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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Dicembre 2004
 
   
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  A VENEZIA VERTICE DEI MINISTRI G8 PER LA RICERCA IL MINISTRO MORATTI: "CON LE TECNOLOGIE GEO-SPAZIALI UN AIUTO PER COMBATTERE LA FAME IN AFRICA"  
   
  Roma, 5 dicembre 2004  -  Il Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha presieduto il 4 e 5 dicembre a Venezia al vertice dei Ministri competenti per la ricerca del G8 (Usa, Canada, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Russia, Italia). Al vertice ha preso parte anche il Commissario europeo per la ricerca Janez Potocnik. La riunione dei Ministri, di carattere informale, si tiene due volte l'anno e rappresenta un importante momento di libero confronto tra i Paesi più industrializzati sulle principali tematiche della ricerca e dell'innovazione tecnologica, anche a supporto dei vertici dei Capi di Stato e di Governo. Gli incontri originano da una iniziativa della Carnegie Corporation di New York, rappresentata a Venezia da William T. Golden, che fu consigliere scientifico di Harry Truman. L'edizione invernale 2004, organizzata dal Miur in qualità di Ministero ospitante in collaborazione con Inca, Consorzio interuniversitario nazionale "La Chimica per l'ambiente", ha dibattuto temi diversi, dalle nuove sfide dei sistemi educativi alla libertà di accesso delle pubblicazioni scientifiche, dall'utilizzo dei brevetti allo sviluppo sostenibile. E' stato quest'ultimo l'argomento sul quale ha insistito il Ministro italiano. In occasione dell'ultima riunione, tenutasi lo scorso giugno in Francia, il Ministro Moratti aveva già svolto un intervento centrato sull'uso delle tecnologie spaziali per la sicurezza alimentare. In considerazione dell'interesse registrato da parte degli altri ministri della ricerca e dei contenuti del documento finale del vertice dei Capi di Stato e di Governo del G8 di Sea Island - in qualche misura già anticipati nel documento italiano del giugno 2004 che aveva preceduto di pochi giorni il Summit - il Ministro Moratti, ha inteso elaborare all'incontro di Venezia alcune proposte operative, alla luce anche dei risultati del seminario internazionale tenutosi lo scorso settembre a Firenze, promosso dall'Istituto Agronomico per l'Oltremare. Il Ministro si è soffermato soprattutto sull'impiego delle tecnologie satellitari per la raccolta di dati finalizzati all'informazione sullo stato delle risorse naturali e all'ottimizzazione delle produzioni agricole specialmente in Africa. "L'uso di questi dati", ha sottolineato Letizia Moratti, "è fondamentale tra l'altro per la mappatura delle aree agricole e quindi per gestire al meglio le coltivazioni e la produttività del terreno; ciò risulta essenziale in un continente nel quale, in vaste regioni, mancano strutture locali che possano fornire i dati necessari". In particolare il Ministro Moratti ha indicato alcune linee d'azione sulla base dei risultati di un progetto nato su iniziativa italiana e su base multibilaterale (Italia-fao): "Rendere compatibili tra loro le banche dati geo-satellitari, mettere in rete sistematicamente e in maniera continuativa i dati, assicurare finanziamenti adeguati sia per la produzione sia per l'uso dei dati, creare le condizioni perché i Paesi interessati possano dotarsi di linee-guida per sviluppare le necessarie politiche e creare specifiche competenze". Il Progetto, che già ha consentito la mappatura con criteri innovativi di un terzo del territorio africano, ha acquisito ora una dimensione globale ed è stato sostenuto in primo luogo dagli Stati Uniti, successivamente da altri Paesi e organismi (Paesi Bassi, Unep - Programma dell'Onu per l'Ambiente, Banca Mondiale). Da un iniziale coinvolgimento di dieci Paesi africani il Programma viene ora esteso all'intero continente africano con ulteriori allargamenti anche a Paesi dell'Amercia Latina e dell'Asia. "Sono convinta", ha concluso il Ministro, "che l'osservazione della Terra attraverso le tecnologie satellitari è la strada principale da percorrere non soltanto per affrontare i problemi della produzione agricola e alimentare in Africa e quindi della fame, ma anche per gestire le grandi emergenze - terremoti, alluvioni, incendi, desertificazione, gestione delle risorse idriche - che periodicamente si verificano in tutte le aree del Pianeta".  
     
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