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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2004
 
   
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  MILANO-NAPOLI INSIEME PER IL MEDITERRANEO  
   
  Milano, 29 novembre 2004. Milano e Napoli insieme? Una forza nei rapporti con i paesi del Mediterraneo. Unite rappresentano il 17% dell’export italiano verso i paesi del mare nostrum e il 9% dell’import, per un bilancio del 12,2% di tutto l’interscambio. Oltre un decimo di tutte le relazioni economiche verso il Mediterraneo passano da Milano o da Napoli. Insieme rappresentano poi il 15% di tutte le imprese italiane che trattano in quei paesi. Nelle due province sono 5.613 in totale le ditte individuali (Di) con titolare originario dai Paesi dell’area del Mediterraneo, il 13,2% delle ditte mediterranee presenti sul territorio italiano. I residenti mediterranei sono 45.047 in totale nelle due province, il 13,9% del totale dei residenti “mediterranei” in Italia. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano a partire dai dati Istat e del registro delle imprese 2004 Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati registro imprese 1° trimestre 2004 e sui dati Istat al 31-12-2000 per i residenti, sui Paesi del Mediterraneo: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia. E il 40% dei milanesi ha un amico che arriva dal di là del mare, due napoletani su tre difendono le usanze degli immigrati. Parte il Comitato Milano - Napoli per il Mediterraneo: le due Camere di Commercio di Milano e Napoli hanno firmato il Protocollo d’Intesa che ha dato vita al Comitato Mediterraneo, organo che avrà il compito di assicurare la progressiva integrazione tra le attività e i sistemi economico-sociali delle due città con i Paesi dell’area mediterranea. Aperto alla partecipazione di tutti gli enti, organizzazioni ed istituzioni locali e centrali interessate, il progetto rappresenta un ulteriore passo nel cammino intrapreso da tempo dalle due Camere di Commercio verso una più stretta collaborazione e un dialogo più vivo con i diversi Paesi dell’area. L’intento è ora quello di valorizzare ulteriormente le iniziative già intraprese, di tipo economico, finanziario, sociale e culturale, che hanno permesso la creazione di eccellenti relazioni bilaterali, in un quadro congiunto di attività con i Paesi del Basso Mediterraneo. Tutto questo come corollario ad uno sviluppo marcato dei territori di Napoli e Milano. E’ la prima volta che si fa sistema tra nord e sud nei confronti di un’area geografica di interesse economico comune per il sistema Italia nel suo complesso, grazie a un impegno congiunto per il coordinamento delle attività svolte verso l’area mediterranea. “La Camera di commercio di Milano ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area. Un segno questo profondo: per l’Italia la dimensione euro - mediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo. E quindi la via naturale per un rafforzamento di questo tipo di impegno e di responsabilità è quella dell’alleanza tra Milano e Napoli”. ''Il 'ponte’ realizzato fra Napoli e Milano costituisce - secondo Gaetano Cola, presidente della Camera di Commercio partenopea - un contributo alla crescita della rete delle piccole e medie imprese della Campania e del Mezzogiorno d'Italia. Napoli è naturalmente protesa nel bacino del Mediterraneo e la sua Camera di Commercio crede fortemente nelle possibilità di sviluppo nei rapporti con gli altri Paesi. E' possibile – a parere di Cola - coniugare affari e solidarietà, business e pace nel bacino del Mediterraneo. Il Comitato Milano-napoli per il Mediterraneo ha l'obiettivo di garantire la progressiva integrazione tra le attività ed i sistemi economico-sociali delle due città con i Paesi dell'area mediterranea. Su questo terreno, la Camera di Commercio di Napoli intende continuare a puntare per garantire, da un lato, una crescita costante dell'export e, dall'altro, favorire un interscambio più stretto tra i diversi partners. Napoli, per la sua tradizione di apertura al mondo e alla vita, si candida a diventare 'capitale' dei traffici del Mediterraneo.” Milano e Napoli verso il Mediterraneo. Nell’export Italia - Mediterraneo per provincia nel I trim. 2004 Milano raggiunge un export di oltre 518 milioni di euro, incidendo per il 15,3% sul totale nazionale (pari a 3.397 milioni di euro), Napoli con 44 milioni, 1,3%. Per l’import Milano è a quota 293 milioni, 6,3% e Napoli 125 milioni, 2,7%. Mentre per la quota dell’interscambio con il Mediterraneo rispetto al commercio estero totale (I trim. 2004) Napoli è superiore alla media italiana (pari al 6,3%) con 8,6%, poi Milano (3,2%). Per quanto riguarda le imprese italiane che hanno un’attività di import-export con il Mediterraneo (giugno 2004) a Milano si concentra il maggior numero di imprese che dichiarano un’attività di import-export con il Mediterraneo: ben 2.734 imprese a oggi che rappresentano il 13,3% del totale italiano (pari a 20.498 imprese), Napoli ne ha 430 imprese, 2,1%. Se passiamo a considerare la quota delle imprese che fanno import-export con il Mediteranno rapportata al totale delle imprese che fanno import-export in generale (giugno 2004), l’incidenza di mediterraneità a Milano è pari al 21,6%, a Napoli al 21%, meglio della media italiana di 20,3%. Milano e Napoli verso il Mediterraneo
Import (milioni di euro) Export (milioni di euro) Interscambio vs. Med su mondo N° imprese con interscambio vs Med Quota imprese vs Med su imprese vs. Mondo
Milano 293 518 3,2% 2734 21,6%
Napoli 125 44 8,6% 430 21%
Italia 4620 3397 6,3% 20.498 20,3%
Il Mediterraneo a Milano e Napoli. Milano è la provincia con il maggior numero di ditte individuali (Di) con titolare originario dai Paesi dell’area del Mediterraneo: sono 4.990, l’11,7% del totale sul territorio italiano (42.818), il 3,2% del totale delle ditte individuali anche non di stranieri presenti nell’area milanese (153.816). Napoli ne fa segnare 623, l’1,5% di quelle italiane, lo 0,5% del totale provinciale (120.844). In termini di variazione tra il 2000 e il 2004, Napoli ha una crescita del +592,2%, mentre Milano del +144,4%. Nella provincia milanese sono 38.284 i residenti stranieri del Mediterraneo (11,8% rispetto al totale dei residenti “mediterranei” in Italia, 324.867), in quella napoletana sono 6.763 (2,1%). Il loro peso sulla popolazione totale della provincia milanese (3.721.428) è del 1,03%, della provincia napoletana (3.075.660) dello 0,18%. A Milano e Napoli prevale la tolleranza. Aperti e tolleranti: nei confronti degli immigrati dai paesi mediterranei milanesi e napoletani si confermano predisposti al dialogo. Il 40% dei meneghini ha almeno un amico proveniente dall’altra sponda del Mediterraneo, superiore al dato medio nazionale (37,4%), in prevalenza conosciuto per lavoro (46,8% dei casi). Il 65% dei partenopei ritiene giusto che gli immigrati mantengano le loro usanze (55% il dato italiano), e il 74% è strenuo difensore della tutela di tutti i simboli religiosi, come ad esempio la croce e il velo (68,7% in Italia). Obiettivo comune per le due città è quello di favorire l’integrazione degli immigrati: a Milano si pensa soprattutto alla realizzazione di luoghi di aggregazione (10% contro il 7,4% italiano e il 7,5% dei napoletani) e in secondo luogo al controllo dell’accesso dei clandestini (9,5% contro l’8% italiano). A Napoli si punta invece principalmente a creare nuovi posti di lavoro (20,5% contro il 15,5% italiano). Circa la possibilità di coppie miste composte da italiani, uomini o donne, e immigrati, la maggioranza si dichiara favorevole sia tra i milanesi (24,5% molto favorevole, 33,5% abbastanza), sia tra i napoletani (32,5%, 39%). Vincono i “sì” anche per l’ipotesi di un’apertura di una nuova moschea nelle due città: il 57% dei milanesi (tra molto favorevole, abbastanza e poco) e il 65% dei napoletani. Tra le motivazioni indicate, entrambi citano l’apertura religiosa come caratteristica peculiare di ogni grande città (29,3% dei milanesi, 35% dei napoletani) e lo stimolo al processo di integrazione (9,2% e 6,7%). Emerge da un’indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano attraverso il Cirm su un campione di 1.000 persone, 200 per ogni città, a Milano, Napoli, Roma, Bologna e Palermo nei giorni tra il 14 e il 17 giugno. Mediterraneo o europeo? Il 75% dei napoletani non ha dubbi: si sente più persona del Mediterraneo rispetto al modello del Nord Europa. Anche i milanesi confermano la loro vicinanza al modello Mediterraneo con il 39%, mentre il 20,5% si dichiara a metà strada tra le due tipologie, il 35,5% si sente più nordico.
 
     
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