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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Novembre 2004
 
   
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  GIUSEPPE MOTTI. PITTORE DEL PO L’OPERA GRAFICA AD ARENA PO (PAVIA) DAL 4 DICEMBRE AL 1° MAGGIO 2005  
   
   Arena Po, 24 novembre 2004 - L’iniziativa, che inaugura il nuovo spazio espositivo dell’ex Ospitale San Giacomo, presenta 60 opere donate al comune di Arena Po dalla vedova dell’artista, Maria Scarani. Previsti itinerari turistici sul Po. Il percorso artistico di Giuseppe Motti nel campo della grafica sarà documentato nella mostra Pittore del Po in programma ad Arena Po (Pv), città natale dell’artista, dal 4 dicembre 2004 al 1° maggio 2005. L’iniziativa nasce dalla donazione di un corpus di 60 opere (disegni, tecniche miste) al Comune di Arena Po effettuata dalla vedova, Maria Scarani, e inaugura il nuovo spazio espositivo all’ex Ospitale San Giacomo. La mostra, curata da Flavio Arensi, è promossa dal Comune di Arena Po, dall’Associazione Acqua Benessere e Sicurezza, dalla Provincia di Pavia e dalla Regione Lombardia con la collaborazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepo e del centro nautico Amici del Po. Secondo le parole del curatore: “I visi marcati dei pescatori fluviali, le mani rotte delle mondine ancora curve, o gli occhi faticosi dei vecchi, Giuseppe Motti li ha sempre rappresentati in forza di un destino che la geografia impone agli uomini segregandoli in un preciso contesto ambientale. Quelli nati sul Po esternano quasi per dovere un’indole diversa dagli altri, perché in diretto confronto con l’assidua calma del fiume, il pericolo delle sue secche e delle piene insieme alla loro limacciosa incombenza. Motti esprime nel disegno l’instancabile passaggio delle stagioni, coi ritmi e le liturgie che sempre hanno distinto lo scorrere dei secoli precedenti, e tuttora resistono in forme moderne, eppure continuative. (…) narra un intero territorio e la sua età evitando la mitizzazione degli aspetti umili, anzi restituendone la semplicità dei gesti e degli aneddoti: la pesca, la sagra, addirittura l’esorcismo come rito. Coesistono due indirizzi poetici in Motti, la decifrazione delle sorti umane attraverso le abitudini della popolazione meno abbiente, e la traduzione sentimentale degli stati d’animo nell’iconografia del paesaggio. Egli dunque assembla motivi intimi a quelli esterni, e legge nelle vicende paesaggistiche quelle animiche della gente, le saghe del cuore. La commistione dunque fra panorama e popolo, fra il Po e la sua gente, subordinando quest’ultima al primo, potrebbe rivitalizzare il titolo che per molti versi già De Grada riteneva stretto all’artista, ossia quello di “pittore del Po”, individuando con giustezza il limite di una cifratura attenta a una produzione benché poderosa non totale. Motti come pittore del Po non si riduce dunque a simbolizzare una parte limitata e caratteriale della storia italiana, ma allarga un sogno all’intero consorzio terrestre; il suo rappresentare il Po significa inscenare l’avventura di un destino comune”. Completa il percorso espositivo una sezione dedicata alle fotografie realizzate da William Zanca negli anni ‘70 e ‘80 che svelano un Motti più privato, al lavoro nel suo studio milanese o immerso in quei luoghi del ‘Grande Fiume’ che avrebbe poi ritratto in molte delle sue opere. In occasione della mostra sarà possibile visitare la grande tempera a muro (6 x 2 metri ca.) dedicata alla gente del Po che Motti realizzò a metà degli anni ‘80, nella ex sala giunta del Comune di Arena, che dimostra quanto l’artista si sentisse legato a queste zone e ai suoi abitanti. Lo stesso artista si ritrae in primo piano in mezzo agli altri protagonisti di una giornata di lavoro e divertimento sul fiume. Gli Enti promotori hanno previsto, durante il periodo della mostra, di offrire ai visitatori la possibilità di conoscere da vicino il Po, scegliendo di percorrerne su barca i tratti pavesi, invitandoli così a scoprire, o riscoprire, la bellezza di una delle zone più ricche di storia, tradizioni, prodotti enogastronomici e di cultura della Lombardia. Questi itinerari sono organizzati dal centro nautico “Amici del Po” del Ponte della Becca (tel. 0382 485050 – mail info@amicidelpo.Com). Giuseppe Motti nasce ad Arena Po (Pv) nel 1908. A Milano frequenta i corsi all’Accademia di Brera. Si avvicina al gruppo dei chiaristi, li frequenta, stringe rapporti di amicizia con Lilloni. Ma presto la sua vocazione lo condurrà a percorrere altre strade. Il rapporto dell’artista con la sua terra e la sua gente, infatti, non è soltanto di ordine sentimentale, è piuttosto un pensiero costante che ha radici più profonde. E’ una realtà che fa parte della sua natura di uomo e di artista, una realtà depositaria di valori morali insostituibili. Dopo la fine del conflitto partecipa al movimento realista, ne diventa animatore, e con gli amici del gruppo che fa centro alla Galleria Borgonuovo di Milano s’impegna fervidamente nella ricerca di una nuova espressività, sempre desunta da precisi riferimenti con il mondo reale, che lo porterà attraverso varie esperienze formali alla maturazione di una singolare e personale qualità pittorica, incentrata sui luoghi, sul paesaggio del grande fiume, sulla gente a lui cara segnata da profonde ferite insanabili. Dagli anni Settanta si sono susseguite alcune importanti mostre antologiche, dalla Rotonda di via Besana di Milano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Casa del Mantegna di Mantova, a Jesolo, e poi a Londra, Varsavia, Berlino, Parigi. Giuseppe Motti muore a Milano, il 15 aprile 1988. Per informazioni e prenotazioni: segreteria Comune di Arena Po, tel. 0385 270005  
     
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