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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2004
 
   
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  FINANZIAMENTI ALL’ARTIGIANATO LOMBARDO PER 11 MILIARDI DI EURO I RISULTATI DELL’INDAGINE DELLA SESTA EDIZIONE  
   
  Milano, 20 dicembre 2004 - I risultati rilevati dall’edizione 2004 dell’indagine si riferiscono al periodo 1997-2003. L’allungamento della sede storica di riferimento consente di evidenziare trend rilevanti. Per questo l’obiettivo dell’iniziativa è di arrivare a coprire, nel futuro, l’arco di un decennio. Le elaborazioni possono essere articolate in due sezioni: - il credito erogato alle imprese lombarde; - analisi delle agevolazioni in Lombardia. Il credito erogato in Lombardia e la media nazionale A livello del credito erogato alle imprese artigiane, nel periodo considerato, in media, la Lombardia costituisce, da sola, con i suoi quasi 11 miliardi di Euro (10.894.928.182 €), più del 25% del totale del credito concesso alle imprese artigiane italiane e più del 24% di quello utilizzato, manifestando, però, una costante riduzione. All’interno della regione Lombardia il fenomeno del credito alle imprese artigiane si conferma estremamente variegato, o, meglio, essenzialmente concentrato. In particolare, le province di Milano, Bergamo e Brescia continuano a rappresentare poco meno del 60% del totale dei fondi erogati alle imprese artigiane lombarde. Le altre province presentano anche nel 2003 importi notevolmente inferiori alle precedenti e mai superiori, singolarmente, al 10%. La diversità dell’onere dei finanziamenti trova spiegazione anche nel livello di rischio delle imprese lombarde rispetto a quello delle altre regioni italiane. Infatti, il trend delle sofferenze rispetto ai crediti, sia utilizzati sia erogati, si mostra in costante diminuzione nel periodo indagato. Va comunque sottolineato come la Lombardia mostri un livello di insolvenze tra i migliori in Italia (4,81% nel 2003) , anche se in altre regioni, quali il Trentino, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna, la qualità dei crediti alle imprese artigiane appare senza dubbio superiore. Analisi delle agevolazioni in Lombardia Le principali agevolazioni a favore delle imprese artigiane della Lombardia fanno riferimento a leggi regionali e interventi camerali. Legge 949/52 – legge 240/81 – legge 1068/64 – ente gestore: Artigiancassa spa Le operazioni di credito agevolato – legge 949/52 – e leasing – legge 240/81 – hanno subito, anche nel 2003, un ridimensionamento, in linea con quanto avvenuto negli ultimi 5 anni. La Lombardia mantiene però anche per quest’anno il ruolo primario rispetto al resto del Paese sull’utilizzo della L. 949 (24,07% del totale utilizzato). Un discorso a parte merita invece la garanzia della ex legge 1068/64. Il fondo, che ha una dotazione di circa 20 milioni di Euro, è amministrato da Artigiancassa Spa ed è autonomamente gestito dal Comitato Tecnico di nomina regionale. Il regolamento prevede uno stanziamento di 7,5 milioni di Euro a favore dell’attività di controgaranzia dei rischi assunti dai Consorzi artigiani di secondo grado che controgarantiscono i rischi dei Confidi artigiani di primo grado per il triennio 2003-2005. Il rimanente fondo è stato destinato con quote diverse alla garanzia diretta su finanziamenti e operazioni di locazione finanziaria, al credito a medio/lungo termine agevolato e non, a operazioni di cogaranzia e fideiussioni. Legge regionale 34/1996: enti istruttori Finlombarda e Artigiancredit Lombardia – sistema dei Confidi artigiani lombardi La Legge 16 dicembre 1996 n.34, costituisce uno dei principali strumenti di intervento volti ad agevolare l’accesso al credito alle imprese artigiane. Il Comitato Tecnico per il Credito, che ha il compito di deliberare la concessione dei finanziamenti, dei contributi per l’abbattimento dei tassi d’interesse e delle garanzie ha esaminato nell’arco di tempo che va da luglio 1998 a dicembre 2003, 2.352 domande, di cui 2.056 per finanziamenti del Fondo di rotazione e 296 domande di contributo per l’abbattimento tassi. Complessivamente, la percentuale delle domande accolte e regolarmente in essere sul totale delle domande presentate supera il 90%. Per quanto riguarda l’andamento delle domande registrato nel corso del 2003, si constata una significativa riduzione delle domande di agevolazione rispetto all’anno precedente, sia sul fondo di rotazione (– 91 domande), sia sul fondo abbattimento tassi (– 30 domande), fermo restando il divario accentuato tra le richieste presentate a valere sui due fondi menzionati. Gli interventi camerali a sostegno del credito alle imprese artigiane lombarde Il Sistema Camerale Lombardo è da sempre molto sensibile al tema dell’accesso al credito alle imprese artigiane. Da molti anni, la maggior parte delle Camere di Commercio investe in iniziative che prevedono contributi sia per l’abbattimento dei tassi di interesse sui finanziamenti che ai fondi rischi dei Confidi Provinciali, i quali, a loro volta, concedono garanzie alle imprese artigiane per finanziamenti destinati a particolari necessità aziendali di sviluppo. Seppure con modalità diverse, quasi tutte le Cciaa lombarde destinano ogni anno risorse sotto due forme prevalenti: • un contributo in conto interessi finalizzato all’abbattimento del tasso su finanziamenti concessi dalle banche e garantiti dai Confidi; • contributi destinati ai fondi rischi dei confidi per consentire il rilascio di garanzia a condizioni favorevoli. Sono disponibili contributi in conto interessi che vanno dal 1% sull’intero piano di ammortamento a contributi del 5% limitato ai primi 12 mesi di ammortamento del finanziamento. Questa modalità di intervento è stata attivata nel 2003 dalle Cciaa di Brescia, Mantova, Milano, Pavia e Varese. Le Cciaa di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Sondrio hanno sostenuto anche i Fondi rischi dei Confidi Artigiani per consentire il rilascio di garanzie a condizioni facilitate. I dati a disposizione indicano che nel 2003 le risorse complessivamente destinate al sostegno del credito all’artigianato sono oltre 2.700.000 Euro – importo raddoppiato rispetto al 2002 – di cui oltre il 41% sono destinate ai fondi rischi dei confidi e il rimanente 59% direttamente alle imprese sotto forma di contributi in conto interessi o in conto capitale. Le imprese che nel 2003 hanno beneficiato di questa forma di contributi diretti sono state 1.519, prevalentemente nelle province di Brescia e Milano. Finanziamenti per il Riequilibrio finanziario delle imprese artigiane della Lombardia Lo strumento, attivato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, caratterizzato da un grande successo fin dal momento della sua attivazione nel 1997 è entrato in una nuova fase a partite dal 2003. Le province di Varese (29,56%) e Brescia (26,73%) risultano essere le più attive nell’utilizzo del Riequilibrio Finanziario per le imprese artigiane seguite, seppur con un margine di distanza piuttosto elevato, da quella di Milano (circa 16%). Le altre province risultano invece piuttosto distanziate con percentuali al di sotto del 5% fatta eccezione per quelle di Sondrio e Mantova, rispettivamente 6,89% e 6,54%.(grafico 7) Le due banche principali per questo strumento sono il Banco di Brescia (circa 25%) e la Banca Popolare di Bergamo (24,41%), seguite da Artigiancassa con circa il 18% e la Banca Popolare di Milano che si attesta intorno al 16%. Infine ci sono la Banca Agricola Mantovana (7,67%) e il Credito Valtellinese (6,89%). Le altre banche risultano essere marginali con percentuali al disotto dell’1%. (grafico 8) La ripartizione per attività mostra ancora una volta il settore delle costruzioni come maggiore utilizzatore dello strumento (23,43%), seguito da quello della lavorazione del metallo (15,95%), della riparazione di autoveicoli (8,86%), dei trasporti (6,97%), delle industrie manifatturiere (6,11%). Al di sotto del 6% si attestano altre attività quali, ad esempio, quelle dei servizi alla persona e del tessile. Anche in questo caso si nota come più del 14% del portafoglio sia costituito da diverse attività che non superano, singolarmente, il 3%.  
     
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