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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Novembre 2004
 
   
  Web moda & tendenze  
  IRONICA E TRASGRESSIVA LA NUOVA COLLEZIONE PRÊT-À-PORTER ANDY WARHOL BY CULTURA  
   
  Dietro le quinte della collezione Andy Warhol by Cultura si nasconde Joao Tovar, imprenditore trentasettenne, collezionista d’arte, residente da 8 anni a Montecarlo, sede della sua azienda. Due anni fa ha scoperto "l'elefante che dormiva", ovvero la licenza per l'utilizzo di tutte le opere del genio della pop art, e l'ha prontamente "risvegliato". "Alcuni amici - spiega Joao - mi hanno segnalato che attraverso la fondazione Warhol a New York, c'era la possibilità di comprare i diritti di tutto il suo archivio. Detto e fatto e anche pagato, ma quanto non si saprà mai...". E così tutti 116.000 lavori del maestro della Pop Art saranno proposti, di stagione in stagione, nella collezione Andy Warhol by Cultura. Disegnata dalla stilista italiana Annalisa Caruso (un passato da costumista teatrale), la nuova collezione prêt-à-porter ha già raggiunto 1.200 negozi multimarca in giro per il mondo, compreso il reparto stilisti di Les Galeries Lafayette di Parigi. "La mia non poteva che essere una moda ironica e trasgressiva, per una donna di qualsiasi età, che si diverte indossando una gonna al ginocchio stampata newspaper, con un tank-top a stampa hamburger. Tutte riproduzioni dei lavori di Warhol", dice Joao, che tiene a precisare che la sua è una moda accessibile, soprattutto nel prezzo che è contenuto nonostante l'alta qualità (tutto "made in Italy") e il notevole contenuto stilistico-artistico. Da 115,00 €uro per un tank-top a un massimo di 290,00 per un abito. "La droga peggiore è il lusso, i prezzi spropositati dei miei ‘colleghi’. Io mi emoziono vedendo un mio capo indossato per la strada. Per le sfilate, le top model, lascio fare agli altri". Annalisa Caruso: "Il mio background è l'Arte. Arte come studi e retaggio, arte come visione del contemporaneo.Posso definirmi una outsider del fashion. Il mio mondo è lontano dalle tendenze istituzionali. Posso passare dalla Favola alla Pubblicità, dal Costume al Cyber, dal Naïve al Dramma, vissuti con una eterna ironia. Amo vestire chi ha personalità e carattere. Non amo vestire i vip. Nelle collezioni Andy Warhol by Cultura mi diverto a reinterpretare, manipolare, impiastricciare le opere del Maestro del Pop, nella umile speranza che ciò non lo faccia infuriare nell'Aldilà. La Campbell's soup diventa una spirale, il detersivo Brillo un modulo scintillante, la Venere del Botticelli un'adolescente sovrappeso di venti chili, Mao Tse Tung un signore un po' ambiguo, Marylin, tagliuzzata, un'icona in chiave cubista. Adoro il Diving, Paperino, i Gatti, i Brasiliani, l'Arte Contemporanea, la Pasta con le Sarde, Apuleio e tutte le sensazioni forti.". Infolink www.Andy-w.com    
     
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