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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  VINI DI LOMBARDIA, SINONIMO DI ECCELLENZA, LANCIANO LA SFIDA DELLA RINTRACCIABILITA’  
   
  “Un momento di confronto importante, una possibilità concreta per capire da vicino perché ormai i vini lombardi sono sinonimo di eccellenza”. Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all’agricoltura ha inquadrato così la quinta edizione della “Giornata dei Vini di Lombardia”, manifestazione organizzata dall’Ascovilo (Associazione Consorzi Vini Lombardi) che ogni anno, al Circolo della Stampa di Milano, richiama l’attenzione di moltissimi operatori nazionali ed internazionali offrendo loro la possibilità di degustare decine di vini in rappresentanza di circa 150 produttori della Lombardia e di molte altre regioni italiane. Anche in questa occasione l’evento è stato caratterizzato dalla presentazione di una delle più prestigiose guide del settore. Quest’anno a far gli onori di casa è stata “Duemilavini 2005 — Il Libro Guida ai Vini d’Italia” curata dall’Associazione Italiana Sommeliers. “Grandi protagonisti dell’edizione 2004 — ha detto Viviana Beccalossi — sono i sommeliers italiani. Centinaia di giovani e meno giovani che, con infinita passione, quotidianamente valorizzano ed esaltano i nostri vini. Un settore, quello vitivinicolo, che come testimoniato anche da questa guida, continua a regalare grandi soddisfazioni alla Lombardia. Così come avvenuto in tutti gli altri comparti agricoli — ha continuato Viviana Beccalossi -‘ anche in quello vitivinicolo, i concetti di qualità ed eccellenza in Lombardia sono da qualche anno una realtà concreta. La nostra attenzione è ora rivolta alla rintracciabilità del prodotto ed anche questa scommessa sta per essere vinta: il 100% della viticoltura lombarda è in zone a Denominazione Controllata e l’80% delle bottiglie di vino della nostra regione sono Doc o Docg. Un fatto questo — ha concluso Viviana Beccalossi —che offre certezze e sicurezze assolute al consumatore. Il settore vitivinicolo lombardo è caratterizzato da disciplinari di produzione normati da regole chiare e precise per un percorso che parte dalla vigna per arrivare alla bottiglia”. “Nella regione — ha aggiunto Vittorio Ruffinazzi, presidente dell’Ascovilo - si producono mediamente oltre 75 milioni di bottiglie a denominazione d’origine controllata ogni anno per un fatturato di circa 700 milioni di euro su 23.000 ettari di territorio censiti. Gli addetti che operano nel settore sono oltre 15.000. I nostri produttori, coadiuvati dai Consorzi, hanno capito che la strada da percorrere è quella dell’eccellenza. Un percorso condiviso a pieno titolo dalla Regione Lombardia ed in particolar modo dall’Assessorato all’Agricoltura. E’ ormai un dato di fatto che quando si parla di agricoltura lombarda, non bisogna mai dimenticare il ruolo che recitano i vini. Anche in questa occasione desidero ricordare, ad esempio, che l’Oltrepò che è la terza area italiana per estensione viticola Doc preceduta solo dall’Asti e dal Chianti, che la Franciacorta è in assoluto la prima area italiana per la produzione delle bollicine e che la Valtellina è la prima area viticola di montagna dell’intero territorio nazionale. Tutto ciò — ha concluso Vittorio Ruffinazzi — senza mai dimenticare la forte crescita dei vini prodotti nel bresciano, sul Garda, sulle alture della Valcalepio, sulle colline di San Colombano e nel territorio del Mantovano, tutte zone in continua espansione, aree dove la crescita è sinonimo di eccellenza”.  
     
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