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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Dicembre 2004
 
   
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  IL CONSIGLIO EUROPEO SOLLECITA UN 'PARTENARIATO PRIVILEGIATO' COL GIAPPONE COME COMPROMESSO SUL SITO PER L'ITER  
   
  Bruxelles, 1 dicembre 2004 - Ansioso che il progetto Iter (international thermonuclear experimental reactor) resti quanto più internazionale possibile, il Consiglio Competitività ha proposto un 'partenariato privilegiato' con il Giappone, grazie al quale il reattore di fusione sarebbe comunque costruito in Europa. Nel corso della riunione ordinaria del Consiglio del 26 novembre a Bruxelles, i ministri per la Ricerca dell'Ue hanno riaffermato il loro sostegno al sito di Cadarache proposto per la costruzione del reattore, considerandolo il più vantaggioso dal 'punto di vista scientifico e ambientale'. Incoraggiato dalla 'positiva atmosfera' dei recenti negoziati internazionali, il Consiglio crede che sia possibile trovare un compromesso che convinca il Giappone a ritirare la candidatura del sito concorrente di Rokkasho-mura. Secondo una dichiarazione della presidenza olandese dell'Ue, l'Europa cercherà un partenariato privilegiato col Giappone che includa lo sviluppo e la modernizzazione di strutture di supporto per il progetto, presumibilmente nel sito giapponese. Il Consiglio Competitività ha sottolineato che 'vista l'importanza globale della ricerca sulla fusione, [...] la cooperazione internazionale dovrebbe avere la più ampia base possibile e vedere la partecipazione tutte e sei le parti che attualmente negoziano l'Iter [Ue, Cina, Corea del Sud, Giappone, Russia e Usa] ed eventuali altri partner desiderosi di contribuire al progetto'. Passando ad altro, i ministri hanno dibattuto in dettaglio le proposte della Commissione sulla futura politica di sostegno della ricerca comunitaria, incluso il Settimo programma quadro (7Pq). Una grande maggioranza delle delegazioni ha ammesso che favorire la ricerca collaborativa transnazionale dovrebbe continuare ad essere il compito principale del prossimo programma quadro, e ha sollecitato una 'ampia continuità' delle priorità tematiche e degli strumenti. Il Consiglio ha riconosciuto l'importanza di un nuovo meccanismo che sostenga la ricerca fondamentale eccellente, e ha invitato la Commissione a preparare proposte per uno strumento che assicuri l'autonomia scientifica, la trasparenza e la facilità di uso. Nel corso della discussione sulla futura politica di ricerca dell'Ue, i ministri hanno anche ribadito la necessità di rafforzare la politica e la strategia europea nel settore delle infrastrutture di ricerca, e in tale contesto hanno accolto con favore l'Esfri (European strategy forum for research infrastructures), la cui roadmap strategica, hanno detto, 'dovrebbe descrivere le necessità scientifiche per le infrastrutture di ricerca dei prossimi 10 o 20 anni', per coprire le infrastrutture nuove o esistenti in tutti i settori scientifici. Ultimo punto in questa sezione dell'agenda, il Consiglio competitività ha chiesto alla Commissione di aumentare la partecipazione delle Pmi (Piccole e medie imprese) nel 7Pq, sia con l'uso degli strumenti esistenti che con la possibile creazione di un 'programma bottom-up a favore delle Pmi attive nella ricerca'. Oltre a discutere il proposto pacchetto legislativo sulla chimica Reach e la semplificazione della legislazione, il Consiglio ha esaminato il rapporto Kok sul riesame intermedio del processo di Lisbona. I ministri hanno espresso il loro 'ampio sostegno' al rapporto, definito una buona base per un riesame dell'agenda Competitività dell'Ue. Il Consiglio ritiene essenziale adottare misure pratiche e operative, soprattutto a livello degli Stati membri, se si vuole garantire il successo della strategia di Lisbona. La grande maggioranza delle delegazioni ha accolto con favore la raccomandazione di creare piani di azione nazionali, soprattutto se si riesce a combinarli con una riduzione del loro 'carico di reporting' globale. Per una copia delle conclusioni provvisorie del Consiglio: http://ue.Eu.int/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/intm/82805.pdf  
     
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