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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Febbraio 2004
 
   
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  ARTIGIANATO E PMI NUOVI STRUMENTI PER COMPETERE  
   
  Milano, 23 febbraio 2004 - Nel 2003, anno di forte ripresa dell’economia mondiale, nel quale però Europa e l’Italia sembrano non essere riuscite a sfruttare la scia della domanda internazionale per uscire dalla fase di stagnazione, le piccole aziende di produzione hanno destinato poche risorse alla formazione: solo l’1,4% del campione di aziende prese in considerazione (dati Ecipar Emilia Romagna) ha destinato almeno l’1% del fatturato alla formazione e l’azienda che ha investito di più in formazione, le ha dedicato l’1,4% del fatturato. Il 27% del campione investe solo in addestramento tecnico e il 36% non sa quantificare il tempo e le risorse dedicate alla formazione. I dati relativi alle poche risorse destinate alla formazione uniti alla situazione economica non particolarmente favorevole per la categoria delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese della provincia di Milano, che denuncia un affaticamento nel mantenimento del ruolo propulsivo finora garantito allo sviluppo del Nord Italia e soffre il proprio cambiamento di ruolo, causato dell’abbandono dei centri urbani da parte della produzione industriale, verificatosi a partire dagli anni Settanta in tutte le città europee, fanno si che le aziende artigiane e le piccole e medie imprese da un lato manifestino la necessità di conoscere lo scenario economico e le prospettive in cui operano e dall’altro sentono il bisogno di ricorrere sempre più spesso a strumenti che le mettano nelle condizioni di intraprendere un percorso che possa garantire loro la sopravvivenza. Strumenti che siano in grado di fronteggiare i mutamenti del mercato, costantemente in evoluzione, e che siano in grado di garantire l’adeguamento e il riposizionamento delle imprese artigiane e Pmi secondo le regole dell’economia moderna. In questo senso il controllo dei costi rappresenta un’opportunità strategica per riuscire ad ottimizzare l’utilizzo delle proprie risorse. Gli ostacoli da superare, per utilizzare al meglio questo strumento, sono costituiti dall’accentramento del controllo; costi “occulti” che ve
Imprese iscritte all'albo delle imprese artigiane in Lombardia - anno 2002
BergamobresciacomocremonaleccoLodi mantovamilanopaviasondriovaresetotalecategoria
1880224497370455236184751951148319169515888parrucchieri
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146233115536457624094102762165218trasporto persone
197422109097395364019725863747389113015870autotrasporto
13212589523785545443271251147sarti
4605112121451201151521853277734294347tintolavanderie
17544690606333931086426283022802pelle e cuoio
3431262613121732631435555pelliccerie
1025175787327424066105419172346618029308tessile abbigliamento
104638043386123232046150635971571238291476574058596edilizia
1993184721414755392666675430691436111415599legno arredamento
414167961976115618326691338100551871428335733619metalmeccanici
352333851700936928512120287981448506236925307installatori impianti
167820368955504692818334439806379130713673autoriparatori
38237720225495711261212312653063402artigianato artistico
327358211117100661151547229503383458odontotecnici
2872721807310477562607191613364244imprese di pulizia
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575491513188225801472431233495175449grafica e cartotecnica
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338693672817171959591405262133448413214608520924618253676Totale imprese
lombarde
(Elaborazione da archivi infocamere)
ngono poco indagati; la confusione che generalmente si crea tra emergenze e priorità e strumenti di controllo insufficienti. Le prospettive, che l’attuazione del controllo dei costi contribuirebbe ad aprire, sono la crescita dei margini di contribuzione e il recupero di risorse che potrebbero essere meglio riallocate (ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, marketing). Un’altra opportunità strategica è rappresentata dal benchmarking: processo sistematico di confronto tra prodotti, servizi, prassi e caratteristiche di più entità organizzative, che consente ad un’impresa di capire e di gestire i fattori che determinano prestazioni superiori. Le reti cittadine hanno l’obiettivo di integrare lavori e competenze diverse, distribuite nel tessuto metropolitano, aiutando le imprese a fornire servizi di qualità a utilizzatori intermedi o finali sempre più esigenti nella richiesta di professionalità, di prestazioni e di garanzie. Questi strumenti, già considerati utili per reagire all’attuale situazione di stagnazione economica del mercato, uniti alla necessità di consolidare i rapporti con soggetti istituzionali pubblici o privati (Provincia, Ente Bilaterale e Banche), rappresentano il percorso migliore per le imprese artigiane e le Pmi che intendono migliorare la propria competitività nel mercato
 
     
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