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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2004
 
   
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  CHIUSO A GENOVA ABCD: SUCCESSO DI PUBBLICO E APPREZZAMENTO PER LA NUOVA FORMULA FIERISTICA ANNUNCIATA LA CREAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO DA PARTE DI CRUI, AICA E SIEL PER MONITORARE COSTANTEMENTE LA QUALITÀ DELL’E-LEARNING UNIVERSITARIO  
   
  Genova, 29 Novembre 2004 - Didattica e ricerca, offerta formativa, viaggi d’istruzione, editoria e ristorazione scolastica: oltre 16.000 visitatori hanno affollato dal 25 novembre per tre giorni i padiglioni della Fiera di Genova per visitare Abcd - Scuola, Formazione, Ricerca e Impresa, la prima edizione di una manifestazione che ha inteso riunire, per la prima volta in Italia, tutti i protagonisti del mondo dell’education presentando, in un unico appuntamento, l’intera offerta di strumenti, tecnologie, servizi, metodologie e opportunità per il mondo della scuola. Circa 8mila (con un incremento di oltre il 30% rispetto all’ultima edizione)i visitatori di Ted, il Salone delle tecnologie multimediali ad ingresso riservato esclusivamente agli operatori professionali, e più di ottomila gli studenti che hanno visitatoIn-formazione – Il Salone di Orientamento per la scuola superiore, stimate in circa settemila le presenze a Bts, la Borsa del Turismo Scolastico. Numeri che fotografano il successo di un format fieristico molto apprezzato da espositori e visitatori. Nella giornata di oggi, nell’ambito della Borsa del Turismo Scolasticosi è svolto un convegno patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e organizzato dal Touring Club Italiano, dal titolo “La classe in viaggio. Scelte di qualità per il turismo scolastico”. Iltouring Club Italiano ha diffuso i risultati di un’indagine sul livello di qualità dell’offerta nel mercato del turismo scolastico; la ricerca ha preso in esame un campione di circa 100 tra tour operator e agenzie di viaggio specializzati sparsi sul territorio nazionale, con il duplice obiettivo di verificare il ruolo del fattore qualità (possibilmente certificata) nella scelta dei fornitori (strutture ricettive e vettori) e di definire le linee guida per un’offerta di turismo scolastico di qualità . Solo il 25% del campione ha affermato di essersi dotato di almeno un sistema di certificazione(lo standard di gestione di qualità Iso 9001). Il dato più rilevante, tuttavia, è rappresentato dal 75% di aziende non certificate le quali, quasi in tre casi su quattro, hanno assicurato di non avere alcuna intenzione di intraprendere un qualunque percorso di certificazione. I soggetti interpellati hanno cioè manifestato uno scarso interesse verso l’argomento e, quanto ai sistemi di gestione, hanno dichiarato di affidarsi all’esperienza maturata attraverso anni di attività, piuttosto che adeguarsi a standard predefiniti. Per quanto riguarda la scelta dei fornitori, una piccolissima minoranza ha dichiarato di utilizzare il criterio della certificazione come elemento di selezione (5%). La restante parte del campione è risultata più orientata a privilegiare un conveniente rapporto qualità/prezzo (29%), oppure ad affidarsi alla serietà degli interlocutori, fondata su rapporti di lavoro consolidati e verificati nel tempo (66%). In sintesi è stata dunque riscontrata una sensibilità ancora poco orientata a creare una catena del valore, che sappia coinvolgere nel processo di miglioramento tutti i segmenti della filiera. Anche se nel 75% dei casi le istituzioni scolastiche dimostrano di riconoscere e apprezzare un’offerta qualitativamente elevata, poi agli effetti pratici la scelta di un viaggio d’istruzione non ricade su soluzioni di medio-alto livello; intervengono infatti 2 fattori che più di tutti condizionano: il prezzo e la sicurezza, connessa cioè al problema delle responsabilità degli insegnanti accompagnatori. Nel tentativo di individuare dei criteri minimi per un sistema di qualità del turismo scolastico, il Touring Club Italiano ha avanzato delle proposte indirizzate all’integrazione degli attori sul territorio: occorre far seder ad un unico tavolo tutti gli attori locali del settore turistico (enti locali, Camere di Commercio, associazioni di categoria, operatori, etc…) per lavorare sulla costituzione del sistema, definendo ruoli, strategie, obiettivi, azioni, visione comune per il turismo scolastico. Se gli albergatori o i vettori di trasporto si impegnano nella costituzione di sistemi di gestione ambientale, le istituzioni locali devono agire per produrre dei vantaggi a chi si certifica o registra. In quest’ottica assume allora un ruolo rilevante la sostenibilità della destinazione turistica, che si manifesta non solo attraverso il livello più elevato di qualità del territorio, ma attraverso l’applicazione di una serie di strumenti per la promozione e la valorizzazione di esperienze sostenibili. Particolarmente apprezzati in questi giorni i workshop della Fondazione Crui per celebrare i successi delle iniziative avviate con Campusone, il progetto sperimentale triennale (2001-2004) rivolto in modo specifico ai nuovi corsi di laurea per sostenere e diffondere l’innovazione tecnologica e formativa conseguente alla riforma didattica universitaria. Tali workshop hanno voluto coprire tre aree chiave per il successo del sistema universitario: l’uso della didattica per una maggiore conoscenza informatica, l’uso delle tecnologie per una nuova didattica, l’uso delle tecnologie di supporto per il miglioramento della stessa università. E’ stato infine sottolineato il contributo che le università possono dare alla progettazione di un’offerta formativa che unisca allo stesso tempo cultura informatica e competenze utili per migliorare la competitività individuale sul mercato del lavoro. Crui (Conferenza dei Rettori), Aica (Associazione per il Calocol,o Automatico) e Siel (Società Italiana E-learning) hanno poi annunciato la creazione di un gruppo di lavoro congiunto per monitorare costantemente la qualità dell’e-learning universitario. “Educare alla sostenibilità”è stato il tema di un convegno organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei. I diversi interventi hanno cercato di estrapolare il problema dello sviluppo sostenibile dall’ambito ambientale per rapportarlo anche a dimensioni sociali, culturali, politiche ed economiche. Lo scrittore Carlo Grande ha parlato di comunicazione sostenibile, stigmatizzando la tendenza ad “umanizzare” gli eventi climatici o la stessa natura e invitando ad utilizzare film e romanzi per una più efficace divulgazione scientifica. Daniela Minetta, Dirigente della Regione Liguria, ha sottolineato la necessità di evitare il lancio di allarmi eccessivi e di lavorare invece su stili di vita che “si imparano facendo”. Valeria Magrini di Unicoop ha sottolineato il ruolo strategico delle imprese nel disegnare i confini di uno sviluppo eco-sostenibile mentre Boris Zobel, del Consorzio Pracatinat ha posto l’accento sul bisogno di rivoluzionare il nostro approccio culturale alla sostenibilità . Antonio Navarra ha infine paragonato la sostenibilità ad un laboratorio permanente per fare i conti sulla convivenza, un luogo in cui valori e virtù siano tentativamente realizzati. I 350 ragazzi provenienti da 25 Nazioni riuniti a Gemun 2004, la simulazione dell’assemblea Onu hanno votato, dopo tre intense giornate di lavori, quattro risoluzioni finali. Tra le richieste più interessanti la costituzione di una nuova commissione delle Nazioni Unite per il controllo delle misure di sicurezza poste in essere dai diversi Paesi contro il terrorismo, la condanna dei Paesi che si rifiutano di distruggere le coltivazioni di piante destinate al mercato degli stupefacenti, l’appello per una collaborazione internazionale nelle aree interessate da conflitti per assicurare ad ogni bambino l’assistenza medica, l’istruzione primaria, un’adeguata alimentazione e i sistemi di prevenzione e cura dell’Aids.  
     
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