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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Novembre 2004
 
   
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  CARLO FILIPPINI, UN BOCCONIANO IN GIAPPONE IL DOCENTE DELL’ATENEO MILANESE RICEVERÀ DOMANI DALL’AMBASCIATORE NOBUKO MATSUBARA L’ORDINE DEL SOL LEVANTE COME RICONOSCIMENTO DEL SUO TRENTENNALE IMPEGNO NELLO SVILUPPO DELLA CULTURA GIAPPONESE  
   
  Milano, 30 novembre 2004 - Tra una partita a Majonga (un gioco simile a scala 40 solo che al posto delle carte si usano 13 pedine) e una lezione all’università di Hitotsubashi sui rapporti tra l’Unione europea e il Giappone, Carlo Filippini, direttore dell’Isesao Bocconi, ha imparato a conoscere e amare questo paese tanto che, dopo 30 anni di fitta attività scientifica, l’imperatore Akihito gli ha conferito l’Ordine del Sol Levante, importante onoreficenza che, dal 1875, viene riconosciuta ai cittadini stranieri che si sono distinti nello sviluppo della cultura giapponese. Unico italiano premiato quest’anno, Carlo Filippini riceverà l’Ordine del Sol Levante domani, martedì 30 novembre, da Nobuko Matsubara, ambasciatore giapponese in Italia. “Ho iniziato a studiare il Giappone quasi per caso, come erede dell’attività di Innocenzo Gasparini, fondatore in Bocconi dell’Isesao, Istituto di studi economico-sociali per l'Asia Orientale”, ricorda Filippini. “Di solito dico che quest’incontro è avvenuto per due motivi: perché Milano ha la cultura del riso e perché così riuscivo a guardare negli occhi i miei interlocutori. Adesso però”, scherza il docente della Bocconi, “non posso più dirlo: in 30 anni il Giappone è molto cambiato, a cominciare dalla statura della popolazione”. Profondo conoscitore dell’economia giapponese, Filippini ha potuto osservare e vivere l’evoluzione del Paese in diretta grazie ai suoi frequenti viaggi di studio. “A esplodere non è stata solo l’economia”, ricorda, “ma anche i colori degli abiti e delle acconciature dei giapponesi. Ma da sempre la cosa che più mi colpisce di questo paese è il principio confuciano dell’armonia che pervade ogni aspetto della vita, pubblica e privata. Armonico deve essere il rapporto tra i singoli così come quello tra stato e impresa”. Il futuro giapponese di Carlo Filippini riguarderà sempre di più, da un lato, gli studenti ai quali offrire maggiori possibilità di formazione e stage, e dall’altro l’Istituto di studi europei in Giappone la cui attività è partita l’aprile scorso.  
     
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