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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2004
 
   
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  LA CORTE DEI CONTI EUROPEA PUBBLICA LA RELAZIONE ANNUALE SULLA ESECUZIONE DEL BILANCIO 2003 DELL'UE  
   
  Lussemburgo, 18 novembre 2004 - La Corte dei conti è del parere che i conti consolidati delle Comunità europee per l'esercizio 2003 riflettano fedelmente le entrate e le spese e la situazione finanziaria delle Comunità alla fine dell'esercizio, salvo per un'osservazione relativa alla rilevazione delle operazioni concernenti i debitori vari. La Corte osserva che la modernizzazione del sistema contabile, che dovrebbe essere operativa per l'esercizio finanziario 2005, richiede ancora sforzi considerevoli prima di poter essere pienamente attuata. Come negli esercizi precedenti, la Corte ritiene che le operazioni su cui si basano i conti annuali consolidati siano, complessivamente, legittime e regolari per quanto concerne le entrate, gli impegni e le spese di funzionamento. La Corte prende atto dei progressi realizzati per quanto riguarda la riforma del sistema di controllo interno della Commissione e dell'impatto positivo di tale riforma sulla legittimità e sulla regolarità della gestione interna delle spese della Commissione. Nell'ambito della gestione concorrente o decentrata e della gestione centralizzata indiretta, le cui operazioni presentano un livello di errori rilevante, si richiedono tuttavia maggiori sforzi affinché l'applicazione dei sistemi di supervisione e di controllo sia veramente efficace e consenta di controllare meglio i rischi connessi. Nel caso delle spese agricole, a causa di carenze nei sistemi di supervisione e di controllo, il tasso di errore relativo ai pagamenti è stato rilevante. Il sistema integrato di gestione e controllo (Sigc), che copre circa il 58 % delle spese agricole, è applicato in modo soddisfacente, anche se la qualità delle ispezioni in loco dovrebbe essere migliorata. Le altre spese, non coperte dal Sigc, comportano rischi maggiori in quanto sono soggette a sistemi di controllo meno efficaci. Vi sono problemi nei settori di spesa in cui l'aiuto viene corrisposto in base alle quantità prodotte (olio d'oliva, cotone, tabacco e foraggi essiccati), negli aiuti allo sviluppo rurale, nelle restituzioni all'esportazione e nell'ammasso d'intervento. La procedura di certificazione dei conti degli organismi pagatori agricoli è soddisfacente, ma la Corte constata con preoccupazione che la decisione di liquidazione finanziaria è ancora "in sospeso" per il 43 % delle spese dichiarate per l'esercizio 2003, nonché riguardo ai conti di 29 organismi pagatori realtivi agli esercizi 2001 e 2002. Per le azioni strutturali, a causa di deficienze nei sistemi di supervisione e di controllo a livello degli Stati membri, i pagamenti ai beneficiari presentano errori della stessa natura e della stessa frequenza di quelli osservati negli esercizi precedenti. I progressi nella chiusura dei programmi 1994-1999 restano modesti, principalmente perché le domande finali presentate dagli Stati membri non sono adeguatamente comprovate. Nonostante il rafforzamento delle disposizioni normative, l'audit della Corte ha confermato l'esistenza di problemi della stessa natura per il periodo d'intervento 2000-2006. La Commissione dovrebbe chiedere agli Stati membri di apportare miglioramenti a tali sistemi e di avvalersi della possibilità di sospendere i pagamenti in caso di gravi deficienze dei sistemi. Nel settore delle politiche interne, i miglioramenti apportati dalla Commissione nel 2003 non sono ancora tali da evitare errori nei pagamenti ai beneficiari finali, dovuti principalmente a dichiarazioni eccessive di spese. Carenze sono state rilevate nel caso del Fondo europeo per i rifugiati nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia e del sesto programma quadro in materia di ricerca. Si dovrebbe, in particolare, procedere ad una revisione delle norme che disciplinano i programmi quadro di ricerca. Per le azioni esterne, l'audit della Corte ha evidenziato soltanto un numero ridotto di errori a livello dei servizi centrali della Commissione e delle delegazioni. Tuttavia, sono state riscontrate carenze nei controlli interni, nonché un numero relativamente elevato di errori a livello sia degli organismi incaricati dell'esecuzione dei progetti che dei progetti stessi. È essenziale che nel quadro della deconcentrazione della gestione siano resi effettivamente operativi gli elementi necessari per la supervisione ed il controllo dei sistemi e delle spese. Per quanto concerne gli aiuti di preadesione, nonostante i miglioramenti constatati, vi sono ancora carenze negli audit effettuati dalla Commissione e nei sistemi di controllo interno dei paesi candidati, che hanno determinato nel 2003 errori ed un aumento dei rischi per quanto riguarda la legittimità e la regolarità dei pagamenti. Nel campo delle spese di funzionamento, le istituzioni Ue hanno compiuto sforzi notevoli per adattare i propri sistemi di supervisione e di controllo ai requisiti del nuovo regolamento finanziario. Tuttavia, la maggior parte delle istituzioni non ha ancora realizzato tutte le modifiche richieste. L'audit della Corte non ha palesato problemi significativi per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni esaminate. Tenuto conto dell'ambito limitato dell'audit, la Corte ha rilevato che le entrate Ue - risorse proprie tradizionali, Iva e Rnl - sono state calcolate dalla Commissione e iscritte nei conti della Comunità in modo corretto. Ulteriori progressi sono tuttavia necessari per eliminare i rischi nell'accuratezza dei dati trasmessi dagli Stati membri. I conti dei Fondi europei di sviluppo sono risultati affidabili, eccetto per alcuni problemi concernenti la contabilizzazione degli anticipi e i fondi Stabex. In termini di legittimità e regolarità delle operazioni, l'effetto delle norme di controllo interno della Commissione è limitato, in quanto, sino alla fine del 2004, tali norme non riguarderanno le delegazioni della Commissione. La Corte ha tuttavia constatato che i sistemi di supervisione e di controllo a livello delle delegazioni e degli Stati Acp sono, in genere, ben concepiti, anche se la loro applicazione potrebbe essere migliorata. Le operazioni sono risultate, nel complesso, legittime e regolari. A seguito delle misure adottate dalla Commissione per contrastare il sottoutilizzo dei fondi, l'eccedenza delle entrate rispetto alle spese è ammontata a 5,5 miliardi di euro. Pur rimanendo, in termini assoluti, considerevole, essa risulta più contenuta rispetto ai 7,4 miliardi di euro del 2002 e ai 15 miliardi di euro del 2001. Il continuo sottoutilizzo dei fondi rappresenta una sfida per la gestione di bilancio dell'Ue a causa dei suoi effetti sul livello crescente di impegni ancora da liquidare - impegni giuridici di spesa assunti ma non ancora pagati. Alla fine del 2003, gli impegni ancora da liquidare corrispondevano a cinque anni di pagamenti, con un peggioramento significativo rispetto alla stessa fase del precedente periodo di applicazione delle prospettive finanziarie. È contraddittorio il fatto di aumentare ogni anno il bilancio quando non vi è la capacità di assorbire le risorse nei tempi previsti. La relazione annuale e le ultime relazioni speciali disponibili su internet Dall'ultima relazione annuale, la Corte dei conti europea ha adottato 10 relazioni speciali e 6 pareri relativi a diversi aspetti delle finanze e della gestione comunitarie. Tutte le relazioni sono disponibili, in linea di massima, sin dal giorno della loro pubblicazione e nelle diverse lingue dell'Ue, sul sito web della Corte. Relazione annuale 2003 http://www.Eca.eu.int/audit_reports/annual_reports/docs/2003/ra03_it.pdf Sintesi  http://www.Eca.eu.int/audit_reports/annual_reports/docs/2003/nira03_it.pdf  
     
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