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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Novembre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  DALLE STIME AIFO + 30% DI PRODUZIONE OLIVICOLA - CRESCONO LE DOP - SCONGIURATO IL PERICOLO DI MOSCA  
   
  Secondo Piero Gonnelli, Presidente dell¹Aifo (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) "L'annata 2004 pare promettente sia in termini quantitativi che qualitativi. Questo, essendo quasi del tutto rientrato il rischio di mosca, paventato in Ottobre a causa delle temperature troppo elevate². I dati risultano dall'indagine sviluppata ogni anno al momento della raccolta e della frangitura su tutto il territorio italiano dall¹Associazione. "Rispetto al 2003 si avrà un recupero quantitativo del 30-40%, anche se la resa tende a calare. Lo scorso anno, invece, a fronte di una scarsità, le olive avevano grande resa. L¹incremento investirà tanto la produzione totale di olio, quanto quella dell¹extravergine, che pesa sulla produzione totale per il 60%. Anche territorialmente l¹incremento è equilibrato da Nord a Sud, con una punta notevole, rispetto alla situazione di sofferenza dello scorso anno, per Toscana, Umbria e Alto Lazio. Le olive sono sane, cosa che dovrebbe portare a una qualità superiore, che dipenderà certamente tanto dalla cura nella coltivazione, quanto dai tempi e dai modi della frangitura. La quantità di Dop potrebbe essere superiore al 2003 e al 2002, che avevano toccato rispettivamente 130.000 quintali e 120.000 quintali di olio, in considerazione del trend in crescita del mercato dell¹extra vergine Dop, ora attestato sul 4% del totale della produzione nazionale. Se da un lato aumenta la richiesta per la certificazione a marchio Dop da parte di produttori di zone già vocate, si sono incrementate anche le zone che, con l¹ingresso in quest¹ultimo anno di 6 nuove Dop: Colline Lucchesi (Toscana), Valdemone (Sicilia), Tergeste (Friuli Venezia Giulia), Tuscia (Lazio), Cartoceto (Marche), Terre Tarentine (Puglia), passano da 29 a 35. Nella situazione attuale la Toscana dovrebbe essere una delle regioni più premiate, con un incremento di produzione rispetto al 2003 del 60%, anche se con una resa inferiore del 2%, recuperando il livello di produzione del 2002 di 250.000 quintali. Nel 2003 nel Chianti Classico, dove si contano 450.000 piante certificate su un totale di 1 Milione, su una produzione totale di 6.000 quintali di olio, si sono ricavati 600 quintali di Dop, pari al 10%, mentre per il Terre di Siena, capace di 141.000 piante certificate, la produzione totale è stata di 360 quintali di Dop². La storia dei Gonnelli risale al 1585, quando comprano nel territorio di Reggello il podere di Santa Tea, con annesso frantoio, tuttora preziosamente custodito. Da allora i Gonnelli si tramandano l¹arte della coltivazione delle olive e della loro spremitura, in equilibrio fra la migliore tradizione e la continua sperimentazione nella ricerca dell¹innovazione. Proprio a Santa Tea nel 1962 viene installato un impianto a centrifuga, il primo al mondo, mentre i Gonnelli nellŒ85 si attivano sulla ³monocultivar², per ottenere olio proveniente dalla frangitura di olive di un solo tipo di pianta, dando vita ben 15 anni fa al celebre olio extra vergine di oliva Cultivar Frantoio. Così questa famiglia, guidata da Piero Gonnelli, nel mondo dell¹olio extra vergine d¹oliva si è fatta un nome e Gonnelli 1585 è divenuta una firma di alta qualità. Tale è la reputazione, che gli Agricoltori del Chianti Geografico hanno scelto proprio Gonnelli per la frangitura delle olive utili per la loro produzione di Olio Extra Vergine Chianti Classico Dop e per il Terre di Siena Dop, per cui l¹azienda ha realizzato il Frantoio di Vertine e assiste tecnicamente il Frantoio di San Gimignano. Nel 2003 sono state frante a Santa Tea 28.000 quintali di olive, per la produzione di 3.200 quintali di olio, da cui sono state imbottigliate 140.000 bottiglie nei vari formati vendute nel 2004 con il marchio Frantoio di Santa Tea; a Vertine 4.000 quintali di olive per la produzione di 600 quintali di olio in totale, di cui 35 quintali sono serviti a Gonnelli per l¹imbottigliamento di 7.600 bottiglie del suo Chianti Classico Dop Frantoio di Vertine; a San Gimignano 5.000 quintali di olive per la produzione di 700 quintali di olio in totale, di cui 65 quintali per Gonnelli, utili per 14.000 bottiglie del Terre di Siena Dop Frantoio di San Gimignano. Se il fatturato dell¹Azienda, che dispone a Santa Tea di 4.000 piante di proprietà, nel 2003 è stato di 3 Milioni di Euro, con un incremento del 57% sul 2002, nel 2004 si stima un ulteriore incremento del 4%, dovuto sia all¹aumento dei clienti coltivatori, che si rivolgono a Gonnelli per la frangitura, che a un aumento delle bottiglie a marchio Gonnelli 1585, vendute al dettaglio qualificato e ai Ristoranti. I mercati esteri nel 2003 hanno inciso sul totale del fatturato per il 20%, primo fra tutti quello degli Stati Uniti con il 60%. Nel 2004 si riscontra un ulteriore incremento dell¹export che tocca il 40% del totale fatturato. L¹apprezzamento deriva dal fatto che l¹olio Gonnelli 1585, come quello di almeno 600 Frantoiani/agricoltori, può essere definito olio di filiera, e per ciò stesso olio di qualità, in quanto garantisce la tracciabilità e un alto grado di artigianalità, che si traducono in garanzia per il consumatore.  
     
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