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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2004
 
   
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  RICERCA IN MATERIA DI SICUREZZA: L’UE ENTRA IN AZIONE PER PROTEGGERE MEGLIO I PROPRI CITTADINI  
   
  Bruxelles, 9 febbraio 2004. La Commissione europea ha presentato gli elementi costitutivi di una fase sperimentale, o “azione preparatoria”, per la ricerca in materia di sicurezza. La comunicazione, intitolata “Verso un programma per lo sviluppo della sicurezza europea attraverso la ricerca e la tecnologia”, spiega perché la ricerca in materia di sicurezza debba essere coordinata a livello europeo. Essa indica alcune sfere d’intervento prioritarie, come la difesa contro il terrorismo (compreso il bioterrorismo), una migliore gestione delle emergenze, nonché il rafforzamento della sicurezza, affidabilità, protezione ed interoperabilità dei sistemi di comunicazione, in modo da consentire alle autorità civili e militari degli Stati membri di agire in modo coordinato attraverso il territorio dell’Ue. Un bilancio di 65 milioni di euro è stato stanziato per la fase iniziale (2004–2006). L’azione preparatoria dovrebbe sfociare in un programma europeo di ricerca sulla sicurezza, che avrà inizio nel 2007. Inteso come strumento per attrarre le competenze e gli investimenti necessari allo sviluppo congiunto di tecnologie al servizio della sicurezza in Europa, tale programma dovrebbe anche contribuire, a lungo termine, ad accrescere il margine concorrenziale dell’industria europea in questi settori. “L’europa è attualmente caratterizzata da un’eccessiva frammentazione e sovrapposizione di strutture e programmi in materia di sicurezza, il che ostacola l’efficienza economica ed è fonte di molti altri problemi”, ha dichiarato il commissario europeo per la ricerca Philippe Busquin. “L’interfecondazione di idee e risultati tra ricerca civile e militare rappresenta una sfida stimolante per un’Europa allargata. Tuttavia, per metterla in pratica, l’Europa deve investire in una cultura che sfrutti le forze combinate dell'industria e del mondo della ricerca in questo importante settore. L’azione preparatoria offrirà utili insegnamenti e contribuirà a generare il bagaglio cognitivo e a gettare le basi per future attività in questo campo.” “L’orientamento dell’Europa verso la sicurezza civile rappresenta il logico corollario delle attività di ricerca in corso nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”, ha affermato a sua volta il commissario per le imprese e la società dell'informazione Erkki Liikanen. “Le Tic costituiscono una componente essenziale della ricerca europea nel campo della difesa e assicurano una solida base concorrenziale e tecnologica all’industria. Mettendo a frutto il potenziale di ricerca dell’industria e della difesa, sarà possibile accelerare il passo verso il raggiungimento del duplice obiettivo dell’Ue di investire nella ricerca fino al 3% del Pil e di affermarsi come l’economia basata sulla conoscenza più competitiva a livello mondiale”. La fase sperimentale L’azione preparatoria in materia di ricerca sulla sicurezza intende sopperire al fabbisogno dei potenziali utenti delle tecnologie pertinenti, i quali appartengono per la maggior parte al settore pubblico (pubblica amministrazione, agenzie di sicurezza, organizzazioni non governative). I primi inviti a presentare proposte per l’azione preparatoria saranno pubblicati ai primi di marzo 2004. Per il prossimo anno sono stati stanziati 15 milioni di euro, destinati a finanziare da sei a otto progetti e attività di sostegno. I progetti di ricerca selezionati perseguiranno missioni specifiche, cioè dovranno essere in grado di produrre risultati tangibili in determinati settori chiave rispondenti alle sfide urgenti cui l'Europa deve far fronte in materia di sicurezza. Sfide urgenti in materia di sicurezza In seguito a consultazioni con le autorità nazionali, con i rappresentanti dell'industria e con un gruppo di autorevoli esponenti europei del mondo industriale, politico e accademico, sono state individuate le seguenti missioni prioritarie: accrescere la consapevolezza della situazione; ottimizzare la sicurezza e la protezione dei sistemi collegati in rete; proteggere dal terrorismo (compresi il bioterrorismo e gli incidenti con sostanze biologiche, chimiche o di altra natura);potenziare la gestione delle crisi (comprese le operazioni di evacuazione, ricerca e salvataggio, l’eliminazione degli agenti attivi e il risanamento);realizzare l'interoperabilità e sistemi integrati di informazione e comunicazione; I bandi verteranno anche su una serie di "attività di sostegno" incentrate su particolari argomenti, quali la frammentazione delle strutture di sicurezza in Europa, studi socioeconomici e di mercato, elaborazione di scenari (tra cui l'analisi delle minacce) e previsioni tecnologiche. Le prossime tappe L’azione preparatoria spianerà la strada a un’eventuale decisione del Parlamento europeo e del Consiglio volta ad istituire dopo il 2006 un programma europeo di ricerca sulla sicurezza. Grazie all’esperienza e ai risultati di questa prima fase preparatoria, il futuro programma di ricerca sulla sicurezza potrà essere congegnato in maniera ottimale e dotato di risorse finanziarie adeguate, sí da contribuire concretamente all'eccellenza tecnologica e all'acquisizione delle capacità necessarie all'Ue per promuovere la pace, la sicurezza e la prosperità sia in Europa che altrove.  
     
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