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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2004
 
   
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  POTOCNIK CHIEDE UN 'PATTO DELLA CONOSCENZA PER LA CRESCITA' PER COMPLETARE IL PATTO DI STABILITÀ  
   
  Bruxelles, 29 novembre 2004 - Nel suo primo discorso pubblico come nuovo commissario per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik ha sollecitato un rinnovato impegno nella ricerca, l'innovazione e l'istruzione, in modo da colmare il divario attuale nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona. In un tale contesto il commissario ha delineato un progetto di 'Patto della conoscenza per la crescita', un meccanismo simile ma complementare al Patto di crescita e stabilità. 'Se quest'ultimo ha lo scopo di garantire la stabilità economica e la disciplina fiscale, il primo dovrebbe assicurare condizioni adatte e incentivi per [un] sufficiente livello di fondi da destinare agl'investimenti per la R&s (Ricerca e sviluppo), e quindi una vitale crescita economica', ha detto Potocnik nel corso della Portoroz Business Conference del 24 novembre in Slovenia. Il Patto della conoscenza per la crescita, ha detto, dovrebbe riguardare 'un numero limitato di obiettivi quantitativi', che l'Ue e gli Stati membri dovrebbero impegnarsi a conseguire in un periodo di tempo prefissato. La iniziative lanciate per conseguire gli obiettivi dovrebbero spaziare trasversalmente tra aree politiche quali ricerca, istruzione, politica industriale, mercato interno, giustizia e affari interni, e dovrebbero essere implementate applicando la legislazione dell'Ue e un rinnovato Metodo aperto di coordinamento. Il finanziamento dovrebbe essere a carico del Settimo programma quadro (7Pq) e del proposto nuovo Programma quadro per l'innovazione descritto nelle recenti prospettive finanziarie della Commissione. Guardando agli attuali obiettivi dell'Ue, Potocnik ha chiarito quello che a parere suo dovrebbe essere fatto per soddisfare l'obiettivo di Barcellona d'investire entro il 2010 nella ricerca il 3% del Pil. 'Ovviamente i maggiori investimenti nella ricerca previsti da Barcellona devono venire dall'industria. [...] Non dovremmo tuttavia sottostimare il ruolo vitale dei maggiori investimenti pubblici nella R&s (Ricerca e sviluppo): nei paesi con elevati investimenti pubblici nella R&s (Ricerca e sviluppo), anche gl'investimenti privati tendono ad essere elevati', ha specificato. Il commissario ha ribadito che il progresso verso gli obiettivi di Lisbona dipende soprattutto dalle azioni degli Stati membri, anche se in molti paesi la presenza di obiettivi quantitativi non è di per sé sufficiente. 'Gli obiettivi degli Stati membri non sono spesso realizzati, le misure politiche sono incrementali, non vengono applicate come pianificato, lo sforzo complessivo e le prospettive sono incompatibili con l'obiettivo del 3% fissato a Barcellona', ha avvisato. 'Se vogliamo recuperare il tempo perduto dobbiamo agire immediatamente. La proposta della Commissione di raddoppiare il bilancio del prossimo programma quadro è un segnale forte agli Stati membri sull'ordine di grandezza dei cambi ora necessari'. Per incanalare maggiormente gl'investimenti pubblico e privato nella ricerca, la Commissione sta anche pensando a un certo numero d'iniziative, inclusi gl'incentivi fiscali, un programma di garanzia all'interno del 7Pq per facilitare il finanziamento della Bei (Banca europea d'investimento) a favore di grandi progetti europei di ricerca, un maggior ruolo delle fondazioni, e di altre strutture simili, nel finanziamento della R&s (Ricerca e sviluppo) comunitaria. 'L'attuale divario nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona richiede una nuova e decisiva azione che ci permetta di rimetterci in carreggiata. Le decisioni sulla struttura del bilancio dell'Unione nelle prossime prospettive finanziarie saranno un segnale chiaro [del fatto che] siamo consapevoli della gravità della situazione', ha concluso Potocnik. Per il testo completo del discorso del commissario Potocnik: http://europa.Eu.int/rapid/pressreleasesaction.do?reference=speech/04/490&format=html&aged=0&language=en&guilanguage=en  
     
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