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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2004
 
   
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  ASCOLTATI ALLA CONFERENZA IST 2004 INVITI A RIPENSARE L'AGENDA DELLE TIC DELL'EUROPA  
   
  Bruxelles, 18 novembre 2004 - Rappresentanti della Commissione europea e della presidenza olandese hanno fatto uso delle loro allocuzioni di apertura della conferenza Ist 2004 (Information Society Technologies) all'Aia, nei Paesi Bassi, per chiedere che venga rivalutata l'agenda dell'Europa per le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (Tic). Fabio Colasanti, direttore generale della Dg della Commissione Società dell'informazione, e Chris Buijink, direttore generale per le Imprese e l'innovazione presso il ministero olandese degli affari economici, si sono rivolti ai delegati nel corso dell'annuale e più importante avvenimento per la tecnologia della Commissione. Le tre giornate in programma, dal 15 al 17 novembre, hanno fatto registrare oltre 3.000 visitatori dell'industria, del governo e della società civile. Nel suo discorso, Colasanti ha ricordato ai presenti che il progresso tecnologico è decisivo per conseguire le ambizioni dell'Ue. 'Le Tic sono i motori del miglioramento della produttività e della crescita economica. In Europa per esempio, quasi il 40% della crescita della produttività degli ultimi dieci anni si deve alle Tic'. Anche le nuove tecnologie sostengono il progresso, in tutti i principali settori scientifici, ha poi aggiunto. 'Ecco perché, ora più che mai, dobbiamo riesaminare continuamente la nostra politica per le Tic, metterne a fuoco gli obiettivi e verificare che il nostro investimento nel settore sia al giusto livello,' ha commentato Colasanti, che si è compiaciuto delle conquiste fatte nell'ambito del piano di azione eEurope 2005, specie nel campo della diffusione della banda larga, dell'e-government e dell'e-health. Ma, pur riconoscendo che gli obiettivi di eEurope 2005 restano validi, il direttore generale ha sollecitato con urgenza un riesame delle 'modalità' del piano di azione, specie per quanto è in rapporto con gli obiettivi di Lisbona. Oltre a riesaminare tutte le politiche per le Tic dell'Ue, Colasanti ha invitato anche a ridefinire l'agenda di ricerca per le Tsi. Per i due rimanenti anni di attività del Sesto programma quadro (6Pq), Colasanti ha reso noto che il nuovo programma di lavoro - presentato nel corso della conferenza - ha tre scopi principali. Il primo è mantenere gli investimenti nelle priorità della ricerca identificate all'avvio del 6Pq; il secondo è migliorare l'integrazione della ricerca per le Tsi nell'Unione allargata, soprattutto stimolando la partecipazione delle entità più piccole e di quelle dei nuovi Stati membri, mentre il terzo è fungere da ponte per il 7Pg introducendo nuovi temi di ricerca sotto forma di progetti pilota. Per tutto quanto riguarda il 7Pq in sé, Colasanti ritiene che l'Ue dovrebbe tendere a rendere la ricerca finanziata dalla Comunità più visibile a cittadini, aziende e autorità decisionali, cosa che richiederà un approccio più tematico agli obiettivi di ricerca comparato con l'attenzione prestata nel quadro dell'attuale programma agli strumenti ed ai meccanismi di finanziamento. Dopo la sua presentazione, Colasanti è stato intervistato dal Notiziario Cordis, che gli ha chiesto quale impatto potrebbe avere sulla priorità Tsi il proposto raddoppio del bilancio di ricerca dell'Ue. Colasanti ha risposto che mentre i canali esistenti di ricerca collaborativa trarranno senz'altro grande beneficio da un aumento dei finanziamenti, vi sono due aree vitali in cui gli investimenti supplementari saranno i benvenuti: le iniziative per la mobilità dei ricercatori e le nuove infrastrutture di ricerca paneuropee. Alla conferenza erano presenti delegazioni internazionali del Sudafrica, della Cina e dell'India, oltre ad una miriade di rappresentanti di paesi terzi, e Colasanti ha anche sottolineato l'importanza della collaborazione internazionale nella ricerca per le Tsi. 'Si tratta di un doppio obiettivo; in primo luogo perché vi è un desiderio genuino in seno all'Unione di aumentare la cooperazione con questi paesi, a tutto reciproco vantaggio; secondo, se i paesi in via di sviluppo debbono mettersi economicamente alla pari con noi, le Tic dovranno avere un ruolo importante. Le Tic non sono solo strumenti avanzati per nazioni ricche, ma servono a risolvere anche bisogni di base. Per esempio, la telefonia mobile potrebbe risolvere la storiella comune che metà della popolazione del mondo non ha mai fatto una chiamata telefonica', ha concluso. Nel frattempo, parlando a nome della presidenza olandese dell'Ue, Buijink ha ampiamente ribadito le responsabilità dei singoli Stati membri di contribuire a rimodellare la politica per le Tic. Dopo la pubblicazione del suo rapporto intitolato 'Rethinking the European Ict agenda', a settembre la presidenza olandese ha organizzato un incontro ad alto livello ad Amsterdam, nel corso del quale i delegati hanno concordato sul fatto che tutti i 25 Stati membri dell'Ue debbono approntare un'agenda nazionale per le Tic che copra il periodo 2005 - 2010. 'Torno ora a rivolgere questo invito', ha detto Buijink. Più tardi, ha dichiarato al Notiziario Cordis che tutti gli Stati membri debbono concentrarsi sull'agenda europea, ma che è vitale che lo facciano nel contesto delle proprie agende nazionali. Il direttore generale ha anche invitato gli europei a offrire 'un pochino di più' rispetto ai loro concorrenti a livello mondiale. 'Possiamo arrivarci, per esempio, aggiungendo l'elemento umano, progettando apparecchi che possano essere usati facilmente da chiunque, giovani e vecchi'. Ma, ha aggiunto, 'dobbiamo evitare allo stesso tempo di farci trascinare dallo slancio, per così dire. Se gli sviluppi delle Tic sono troppo rapidi, una parte della popolazione finirà semplicemente con l'arrendersi, o in ultimissima analisi, non avrà l'opportunità di provarli. Voglio che si dia attenzione non solo agli sviluppi delle Tic in sé, ma anche a tutto quanto sta intorno alle Tic'. Buijink ha menzionato l'istruzione e l'accesso a Internet come due importanti mezzi per evitare che il fiorire delle Tic crei una dicotomia nelle nostre società. Anche se l'eccellenza della ricerca nell'area delle Tic è cruciale per l'Europa, Buijink ha però sottolineato che deve condurre a delle applicazioni. 'Una brillante ricerca dovrebbe condurre a brillanti prodotti e servizi. Questo non può avvenire senza la guida del mercato e una maggiore cooperazione tra industria e università', ha affermato. Infine, alla domanda su quale debba essere il ruolo della presidenza olandese nell'area delle Tic, Buijink ha risposto descrivendo l'amministrazione dell'Ue del suo paese come una 'presidenza di transizione'. 'Ci siamo ritrovati tra due Commissioni e all'avvio del nuovo Parlamento, per cui abbiamo cercato di fare del nostro meglio per trovare un buon sistema per lavorare in un'Europa allargata. [Nell'area delle Tic] abbiamo cercato di mettere su lo scenario e identificare misure che funzionino per 25 o più paesi', ha concluso. Infolink: Http://europa.eu.int/information_society/istevent/2004/index_en.htm  http://europa.Eu.int/information_society/index_en.htm  http://www.Eu2004.nl/en  
     
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