizione vale per tutte le attività europee di ricerca, ma l'Eua la cita soprattutto nel caso del previsto Ser (Spazio europeo della ricerca), destinato a finanziare la ricerca fondamentale su basi competitive. L'eua approva la creazione del Ser, ma attira l'attenzione sul 'possibile rischio di privilegiare le università più forti di alcuni paesi e regioni a detrimento di quelle le cui capacità dovrebbero essere ulteriormente sviluppate'. L'associazione suggerisce che un equilibrio potrebbe essere ottenuto anche usando i fondi strutturali dell'Ue per dare impulso, ove necessario, alle capacità di ricerca delle infrastrutture dei ricerca. L'eua ribadisce anche l'importanza di salvaguardare l'indipendenza del Ser, e di finanziare la ricerca fondamentale in tutti i settori, inclusi quelli delle scienze sociali e letterarie. Soffermandosi sull'idea di una maggiore partecipazione delle università, come tali, nella ricerca europea, il documento propone che alla gestione del Ser partecipino le istituzioni più che i singoli scienziati. L'associazione caldeggia le azioni Marie Curie, che finanziano la mobilità transnazionale per fini formativi. Considerato che il livello delle domande supera di molto le disponibilità, sollecita ulteriori fondi per il programma, e offre il proprio aiuto per la nuova enfasi che, afferma, viene data alla creazione di un legame politico strategico tra azioni di mobilità e sviluppo delle carriere scientifiche europee. Il documento dell'Eua approva le proposte della Commissione per una 'Carta europea dei ricercatori' e un 'codice di condotta per il reclutamento dei ricercatori'. Secondo l'Eua, ulteriore spazio alla partecipazione delle università può essere offerto anche dal programma Era-net, che si propone d'incrementare la cooperazione e il coordinamento delle attività di ricerca condotte a livello nazionale o regionale negli Stati membri e negli stati associati, grazie al networking e alla reciproca apertura dei programmi nazionali e regionali di ricerca. ''Era-univ-nets' dovrebbe affrontare i temi di governance che rientrano nella missione di ricerca delle università (ad esempio collaborazioni tra università e industria, finanziamento universitario e costi di ricerca, sviluppo della carriera di ricerca e reclutamento, sostegno e manutenzione delle infrastrutture di ricerca, gestione finanziaria e contabilità', sostiene l'Eua. Conservando per ultima quella che considera la raccomandazione più importante, l'Eua conclude chiedendo che il maggior bilancio proposto per il Settimo programma quadro (7Pq) venga usato per migliorare le basi finanziarie e la fattibilità della partecipazione delle università alle attività di ricerca dell'Ue. Infolink: http://www.Eua.be/eua/jsp/en/upload/fp7_response_final_031104.1099500942476.pdf  
     
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