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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Novembre 2004
 
   
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  “ELOGIO DEL FURTO – VINCERE DA JUVENTINI, RUBANDO SENZA RIMORSI” RIPERCORRENDO GLI ANNI CHE LO HANNO LEGATO ALLA “VECCHIA SIGNORA”, SUO GRANDE AMORE DA UNA VITA, STRAPPA IL VELO SUL SECONDO SEGRETO DEL PULCINELLA BIANCONERO  
   
  Milano, 25 novembre 2004 - “Ci danno dei ladri, dicono che rubiamo? Ebbene hanno ragione, ma non conoscono un dettaglio. Mentre rapiniamo, godiamo.” Dopo il successo del suo primo libro “Dieci scudetti per una coppa – Essere juventini in Europa”, apprezzato non solo dai tifosi juventini ma anche e soprattutto dagli anti-bianconeri, Simone Stenti – giornalista, umorista e soprattutto bianconero d.O.c. – impugna nuovamente la penna e firma il suo secondo scritto: “Elogio del furto – Vincere da juventini, rubando senza rimorsi”, edito da Limina. Per la cronaca, la partita di calcio svoltasi al termine della presentazione sul campo dell’Arena Civica tra i giornalista ha visto trionfare la squadra di Simone Stenti per 5 reti a 0. Il libro è una sorta di lettera aperta nella quale l’autore, prendendo spunto dall’insigne teologo Erasmo da Rotterdam che dedicò l’“Elogio della Follia” a Tommaso Moro, dedica il suo Elogio a colui che per gli avversari invidiosi è il Principe dei ladri: Luciano Moggi. Scritto per gli juventini d.O.c., ma anche per gli anti-juventini, che possono trovare molti spunti per alimentare la convinzione che la Juve vince perché ruba. Un libro autoironico, a tratti comico, ma sorretto da una rigorosa ricerca storica. Ogni capitolo del libro è dedicato a una vittoria juventina, a ben ragione – ammette lo stesso autore – contestata. Il libro ha molti, molti capitoli. Un viaggio tra i ricordi, dove l’autore racconta cosa vuol dire vivere da sempre e per sempre una vita in bianconero anche dopo l’invenzione della televisione a colori. Il libro narra gli anni da tifoso bianconero di Simone Stenti dalla giovane età ad oggi. Dalla sua dipendenza dalla coccoina da figurine Panini 1970-71, alla prima moviola Tv del 20 febbraio 1972, dove un innocuo gioco di immagini diventò una letale arma non convenzionale, in grado di annientare anche le menti più lucide; dal Mondiale in Argentina del 1978, seguito alla Tv in notturna, al debutto nel 1980 dello Spuntì, che divenne la pietanza simbolo del tifoso da stadio; dalla tragica partita dell’Heysel del 29 maggio 1985, ai trionfi degli anni Ottanta dell’Olimpia, la Juve del basket... Fino alle ultime esaltanti vittorie dei giorni nostri. Le illustrazioni che arricchiscono il libro e ne sottolineano l’umorismo e l’autoironia sono realizzate da Marco Bolla – noto illustratore e amico storico di Stenti – che con altrettanta simpatia racconta dove ha trovato l’ispirazione per creare i disegni contenuti all’interno del libro e la copertina. “Come sono nati disegni con cui ho danneggiato il libro di Simone? – si chiede Marco Bolla - Direi che partono da lontano. Dai fumetti che leggevamo da bambini e che ci hanno spinto a questo corrotto mestiere. Dalle battaglie con i soldatini Atlantic (quelli piccoli), dagli amati pacchetti di figurine, dai vestitacci che ci mettevamo alla fine degli anni ’70 e perfino dagli anni di catechismo in affollatissimi oratori con il cortile in terra battuta, e non ultimo dalla scrivania che per alcuni anni di duro apprendistato abbiamo condiviso: tanto lavoro, poche soddisfazioni, libertà zero, ma si rideva molto, molto assai. Da allora è passato un bel po’ di tempo – ricorda sorridendo Bolla – e sono successe almeno tre cose importanti: 1) io continuo ad andare a messa la domenica; 2) Simone Stenti è diventato pagano; 3) siamo rimasti amici.” E le illustrazione che campeggiano tra le pagine del libro “Elogio del furto” lo dimostrano. L’autore sottolinea che il libro è stato scritto con una penna sottratta all’Hospitality Area dell’Old Trafford, in occasione della finale di Champions, Juve-milan, rubando qualcosa anche a Manchester. E se l’occasione fa l’uomo ladro... L’uomo ladro anela a un posto al Delle Alpi. Simone Stenti, 1965, è giornalista, scrittore, umorista e juventino, ma non necessariamente in quest’ordine. Attualmente, è vicedirettore del sito del mensile «Gq». Ha scritto per alcuni tra i più importanti quotidiani e periodici italiani («il Giornale», «Sette» e «Io Donna» del «Corriere della Sera», «Anna», «Max», «Meridiani»). È stato caporedattore di «Topolino», sceneggiatore di fumetti, autore di serie a cartoni animati e trasmissioni di Radiorai. È stato tra i padri fondatori di «Comix» e ha diretto e fondato il mensile d'umorismo «Cactus». Elogio del furto, Vincere da juventini, rubando senza rimorsi, Limina Edizioni srl, In vendita al costo di 12 euro.  
     
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