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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Dicembre 2004
 
   
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  COSA VUOLE IL TURISTA GIAPPONESE? PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE E… RISOLVERE  
   
  In questo scorcio di anno si fanno i primi consuntivi turistici ed emerge che il turismo giapponese ha continuato ad invadere pacificamente l’Italia, Paese considerato tra i più interessanti da visitare nonostante l’euro alto e i prezzi non proprio abbordabili. Lo Yen, per nostra fortuna, si mantiene stabile nel rapporto con l’euro, mentre sui nostri prezzi c’è molto da ridire così come per tanti altri piccoli e grandi problemi che ci affliggono, turisticamente parlando, e che vanno dalla microcriminalità (borseggi, taxi abusivi, i furti dentro l’albergo, ecc.) al problema (nuovo) creato dalla Legge Bossi-fini, e cioè il visto turistico che scade dopo pochi giorni. Su un altro versante, tuttavia, gli operatori turistici dell’offerta possono fare molto, e cioè in primis sul tipo di colazione che si somministra negli alberghi. Una ricerca dello scorso anno condotta da Japanitaly.com le risposte relative al tipo di colazione preferito sono state del seguente tenore: buffet tipo nord-europeo 58.0%, buffet tipo nord-americano 24.3%, colazione di tipo italiano 13.3%, non specifica 4.6%. La preferenza va quindi alla colazione composta da pane, biscotti, bevande calde, formaggio, prosciutto, frutta, ricordandosi che la tipica colazione giapponese tradizionale era, ed è tuttora in molti casi, fatta di riso, pesce, uovo crudo, verdure e zuppa! Un altro aspetto che riguarda sempre l’alloggio, emerso da colloqui con operatori turistici giapponesi che trattano l’Italia, riguarda i “pochi posti disponibili” soprattutto nelle località più conosciute, “le strutture e attrezzature vecchie e obsolete”, il problema dei “bagni senza vasca”, la “sicurezza” in albergo e il “check-in (e check-out) molto lento”. Un discorso a parte, che solleva qualche sorriso, è la non-preferenza delle coppie giapponesi, anche quelle giovani, per il “letto matrimoniale”. Il motivo è abbastanza semplice se si considera che l’abitudine di dormire singolarmente è vecchia di secoli nella logica del tatami che, appunto, è singolo. (Japanitalypress)  
     
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