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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Dicembre 2004
 
   
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  E LA LOMBARDIA VOLA: SOLO LONDRA MEGLIO DI MALPENSA NELL’ARCO DI 10 ANNI 48 MILA PASSEGGERI AL GIORNO (8 SU 10 FUORI DALL’ITALIA). RADDOPPIATO IL NUMERO DI VOLI INTERCONTINENTALI IN 7 ANNI  
   
  Varese, 14 dicembre 2004 - Con un numero di passeggeri quasi quadruplicato in dieci anni, Malpensa si piazza al secondo posto tra gli aeroporti europei che hanno mostrato la più forte crescita, superata solo da Stansted (Londra). E così il numero di passeggeri tocca i 18 milioni, 48 mila al giorno: in 8 casi su 10 si tratta di passeggeri internazionali. Grazie a Malpensa, il sistema aeroportuale Milanese (Malpensa e Linate) è al 7° posto (assieme a Roma) come numero di passeggeri in Europa. Parigi e Londra le città più visitate. Raddoppia anche il numero di voli intercontinentali (in particolare su Africa e Centro-sud America), mentre come numero di destinazioni extra-europee servite settimanalmente Malpensa si piazza al 5° posto in Europa. Bene anche l’inizio del 2004 (+5,2% nel numero di passeggeri). Primato di Malpensa anche per il trasporto merci: +115% dal 1998. L’aeroporto di Malpensa dà lavoro complessivamente a 16.500 persone, e il giro di affari stimato delle sole attività commerciali legate all’aeroporto è di oltre 580 milioni di euro. Ma si può fare ancora meglio: se Malpensa si sviluppasse come hub in modo da includere nel suo network le 15 principali destinazioni internazionali al momento non incluse (come Sidney; Città del Messico; Los Angeles; Hong Kong), il risparmio per i soli passeggeri dell’area milanese risulterebbe di 21 milioni di euro all’anno. Inoltre, sebbene Malpensa sia raggiunta in auto da più di 1 utente su 2, dispone di un solo collegamento autostradale contro 4 di Francoforte, 3 di Madrid, 5 di Manchester. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca commissionata dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Camera di Commercio di Varese al Gruppo Clas e alla Liuc - Università di Castellanza. I dati sono stati presentati nel corso del convegno odierno “Malpensa: accessibilità aerea e sviluppo regionale” promosso dalla Camera di commercio di Milano e dalla Camera di commercio di Varese. E nasce un nuovo Comitato per Malpensa promosso dalle Camere di Commercio di Milano e Varese e esteso al mondo istituzionale, associazionistico, interessato alla crescita di Malpensa. “Un aeroporto – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresenta molto di più che una infrastruttura essenziale per il sistema dei trasporti. E’ infatti una porta che si apre verso il mondo, e attraverso la quale il mondo guarda a noi. E’ quindi il naturale complemento a un sistema imprenditoriale, come quello milanese, fondato su piccole imprese, che fanno proprio della loro vocazione all’internazionalizzazione il segreto del loro successo. Continuare ad investire nel progetto Malpensa per farlo crescere, senza per questo dimenticare l’importanza di Linate, è quindi la sfida a cui siamo chiamati come istituzioni”. “L’occasione di oggi – ha dichiarato Angelo Belloli, presidente della Camera di Commercio di Varese - ci è particolarmente preziosa per annunciare un’iniziativa cui attribuiamo grande importanza: la nascita di un nuovo Comitato Malpensa con l’obiettivo di far compiere un “salto di qualità” allo sviluppo dell’hub. Del resto, già negli anni Novanta le Camere di Commercio di Varese e Milano si fecero promotori di un primo Comitato che condusse un’intensa attività con riunioni a cadenza pressoché mensile e con l’organizzazione di numerosi eventi di divulgazione e sensibilizzazione sui temi legati al nuovo aeroporto, chiudendo la propria esperienza alla vigilia dell’inaugurazione dello scalo nel ’98. Di fronte ai problemi attuali, i due enti hanno così deciso di farsi nuovamente carico di un’attività capace di creare le condizioni per il pieno sviluppo di Malpensa superando ogni forma di resistenza. Un’iniziativa che mi sembra confermare il ruolo sempre più rilevante delle Camere di Commercio come enti in grado di fungere da espressione e sintesi degli interessi generali delle comunità economiche che rappresentano. Enti che, inoltre, dimostrano giorno dopo giorno di saper operare in rete a beneficio complessivo dell’economia”. “La tenuta dell’economia nel territorio intorno a Malpensa – ha commentato Massimo Sordi, Presidente dell’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della Camera di Commercio di Milano – anche in un momento di difficoltà internazionali rappresenta un risultato che va messo in relazione con le specificità delle attività economiche locali, ma anche con l’importanza di grandi infrastrutture come Malpensa. Bisogna ora puntare al rafforzamento delle infrastrutture a servizio di Malpensa, a partire dai collegamenti autostradali, passando per quelli ferroviari, fino ad un ulteriore miglioramento delle strutture per il trasporto merci.” Tutti I Dati Della Ricerca Gli aeroporti milanesi in dieci anni. Nel suo complesso, il sistema aeroportuale milanese (Linate+malpensa) è cresciuto tra il 1994 e il 2003 dell’89% (passando da 13,9 milioni di passeggeri annuali a oltre 26 milioni), con un tasso medio annuale del 7,3%. Tra le grandi città, solo Barcellona (+119%) e Madrid (+90%) fanno meglio in Europa. Se consideriamo i singoli aeroporti, Malpensa registra la seconda crescita più elevata di tutta Europa, superata solo da Stansted (Londra), con un aumento in termini percentuali del 378% nel numero di passeggeri annui (da 3,7 milioni di passeggeri a quasi 18 milioni), e una crescita media annuale del 19%. Nello stesso periodo Linate è sceso del 15% (da 10 milioni a 8,7). Si ribalta quindi il ruolo nei due scali: se nel 1997 Linate rappresentava l’80,4% del totale dei passeggeri a Milano, ora Malpensa rappresenta il 67% del totale. Malpensa è al 13° posto in Europa per numero di passeggeri. Al primo posto Heathrow (Londra) con oltre 63 milioni di passeggeri, seguita da Francoforte (48 milioni); Charles de Gaulle (Parigi: 48 milioni); Amsterdam (40 milioni); Madrid (36,5 milioni); Gatwick (Londra: 29,8 milioni). Roma è al 7° posto con 26,3 milioni. Se si considera però il sistema milanese nel suo complesso (Malpensa + Linate), Milano risale al 7° posto appaiando Roma. L’identikit di Malpensa. Dal 1998 al 2003 il traffico di passeggeri a Malpensa è aumentato del 198% (da 5,9 a 17,6 milioni). Di questi il 22% è rappresentato da passeggeri nazionali (3,8 milioni), il 77% da passeggeri internazionali (13,6 milioni), l’1% di solo transito (100 mila). La media di passeggeri giornalieri è di oltre 48 mila unità. Il singolo anno con il maggior numero di passeggeri è stato il 2000 (20,7 milioni). Dopo una flessione, nel 2001 e 2002, il trend è tornato positivo nel 2003 (da 17,4 a 17,6 milioni di passeggeri). Nel corso dei primi nove mesi del 2004 (gennaio – settembre) il traffico passeggeri a Malpensa cresce ancora (+5,2%), ma mentre i passeggeri internazionali sono aumentati del 10,1%, arrivando ad essere 11,64 milioni, i passeggeri sulle tratte nazionali sono scesi del 12,4% scendendo a 2,64 milioni. La quota di passeggeri nazionali rispetto al totale è quindi ormai solamente del 18,5%. Cresce anche la quantità di merci trasportate: +115% (da 169,1 milioni di tonnellate a 362,6). Le maggiori compagnie aeree operanti sono: Alitalia con il 51% dei posti offerti settimanalmente, Lufthansa con il 4,5%, Air France con il 4%. Dove si vola da Malpensa. Le principali relazioni di traffico passeggeri si registrano con Parigi (4,1% del totale con quasi 730 mila passeggeri), Londra (3,8%; 678 mila) e Roma (3,6%; 630 mila). Bene anche Madrid (509 mila passeggeri); Napoli (436 mila); Catania (401 mila); Francoforte (353 mila). Se consideriamo il solo numero di voli intercontinentali diretti da Malpensa, il loro numero settimanale raddoppia tra il 1998 e il 2004 (da 156 a 315), rispetto ai 307 di Roma Fiumicino. Grazie a ciò, il 4% di tutti i voli intercontinentali che partono dall’Europa sono ora “made in Malpensa” (6° posto tra gli aeroporti europei; rispetto al 2,1% del 1998). Il nuovo scalo ha infatti permesso l’attivazione di nuovi collegamenti aerei diretti con ben 23 nuove nazioni, permettendo così di ampliare da 12 a 35 il numero di paesi extrauropei con un volo diretto da Malpensa, e da 30 a 59 il numero di destinazioni extracontinentali servite settimanalmente. In particolare nel settore cargo, tra il 1998 ed il 2004 si realizza un potenziamento dell'offerta di voli diretti verso le aree centro-sudamericana (da 15 a 58 connessioni settimanali), asiatica (da 27 a 64) ed africana (da 4 a 31). L’america Settentrionale rimane l’area più “battuta” (con il 33% del numero di connessioni intercontinentali complessive da Malpensa rispetto al 62% del 1998); segue l’Asia (25% rispetto al 22% del 1998); l’America Centro-meridionale (23% rispetto al 12% del 1998); l’Africa (12% rispetto al 3% del 1998); Medio Oriente (6% rispetto all’1% del 1998). Complessivamente Malpensa raggiunge 123 aeroporti, 76 continentali e 47 intercontinentali. L’impatto occupazionale di Malpensa. L’aeroporto di Malpensa da lavoro complessivamente a 16.500 persone, di cui 4.551 presso la Sea; 3.215 presso le attività commerciali; 5.394 nell’area degli spedizionieri; 1.570 nelle diverse compagnie di navigazione aerea; infine ci sono 1.699 operatori pubblici. Se consideriamo più in dettaglio le attività commerciali, l’area più rappresentata è quella del catering con oltre 1.200 occupati; seguita dai negozi ed edicole (418 assunti); ristorazione bar e mense (395); autonoleggio (153). Il giro di affari stimato delle attività commerciali legate a Malpensa è di oltre 580 milioni di euro. Per quanto riguarda gli occupati della Sea, con l’avvio di Malpensa 2000 il numero complessivo di addetti nell’azienda è passato da 4.613 a 6.680 (+45%; 4.551 localizzati a Malpensa; 2.129 a Linate). Il 30,2% degli occupati Sea a Malpensa risiedono nelle immediate vicinanze dell’aeroporto (+27,2% con l’avvento di Malpensa 2000). Il 57,9% risiede negli altri comuni delle province di Como, Varese e Milano (+57,4%), il 5,8% nelle province di Novara e Verbania (+7%), mentre il rimanente 6,1% in altre aree di Italia. Tra i nuovi assunti, il 62,2% sono operati; il 37,2% impiegati. Sviluppare Malpensa: quanto si potrebbe risparmiare. Se Malpensa si sviluppasse come hub in modo da includere nel suo network le 15 principali destinazioni internazionali al momento non incluse (come Sidney; Città del Messico; Los Angeles; Singapore; Hong Kong), il risparmio per i soli passeggeri dell’area milanese è valutabile in poco meno di 21 milioni di euro all’anno: 4,3 milioni di euro per i quasi 20 mila passeggeri business che ogni anni dall’area lombarda si dirigono verso queste città; e 16,5 milioni di euro per i circa 377 mila passeggeri economy. Questo importo è l’espressione in valore del tempo risparmiabile in un anno dai passeggeri, che si servono del trasporto aereo di lungo raggio su Milano (Malpensa e Linate), per raggiungere le 15 destinazioni mondiali che attualmente non sono collegate con la Lombardia con voli diretti. Come viene raggiunto l’aeroporto. Malpensa (terminal 1) è raggiunto dal 59% degli utenti in auto (il 31% accompagnato, il 28% con mezzo proprio), il 14% in treno, l’11% in taxi, l’8% in pullman e con altre modalità. Si utilizza maggiormente la macchina per accedere al terminal 2 di Malpensa (specializzato nei voli charter): nel 76% dei casi; segue il treno (6%); pullman (6%); taxi (1%). Il tempo di accesso medio all’aeroporto tramite strada, calcolato dai comuni lombardi con oltre 10 mila abitanti, è di 44 minuti. Malpensa e sviluppo regionale. Quanto sono cresciute tra il 1995 e il 2002 per valore aggiunto le province sui cui Malpensa ha più avuto un diretto impatto di crescita economica? In media ogni anno Novara del 4,39%, Varese del 4,33%, Como del 2,98%, Milano del 4,48%. In linea con la crescita nazionale del 4,43%. Per settore crescono di più i servizi: a Novara +2,8%, a Varese +5,2%, a Como +3,9%, a Milano, +4,6%, contro la media lombarda del +4,5%. Nel settore dei servizi alle imprese, dal 1998 al 2003, positivo l’andamento: +3% a Milano, a Varese e a Como; + 4% a Novara. Il settore manifatturiero resta stabile a Milano, mentre cresce a Novara del 2%, e a Como e Varese registra una leggera riduzione dell’1%. Il settore delle costruzioni risulta essere tra i più dinamici in particolare nella provincia di Varese dove, dal 1995 al 2003, il contributo al valore aggiunto complessivo cresce dello 0,6%. Malpensa secondo le imprese. Dalle interviste alle imprese emerge come l’aeroporto sia una importante condizione di attrazione territoriale, soprattutto per le multinazionali. Ma va associata all’accessibilità aerea, rendendolo facilmente raggiungibile e attivabile. Nelle scelte delle multinazionali contano i costi produttivi del paese prescelto, il vantaggio competitivo anche in termini di dotazione umana e la trasferibilità dei beni che passa dalla facile accessibilità e dall’aeroporto. Così Ibm Italia e la cinese Haier hanno scelto l’area intorno a Malpensa per insediarsi, la prima a Segrate, l’altra a Varese. Malpensa: potenzialità dai nuovi progetti (cargo, uffici, albergo). Cargo City, una piattaforma logistica rivolta al territorio, servizio alle aziende italiane e di tutto il sud Europa, dedicato alle catene logistiche veloci (merci ad alto valore, deperibili, con domanda imprevedibile, ricambi ad alta tecnologia, moda), grazie anche a 16 mila mq di magazzini e una piattaforma informatica per la gestione tempestiva. Trade Center di Vizzola Ticino, con un polo direzionale con otto palazzi di uffici. Albergo Malpensa vicino al Terminal 1. Malpensa, Francoforte, Madrid, Manchester: un confronto europeo Le strutture. Con due piste Malpensa rischia di essere sorpassato da Francoforte che si avvia ad averne 3 e Madrid che punta al raddoppio da 2 a 4. Solo Manchester prevede di mantenere due piste. Per i terminal Manchester ne ha già 3, Francoforte e Madrid prevedono di passare da 2 a 3 e solo Malpensa resterebbe a 2. La distanza? Malpensa è il più lontano dal centro (48 km, contro i 15 di Francoforte, 12 di Madrid, 15 di Manchester), ma con un solo collegamento autostradale contro 4 di Francoforte, 3 di Madrid, 5 di Manchester. Anche se Madrid è l’unico a non avere un collegamento ferroviario. Ma dispone di una metropolitana che consente di accedere direttamente al centro città, come a Manchester. Movimenti: bene le merci. Nel 2003 Malpensa registra 17,6 milioni di passeggeri, contro i 48,4 di Francoforte; i 35,3 di Madrid; i 19,9 di Manchester. Malpensa supera Manchester per movimenti degli aeromobili: 213.000 contro 195.000 (dato 2003), ma resta al di sotto di Francoforte con 459.000 e Madrid con 379.000. Fa meglio di Madrid e Manchester per il trasporto merci con 0,4 milioni di tonnellate contro 0,1 per Manchester e 0,3 di Madrid, ma sembra lontano da raggiungere Francoforte con 1,7. Ma quanto costerebbe un mancato sviluppo? 140 mila posti di lavoro a Malpensa e 5.000 milioni di euro entro il 2015. Più di Francoforte, con 100 mila posti di lavoro e 2,5% del Pil; di Madrid, con una crescita dell’occupazione del 180% e del 180% del pil (tra il 1997 e il 2025), Manchester (100 mila posti in Uk e 3.000 milioni di euro di Pil all’anno).
Descrizione Collegamenti Economia Elementi Caratteristici
Francoforte Dal 1936, hub dal 1972, secondo terminal dal 1994. Ha due terminal, connessi da tappeti mobili, corridoi, navette, un hotel vicino al terminal 1, due terminal cargo. Serve più destinazioni di Londra. Piano di espansione per il futuro dal 1997 con il governo dell’Assia, con un terzo terminal. Posizione centrale in Europa, ben collegato per aerei e treni ad alta velocità, ad esempio verso Colonia in meno di un’ora. Terza città in Europa per fare business, Milano è nona. Specializzata in high tech. Un quarto degli Ide in Germania. Ogni posto di lavoro nell’aeroporto ne genera 1,04 nella regione per indotto e 1,66 in Germania. Ambiente. Bonus fiscali a compagnie meno inquinanti e più silenziose per il rispetto dell’ambiente e questionari agli edifici circostanti per minimizzare rumore. Cargo. Inizia nel 1978. Oggi primo in Europa per accessibilità intercontinentale aeromerci. Sviluppo intermodalità per le merci dalla Fraport che gestisce il servizio. Servizio customer oriented, servizio per il fresco, anche trasporto di animali, reindirizzamento della posta, servizi express informatizzati per verifica costante.
Madrid Nasce nel 1928. Forte crescita coi mondiali di calcio del 1982. Oggi saturazione e piani di ampliamento (Plan Director). Plan Barajas: tra il 97 e il 98 nuova pista e torre di controllo: ora si attende la costruzione di un’altra nuova pista e un terminal. Specializzazione verso il sud America. 75 compagnie, 135 destinazioni. Solo 12 km dalla capitale, collegato con linea metro, due linee bus, accessi autostradali e ferroviari. Parcheggio per quasi 10 mila posti auto. Ogni milione di passeggeri, 2200 posti nuovi di lavoro (+1800 per effetto catalizzatore aeroporto). 155 mila occupati riconducibili all’aeroporto su 1.700.000 a Madrid (9%) nel 1997, diventeranno 436 mila nel 2025, grazie all’indotto crescente dell’infrastruttura. Ambiente. Sistema di monitoraggio e gestione ambientale Iso 14001. Per impatto massimo acustico, gas, conservazione ecosistema, ottimizzazione energia, riciclo materiali. Con 25 stabilizzatori di energia elettrica, fotocellule automatiche per il risparmio di luce, depurazione acque, rilevatori acustici e divieti di volo in certi orari e con aeromobili vecchi Cargo. 200 imprese, 1.500 addetti, 2 mila transiti giornalieri. Traffico merci internazionali (70% di tutte le merci). Ha favorito import/export.
Manchester Terminal 1 dal 1962, 2 dal 93, 3 dal 98. Terzo degli Uk, 900 compagnie, 180 destinazioni mondiali, 300 tour operators. Crescita passeggeri del 4,5% nel 2003. Gestito da società di gestione aeroporti la Manchester Airports Group. Non aiutato da compagnia di bandiera (Ba su Londra). Pesano molto i charter. 15 km dalla città. Centro Uk, ottimi collegamenti per tutte le città Uk: 5 autostrade, 2 stazioni ferroviarie, si va in centro città in 15 minuti, metrolink in costruzione per il 2006. Capitale economica del nord ovest, seconda dopo Londra, 2,5 milioni di abitanti, città del tessile e manifatturiero (60% della produzione industriale britannica viene dal nord ovest), ora sempre più terziario tra banche, tecnologie, comunicazione. Scelta dalle multinazionali. Punta sull’introduzione di sistemi automatici ad es. Di check. Ha 4 alberghi nell’area, per 1000 stanze tra cui Hilton. Ambiente. Aria, certificazione idoneità aeromobili, energia con generatori efficienti, rumore con scelta orari voli e scelta aeromobili nuovi, trasporti, per minor congestionamento, suolo, con preservazione materiali e stagni, clima, con riduzione emissioni co2. Cargo. 127 mila tonnellate nel 2003, +7,5% in un anno: 30% da Hong Kong.
 
     
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