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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Dicembre 2004
 
   
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  THE NEW MESSAGE, IL NUOVO PROGRAMMA DI GOSPEL PER CELEBRARE IL NATALE SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO SMERALDO  
   
  Milano, 9 dicembre 2004 - Otto artisti sul palco. Questa è la composizione di uno fra i migliori gruppi gospel statunitensi, i Gospel Family portano da oltre vent’anni in tutta Europa le melodie e la tradizione della musica delle Chiese d’America riproposte in versione originale nel loro inconfondibile ‘american black style’. Il gruppo fu fondato nel 1982 da Keith Moncrief, predicatore battista e uno dei migliori talenti gospel d’America: al loro attivo centinaia di concerti in tutto il mondo in una strepitosa ascesa verso il successo e la notorietà. Il gruppo vanta la partecipazione ai più prestigiosi festival internazionali con artisti quali Carmen Mac Rae e Take 6. “Ho selezionato i migliori cantanti e artisti di diversi gruppi gospel in America. La maggior parte dei membri di ‘Gospel Family’ hanno iniziato a cantare da bambini e hanno ricevuto premi e riconoscimenti nel corso della loro carriera. Il Gospel è puro ritmo, come solo i cantanti di colore, con il loro back ground, possono esprimere. I membri della nostra formazione sono accomunati dallo stesso sentimento di amore, spiritualità e pace. Insieme ti aiuteremo ad innalzare il tuo spirito, a dimenticare le fatiche della quotidianità….E ti incoraggeremo a fare tuo e trasportare il messaggio contenuto nella nostra musica: la Buona Novella’ . Keith Moncrief , Direttore. Per il tour 2004 il concerto proporrà, nella prima parte del programma, una carrellata dei brani tratti dal musical Sister Act, ‘..Battere le mani...,battere i piedi..., gridare Alleluia...’ questo è ciò che accade al pubblico dei Gospel Family. Non senza motivo il gruppo si chiama così: l’atmosfera che si crea durante i loro spettacoli non tralascia nessuno, riunisce tutto il pubblico in una grande famiglia. A New York si dice: “Let’s have Church’, che significa ‘facciamo la Chiesa’. L’energia e la vitalità prorompente di questi artisti, unita alle sonorità potenti e raffinate delle melodie spiritual e gospel, toccano il profondo di ognuno di noi come in nessuna altra musica. Hanno senz’altro ragione coloro che affermano che il gospel può essere interpretato appieno solo da persone di colore: per loro questa musica è parte integrante della loro storia e del loro modo di vivere, ed è con questa modalità che ci viene presentata dai Gospel Family. Novità assoluta ne panorama delle iniziative culturali milanesi sarà la Messa di natale che si terrà presso il teatro smeraldo la notte del 24 dicembre alle ore 23.00. Si tratta della prima volta che un teatro cittadino celebra una vera e propria messa e si fa promotore di un’iniziativa di questa portata, incontrando e facendosi portavoce delle esigenze di molti giovani della città di trovare un loro momento spirituale anche al di fuori dei circuiti tradizionali. La Messa, celebrata da Don Mazzi, vedrà sul palco, accanto ai Concelebranti, il gruppo gospel americano Gospel Family e i cori gospel milanesi, che animeranno l’intera Liturgia con canti gospel, così come avviene nelle Chiese di Harlem. La Messa Gospel nasce dalla volontà di aprire, attraverso la musica, il dialogo interculturale e interreligioso volto ad una maggiore conoscenza a comprensione fra i popoli, nello spirito dell’Ecumenismo. La musica gospel ha il potere di creare, più di ogni altra musica, dinamiche e sentimenti unici in quanto affonda le sue radici in tradizioni secolari. Nata ai tempi della schiavitù, catturava allora le esperienze ed i sentimenti di un vissuto sconvolto: il dolore e l’orrore di essere separati dalla propria famiglia, di non essere in grado di proteggere i propri figli, di essere umiliati, percossi, uccisi. Esprimeva una preghiera a Dio, una invocazione di aiuto a Lui. Lui era in grado di identificarsi con loro e loro con lui: perché anch’Egli fu percosso, umiliato, ucciso. Attraverso il canto veniva trasmesso un messaggio di speranza: “..Non ha forse il mio Signore liberato Daniel…perché dunque non dovrebbe liberare ciascuno di noi?. “ La musica nasceva altresì dal bisogno di trovare sollievo al dolore: combinava le personali sofferenze con i conforto ricevuto da Dio. Oggi la musica gospel esprime il dolore e la pena di vivere in una situazione di ‘post schiavitù’: uno sfogo che dal personale e individuale divine universale, unitamente alla speranza a al conforto che l’essere tutti Figli di Dio, uniti dalla stessa fede, porta con sé. Il ricavato delle offerte verrò devoluto alla Fondazione Exodus. I regali che verranno portati dall'assemblea sul palco, presso l'altare, durante l'offertorio verranno distribuiti ai bambini della Casa Giulia di Bergamo.  
     
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