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Notiziario Marketpress di Sabato 21 Febbraio 2004
 
   
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  EMILIA ROMAGNA / ROCCHE E CASTELLI DELLA SIGNORIA DEI MALATESTA  
   
  Uno degli elementi fondamentali dell’identità della Signoria malatestiana, quello che segna in modo molto forte praticamente tutti paesi e le città che ne fanno parte (siamo nella provincia di Rimini), è rappresentato dal gran numero di architetture militari che ancora oggi si possono ammirare. Che si tratti di grandi rocche, di torri, di porte fortificate o di alte mura di cinta, è ancora possibile rendersi conto di quello che era il potente sistema di difesa voluto dai Malatesta nel corso dei circa tre secoli di dominio su queste terre. Le fortezze sono l’ossatura della Signoria, proteggevano gli insediamenti, servivano a controllare il territorio ed erano la base per le operazioni militari che i principali esponenti della casata, Malatesta il Centenario e Sigismondo Pandolfo, intrapresero per interessi di potere e per soddisfare la propria forte vocazione guerriera. Ma le rocche erano anche luoghi di rappresentanza, erano fortezze, palazzi in cui ospitare personaggi di riguardo, soggiornare per la caccia, organizzare feste e ricevimenti. Quindi le rocche dovevano anche essere belle e accoglienti, mostrare ricchezza e gusto attraverso opere d’arte, affreschi, architetture di pregio. Per fortuna qualche significativa traccia di questo patrimonio artistico è arrivato fino a noi. Intorno alla rocca e dentro le mura di cinta si sviluppavano i borghi: l’insieme di abitazioni, chiese, piazze, torri è quello che ha dato forma agli attuali paesi che per quanto trasformatisi nel corso di secoli mantengono nella stragrande maggioranza la chiara impronta medioevale e rinascimentale. Il viaggio alla scoperta dei Malatesta non può fare a meno di toccare quella che era ritenuta la reggia della casata. Fu costruita da Sigismondo Pandolfo per rappresentare pienamente il proprio potere, i lavori ebbero inizio nel 1437 e vennero ultimati ufficialmente nel 1446. Della fortezza resta oggi solo il nucleo centrale. A detta dei contemporanei nella sua completezza ispirava un senso di imponenza, grande forza e ricchezza. Le sue strutture, le lapidi, gli stemmi, testimoniano ancora dell’opera di Sigismondo che si attribuiva anche la vera e propria creazione architettonica del castello. Le sue numerose sale ospitano oggi mostre di rilievo nazionale. Una delle fortezze all’origine delle vicende della casata dei Malatesta. Belli gli spazi interni ed esterni, grandi mura e un buon restauro. Tutti rimangono colpiti dalla forza della rocca che domina il borgo e tutta la costa. Ha ospitato principi e Papi, conserva rari esempi di affreschi trecenteschi. E’ di proprietà privata ma visitabile. Una fortezza-residenza piena di cose interessanti e misteriose in uno dei borghi più conservati della Signoria. Si può visitare ma è anche questa di proprietà privata, domina il centro storico della cittadina e conserva alcuni begli spazi interni.Infolink: www.signoriadeimalatesta.it  
     
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