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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Dicembre 2004
 
   
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  A COMO DOMENICA 12 DICEMBRE PETER EISENMAN ‘INCONTRA’ GIUSEPPE TERRAGNI IN UNO SPECIALE COLLOQUIO ALLA EX CASA DEL FASCIO  
   
  Como, 2 dicembre 2004 - Dopo il fortunato esordio, con la conferenza di Daniel Libeskind, l’attività di Gt04 – Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della nascita di Giuseppe Terragni – propone un nuovo e importante evento con Terragni_eisenman – The Eisenman Day, dedicato all’architetto americano Peter Eisenman, il più importante studioso di Terragni - vincitore del Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale di Architettura 2004 di Venezia - che occuperà la giornata di Domenica 12 Dicembre. Alle ore 17.30, all’Infospazio del Broletto (piazza Duomo), verrà presentato in anteprima il volume di Peter Eisenman “Giuseppe Terragni: trasformazioni, scomposizioni, critiche”, con testi di Giuseppe Terragni e Manfredo Tafuri (ed. Quodlibet, Macerata, 2004, pp. 302, 523 ill. In b/n, € 70). L’appuntamento prevede una tavola rotonda, moderata da Manuel Orazi, con Franco Purini, Pier Vittorio Aureli e Marco Biraghi, dal titolo “Terragni_eisenman”. L’evento più importante si terrà alla Casa Del Fascio, alle ore 20.30, con la Conferenza Di Peter Eisenman. Per la prima volta a Como, nel suo lungo itinerario di studi e di ricerche su Terragni iniziato nel 1961, Eisenman parlerà delle sue idee di architettura all’interno del capolavoro dell’architetto comasco. L’introduzione allo speciale ‘colloquio’ tra Peter Eisenman e Giuseppe Terragni verrà affidata a Stefano Boeri, direttore della rivista Domus. L'evento, sovrapponendo le due figure di Eisenman e Terragni in uno spazio reale dell'architettura moderna, apre uno spazio critico di interesse internazionale dal quale far emergere qualcosa su ambedue gli architetti che forse è rimasto nascosto. A seguire, si svolgerà un dibattito con Franco Purini, Pier Vittorio Aureli, Marco Biraghi e Antonino Saggio. Peter Eisenman è uno dei più importanti architetti del panorama mondiale. La sua figura è emblematica del trapasso del moderno e della sua crisi. Nato nel New Jersey nel 1932, ha visitato l’Italia per la prima volta nell’estate del 1961, periodo in cui insegnava architettura all’Università di Cambridge. Durante quel viaggio, è venuto in contatto con l’opera di Palladio, Scamozzi, Vignola, Giulio Romano, e Terragni, architetti che lo avrebbero fortemente influenzato. Il suo interesse per Terragni ha innescato un’analisi critica della Casa del Fascio e della Casa Giuliani-frigerio contenuta nel volume “Giuseppe Terragni: trasformazioni, scomposizioni, critiche” (ed. Quodlibet, Macerata, 2004). Oltre che a Cambridge, Eisenman ha insegnato a Princeton, Yale, Harvard, allo Iauv di Venezia e all’Eth di Zurigo. Con il progetto Romeo and Juliet ha ricevuto il Primo Premio alla Biennale di Architettura di Venezia nel 1985; alla Biennale del 1991 è stato uno dei due architetti selezionati a rappresentare gli Stati Uniti, mentre nella Biennale del 2004 ha vinto il Leone d’Oro alla carriera. Nel 2003 è stato scelto per ricevere la Laurea honoris causa in Architettura dall’Università di Roma, La Sapienza. Tra i suoi edifici premiati ricordiamo il Wexner Center for the Visual Arts e la Fine Arts Library della Ohio State University a Columbus, nonché l’edificio della sede centrale della Koizumi Sangyo Corporation a Tokyo, che ha ricevuto vari National Honor Awards for Design dall’American Institute of Architects. Anche il progetto di edilizia popolare al Checkpoint Charlie, lungo il Muro di Berlino, ha ricevuto un National Honor Award ed è stato riprodotto in un francobollo della Germania occidentale emesso per commemorare i 750 anni della Città di Berlino.  
     
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