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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Febbraio 2004
 
   
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  TUTELA DEL RISPARMIO. ASSOGESTIONI ALLE COMMISSIONI DI CAMERA E SENATO: “INVESTITORI COINVOLTI DI PIÙ NELLA FORMAZIONE DELLE REGOLE PER IL SISTEMA FINANZIARIO. LE ASIMMETRIE INFORMATIVE PREVISTE DAL TUF SONO DA ELIMINARE. SERVONO PIÙ POTERI DI CONTROLLO PER GLI AZIONISTI DI MINORANZA”  
   
  Più Poteri Di Controllo Per Gli Azionisti Di Minoranza”. Roma, 6 febbraio 2004 - “Alla tutela del risparmiatore deve essere riconosciuto un peso maggiore. E’ essenziale rafforzare i diritti dei risparmiatori coinvolgendo gli investitori istituzionali, che meglio li rappresentano, nella fase della formazione delle norme sul risparmio”. E’ con questo appello che il Professor Guido Cammarano si è rivolto oggi, nel corso di un’audizione, alle Commissioni di Camera e Senato. Cammarano, dopo aver ricordato, attraverso un breve excursus, che ciò che contraddistingue la disciplina del sistema finanziario italiano è la tutela della “supply side”, ha auspicato un cambiamento verso una maggiore tutela della “buy side”, sottolineando l’urgenza di procedere all’estensione a tutti i prodotti offerti sul mercato finanziario dei medesimi obblighi di trasparenza previsti da tempo per i fondi. “Devono essere superate scelte normative non più attuali che hanno determinato asimmetrie informative che vanno a danno degli investitori”, ha dichiarato il Presidente di Assogestioni esprimendo apprezzamento per il contenuto del disegno di legge governativo per la tutela del risparmio. “In particolare deve essere eliminata l’esenzione prevista dall’articolo 100, lettera f, del Testo Unico per la Finanza, che sottrae i prodotti finanziari emessi da banche e assicurazioni dagli obblighi del prospetto”. Il Presidente di Assogestioni, inoltre, ha ribadito la necessità di rafforzare i diritti delle minoranze qualificate in modo che queste possano contribuire a migliorare i controlli sull’operato della gestione societaria. In particolare è opportuno ridurre la soglia percentuale per la azione sociale di responsabilità ed estendere le liste di voto anche per gli amministratori, abbassando, per amministratori e sindaci, le soglie percentuali necessarie per il deposito delle liste. Parlando del collocamento degli strumenti finanziari, Cammarano ha espresso la necessità di un principio di garanzia sostanziale e non solo formale. In primo luogo tale garanzia è offerta dagli investitori istituzionali, ma anche per il risparmiatore occorre predisporre meccanismi che minimizzino, senza vincoli temporali, la possibilità di una traslazione del rischio-emittente dall’intermediario al privato risparmiatore.
1.    Il sistema dei controlli è inefficiente. Assogestioni auspica una riforma delle Autorità di vigilanza e una razionalizzazione dei controlli che perfezioni, rendendola più coerente, la ripartizione delle competenze per finalità. In questo senso occorre estendere la competenza della medesima autorità di vigilanza del mercato su tutti i prodotti finanziari offerti ai risparmiatori, senza eccezioni.
2.    Plauso per la proposta governativa contenuta nel disegno di legge governativo per la tutela del risparmio di abrogare l’art. 100, comma 1, lettera f). Come più volte già sostenuto da Assogestioni, un tale intervento è fondamentale per rimuovere le asimmetrie informative tra i diversi prodotti finanziari. Il controllo “di trasparenza” deve essere esteso a tutti i prodotti finanziari, compresi quindi i prodotti bancari e assicurativi a contenuto sostanzialmente gestorio, offerti al pubblico dei risparmiatori.
3.    Riconsiderazione delle soglie percentuali necessarie per l’esercizio dei diritti delle minoranze: a) riduzione della soglia percentuale per la azione sociale di responsabilità (il 5% è troppo elevato: non solo gli investitori retail ma anche gli investitori istituzionali non ci arrivano); b) presentazione liste di voto per elezione componenti organi societari. Occorre estensione delle liste di voto anche per gli amministratori e abbassamento, per amministratori e sindaci, delle soglie percentuali necessarie per il deposito delle liste.
4.    Necessità di uniformare le regole di comportamento e di trasparenza del conflitto di interessi nella prestazione dei diversi servizi per conto dei clienti e ciò per due fini: 1) stabilire un unico level playing field sul quale effettuare la vigilanza; 2) permettere condizioni di migliore competitività tra tutti gli offerenti prodotti finanziari.
5.    Modalità di collocamento degli strumenti finanziari presso il pubblico. Necessità di un principio di garanzia sostanziale e non solo formale per l’investitore retail da attuare mediante meccanismi che non si limitino a ritardare nel tempo il trasferimento del rischio di insolvenza dell’emittente in capo al risparmiatore (come la rule 144 della Sec) ma minimizzino, senza vincoli temporali, la possibilità di una traslazione del rischio-emittente dall’intermediario al privato investitore.
 
     
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