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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2004
 
   
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  AGENZIE DI RATING: IL SISTEMA FUNZIONA, MALGRADO LE FRODI, MA OCCORRE PIÙ TRASPARENZA  
   
  Strasburgo, 9 febbraio 2004 - La commissione per i problemi economici e monetari ha adottato una relazione d'iniziativa di Giorgos Katiforis (Pse, Gr) sul ruolo e i metodi delle agenzie di rating con la quale si chiede all'Esecutivo di sottoporre al Parlamento, entro il 31 luglio 2005, la propria valutazione circa la necessità di proporre nuove misure legislative. Tuttavia, essa respinge fermamente qualsiasi tentativo d'intervento normativo in merito alla sostanza dei pareri espressi dalle agenzie tramite i loro rating o altre dichiarazioni circa l'affidabilità dei debitori. L'organo parlamentare, infatti, sottolinea la necessità di una totale libertà di espressione e di indipendenza delle agenzie da influenze sia politiche sia commerciali. I deputati, pur riconoscendo che globalmente le agenzie di rating abbiano una solida reputazione e rivestano un ruolo molto utile per gli emittenti, gli investitori e le autorità di regolamentazione nella valutazione dell'affidabilità creditizia dei debitori, notano come, in alcuni casi, esse siano state criticate per aver fornito valutazioni inadeguate o per aver contribuito alla destabilizzazione dei mercati. A tale proposito, la relazione sottolinea che singoli casi di fallimento, «specie quelli dovuti a frode, non sono di per sé la prova di una défaillance di un'agenzia di rating, in quanto le valutazioni stanno a significare possibilità o probabilità di default sui debiti». Infatti, solo se il numero dei casi in cui si verificano default diverge in modo marcato dai criteri di riferimento per quel tipo di valutazione, «o se le ragioni di sospettare una frode nei casi più flagranti fossero troppo evidenti per essere trascurate, si può affermare che il sistema abbia fallito», precisa la relazione. D'altra parte, sottolineando la struttura fortemente concentrata delle agenzie di rating, nonché la prevalentemente componente americana della loro attività, chiedono che sia favorito l'emergere in Europa di agenzie che tengano maggiormente conto delle particolarità e dei bisogni specifici delle piccole e medie imprese, anche in considerazione di un crescente ricorso al rating nei mercati finanziari europei. La relazione, poi, chiede alle autorità competenti dell'Unione europea di esaminare il grado di concentrazione che caratterizza l'attività di rating e di stabilire se sussiste una situazione di oligopolio. Infine, nel notare come non esista nell'Unione europea un'autorità di regolamentazione paragonabile alla Sec americana, i deputati invitano la Commissione , il Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Caervm) ed il Comitato delle banche europee a formulare della raccomandazioni precise sui criteri necessari per garantire una maggiore trasparenza delle operazioni eseguite dalla agenzie di rating. Sempre in materia di trasparenza, i deputati ritengono che gli emittenti che scelgono di fare valutare il loro debito debbano avere l'obbligo di fornire alle agenzie di rating tutte le informazioni utili e di dare seguito alle loro specifiche richieste. Parallelamente, le agenzie debbono sottoporsi a obblighi simili in materia di trasparenza riguardo ai loro metodi, ai modelli che applicano e al carattere retributivo del rapporto che le agenzie intrattengono con gli emittenti.  
     
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