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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Novembre 2004
 
   
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  UNA GUIDA TURISTICA ELETTRONICA TASCABILE PER ITINERARI E INFORMAZIONI… IN DIRETTA. E’ UNO DEI 30 PROGETTI SELEZIONATI PER LA FINALE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE CHE SARÀ ASSEGNATO IL 1 DICEMBRE A TORINO  
   
  Un palmare che diventa una guida turistica elettronica mobile con percorsi stradali e pedonali contestualizzati, grazie ad un sistema GPS, a seconda della posizione dell’utente, il quale può ricevere in tempo reale le informazioni turistico-culturali di suo maggiore interesse, sotto forma di messaggi audio e video e avvalersi di una grafica interattiva in 3D. Questo dispositivo mobile, destinato a diventare il super-gadget dei promotori turistici, si chiama Tech4Tourism; è stato inventato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Udine, ed è uno dei 30 progetti innovativi che concorrono alla fase finale della seconda edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione, la “coppa dei campioni” delle idee innovative organizzata da I3p, al quale partecipano 10 Atenei di tutta Italia e che sarà assegnato il 1 dicembre a Torino. Tech4Tourism (una dimostrazione concreta del fatto che al di là di quanto molti sostengono, anche in Italia le “idee innovative in grado di fare business” ci sono e che, finalmente, anche nel nostro Paese “il muro che ha sempre separato il mondo delle università da quello imprenditoriale sta crollando”), è nato all’interno del Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina dell’Università di Udine (HCILAB) ed è destinato a completare una linea di prodotti denominata SMARTourism del quale fanno già parte altri due prodotti ideati per supportare il turista prima, durante e dopo il suo viaggio-soggiorno. Il primo consiste in un sito Web contenente la ricostruzione tridimensionale della località turistica, grazie alla quale il turista (da casa) potrà visitare virtualmente i luoghi d'interesse mentre il secondo è un DVD multimediale contenente una sorta di "diario visivo" personalizzato del viaggio-soggiorno, che riproduce esattamente il percorso seguito dal turista, il materiale informativo che ha richiesto mano a mano sui luoghi visitati, le fotografie personali che ha scattato e una carrellata sui luoghi che non è riuscito a vedere, come stimolo per una successiva visita.Pochi dati sono sufficienti per sottolineare l’importanza che il Premio Nazionale per l’Innovazione riveste nello scenario dell'innovazione tecnologica del nostro Paese: il numero degli atenei protagonisti è raddoppiato rispetto alla prima edizione dello scorso anno; i business-plan selezionati fra oltre 1.500 progetti originali che hanno partecipato alle competizioni locali (l’ultima, quella dell’Università di Torino si è conclusa giovedì 11 novembre) sono stati 513 e da questi sono scaturite le 30 “idee imprenditoriali” che il prossimo 1 dicembre si contenderanno i 110 mila euro dei tre premi finali. I 30 progetti che, al di là delle scelte della giuria che sarà chiamata a individuare quelli ritenuti migliori, già dai prossimi giorni saranno a disposizione degli investitori delle più importanti aziende di venture capital che potranno valutarne le reali possibilità di diventare impresa e, quindi, di fare business, costituiscono di per sé una prova tangibile che anche in Italia “la ricerca applicata è una realtà e che idee innovative ci sono”. “Il Premio Nazionale per l’Innovazione –afferma il Ministro dell’Innovazione Lucio Stanca– è un’iniziativa fondamentale nell’ottica di favorire la ricerca che produce innovazione e si materializza in un’esperienza imprenditoriale favorendo lo sviluppo della cultura d’impresa della quale s'inizia a comprendere il vero valore, soprattutto da parte dei giovani”. “Sostenendo questa iniziativa, fin dalla prima edizione dello scorso anno –aggiunge Anna Maria Artoni, presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria che collabora con I3p, l’incubatore delle imprese innovative del Politecnico di Torino all'organizzazione del Premio Nazionale per l’Innovazione–, ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di far diventare l’università italiana la culla ideale per la nascita di imprese ad elevato tasso d’innovazione come già accade negli Stati Uniti o in Gran Bretagna e proprio l’alta adesione da parte degli Atenei e il gran numero di progetti che si sono messi in competizione, indicano come il muro che in Italia ha diviso storicamente università e impresa, sta rapidamente crollando”. “L’Università non può essere tale se non nel più ampio scenario dell’Europa della conoscenza –sottolinea a sua volta Piero Tosi, presidente della Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane–. E’ nostro dovere formativo ed etico trasmettere la cultura del lavoro agli studenti, stimolandone e coltivandone la predisposizione all’apprendimento”. “Abbiamo trovato finalmente i canali giusti per fare in modo che le spinte dal basso rappresentate dalla ricerca applicata che diventa innovazione, si concretizzino in progetti d’impresa, in brevetti e in prodotti in grado di fare business” è il commento di Vincenzo Pozzolo, ordinario di Elettronica al Politecnico di Torino, presidente dell’incubatore universitario I3p e dell’edizione 2004 del Premio Nazionale per l’Innovazione. Un ulteriore indicatore dell’importanza assunta in solo due anni dal PNI, è costituito dal numero e dal livello degli organizzatori, degli sponsor e sostenitori. Ricordiamo, infatti, che la seconda edizione del Premio Nazionale Innovazione è organizzata da I3p l’incubatore delle imprese innovative del Politecnico di Torino in partnership con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria. I main sponsor dell’iniziativa sono: Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte e FIAT SPA. Il PNI si avvale, inoltre, della sponsorship di: Innosense, Piemontech, Quantica Sgr, di CS Domotica e del contributo del progetto IUNET del Ministero delle attività produttive e del Progetto DIADI della Regione Piemonte. Hanno infine concesso il loro patrocinio il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), il Ministero per l’Innovazione e le tecnologie e AIFI (Associazione Italiana degli Investitori Istituzionali nel Capitale a Rischio).  
     
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