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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2004
 
   
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  CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI NEGLI EDIFICI ATTRAVERSO LA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE  
   
   Cernobbio, 29 novembre 2004 - La contabilizzazione del calore è un sistema d'eccellenza che rende termoautonomi gli appartamenti in condomini con impianto di riscaldamento centralizzato. Pur essendoci sempre un'unica caldaia per tutto lo stabile, ogni comproprietario ha la possibilità di spegnere, ridurre o alzare la temperatura del proprio appartamento, ufficio o negozio, utilizzando dispositivi particolari. In ogni appartamento, attraverso l'impiego di un cronotermostato, si programmano le diverse temperature richieste a seconda delle ore della giornata. Una unità periferica conteggia i consumi di calore dell'utenza e un set di valvole permette di aprire e/o chiudere l'afflusso dell'acqua calda in ciascun appartamento. Per evitare furti di calore da un appartamento all'altro, è possibile impostare una gradazione minima uguale per tutti sotto la quale la temperatura non possa scendere, in modo da garantire il comfort igrotermico. Grazie ai contatori individuali, per ciascun appartamento si paga solo il calore effettivamente consumato, contribuendo attraverso una quota fissa - che può variare a seconda del tipo di impianto (norma Uni 10200) -, a coprire i costi della manutenzione della caldaia comune e degli apparecchi ausiliari collegati. L'adozione della ripartizione delle spese porta agli utenti ad un significativo risparmio, ma questo risparmio non deve essere considerato solo sotto gli aspetti economici ed energetici ma anche dal punto di vista ecologico per via della conseguente diminuzione d'immissione in atmosfera dei prodotti della combustione. Dal punto di vista del risparmio energetico, una miglioria significativa è rappresentata dalla notevole diminuzione del consumo di combustibile che, come conseguenza della maggior attenzione dei condomini, può raggiungere il 20-30%. Tra gli altri numerosi vantaggi che si ottengono attraverso l'applicazione di questo sistema, si possono anche enumerare i seguenti: Riqualificazione tecnologica della centrale termica con utilizzo di tecnologia innovativa e conseguente rivalutazione dell'immobile; Riduzione della spesa di trasformazione in quanto si utilizza l'esistente impianto centralizzato con l'aggiunta dei necessari apparecchi evitando in questo modo rotture di muri e pavimenti e anche la costruzione di camini e canne fumarie per ciascuna delle caldaiette risultanti dalla trasformazione dell'impianto originale; La manutenzione di una sola caldaia è più facile e le relative spese, divise tra tutti gli utenti, sono meno elevate; La caldaia centralizzata ha una vita più lunga rispetto a quella singola e presenta un rendimento superiore; L'intero impianto acquista maggiore sicurezza; Eliminazione dei limiti di orario previsti dalle fasce climatiche; Possibilità di delegare al gestore del servizio le responsabilità inerenti la centrale termica in modo totale. L'installazione del sistema è semplice e i costi variano in funzione del tipo d'impianto da riconvertire. Se la distribuzione del calore è "orizzontale", cioè con una sola colonna montante generalmente posizionata nel vano scale dalla quale parte la tubatura che va a servire l'alloggio, il contatore di calore sarà unico. Questo andrà posizionato nel punto d'ingresso della tubatura, permettendo di contabilizzare il consumo di calore di tutte le stanze dell' appartamento attraverso questo unico punto. Se l'impianto è "verticale", ci vorranno tante valvole termostatiche quanti sono i termosifoni. Per ogni unità abitativa ci può essere un cronotermostato con il quale si programmano le diverse temperature richieste a seconda delle ore della giornata. Una unità centrale di gestione computerizzata rielabora i dati dei singoli appartamenti le temperature richieste, i periodi di accensione e spegnimento e i consumi. In base a questi dati la caldaia regolerà automaticamente il funzionamento. Inoltre, non in ultima istanza, il comma 5, art. 26 della legge 10/1991, considerato che questi interventi non modificano in modo drastico l'impianto di riscaldamento e nemmeno ne compromettono la sicurezza, stabilisce ché per 1' adozione di sistemi di contabilizzazione del calore le assemblee condominiali possono decidere secondo il metodo della semplice maggioranza millesimale in deroga agli articoli 1120 e 1136 del Codice Civile.  
     
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