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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2004
 
   
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  UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: NEL 2004 SI ARRESTA IL TREND NEGATIVO. PROSPETTIVE DI SEGNO POSITIVO PER IL 2005  
   
  Cinisello, 20 dicembre 2004 - I dati di preconsuntivo 2004, elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, evidenziano una seppur timida ripresa dell’industria italiana della macchina utensile, robot e automazione, trainata, però, esclusivamente dai mercati esteri. La produzione registra, infatti, un incremento del 2% (a prezzi correnti), attestandosi a 4.110 milioni di euro, grazie alla positiva performance messa a segno dalle esportazioni, il cui valore raggiunge 1.985 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente. La propensione all’export dei costruttori italiani sale di oltre due punti percentuali, portandosi al 48,3%. Si conferma positivo il saldo della bilancia commerciale che, con un incremento del 12,6% rispetto al valore registrato nel 2003, raggiunge quota 990 milioni di euro. I dati di commercio estero relativi alle esportazioni di sole macchine utensili nei primi otto mesi dell’anno, evidenziano, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il buon andamento dell’export e, soprattutto, le performance sui diversi mercati di sbocco. In risalita le vendite nell’area dell’Unione Europea (+8,2%), grazie alla ripresa della quasi totalità dei tradizionali mercati di sbocco dell’offerta italiana. Positivi i risultati raccolti negli altri paesi europei (+36,7%), dove si segnalano, in particolare, i forti incrementi registrati in Russia (+69,1%) e Turchia (+65,3%). A fronte del calo delle vendite registrato sia in America del Nord (-16,4%) che in America Latina (-24%), cresce l’export destinato al mercato asiatico che, con un incremento del 32,7% rispetto al 2003, assorbe il 19,8% del totale esportato dall’industria italiana costruttrice di macchine utensili (3,5 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente). Sul fronte interno, il calo del consumo, sceso dello 0,9%, a 3.120 milioni di euro, si è riflesso sulle consegne dei costruttori italiani, che si sono ridotte del 2,4%, attestandosi a 2.125 milioni di euro. Nonostante ciò, l’offerta italiana continua a coprire una quota importante, pari al 68%, del consumo nazionale di sistemi per produrre. In rialzo (+2,4%) il dato relativo alle importazioni che si attestano a 995 milioni di euro. L’inversione del trend negativo, registrata nel 2004, dovrebbe trovare conferma nel 2005. Secondo le previsioni, infatti, la produzione dovrebbe registrare un ulteriore incremento del 5,1%, salendo a 4.320 milioni di euro. Tale risultato sarà determinato sia dal proseguire del buon andamento delle esportazioni, attese in crescita del 6,3% a 2.110 milioni di euro, sia dall’incremento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato domestico, che torneranno di segno positivo (+4%), portandosi a 2.210 milioni di euro, trainate dalla ripresa del consumo nazionale (+3,7%, pari a 3.235 milioni di euro). Le importazioni saliranno a 1.025 milioni (+3%). Il saldo commerciale crescerà ulteriormente, portandosi a 1.085 milioni di euro (+9,6%). La propensione all’export raggiungerà il 48,8%. Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha così commentato i dati di settore: “Il 2004 conferma, nei preconsuntivi, la ripresa delle economie internazionali che hanno permesso ai nostri costruttori di chiudere l’anno con un segno positivo nonostante la perdurante stagnazione del mercato domestico. Se le esportazioni verso gli Stati Uniti e i paesi di area dollaro arretrano, penalizzate dallo sconveniente cambio con l’euro, rileviamo, però, come i nostri costruttori siano in grado di mantenere salda la posizione nei mercati tradizionali di sbocco e, al contempo, di cogliere le opportunità offerte dalle aree emergenti, mettendo a segno positive performance sui mercati più vicini, ma anche su quelli più lontani.” “Per quanto riguarda il mercato interno - rileva il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - il 2005 dovrebbe segnare una inversione di tendenza nel consumo nazionale di macchine utensili e di sistemi per produrre, ancora purtroppo insufficiente, in termini di valore assoluto, a recuperare il terreno perso negli ultimi anni. Ci auguriamo che tale segnale possa essere indicativo di un miglioramento del sistema produttivo italiano, per rilanciare il quale sono, però, indispensabili misure volte a stimolare gli investimenti e a rafforzare la competitività dell’industria attraverso il sostegno all’innovazione. “A tal proposito accogliamo positivamente la recente riduzione dell’Irap a favore dell’attività di ricerca, misura che interpretiamo come un passo verso l’eliminazione di una imposta penalizzante per le imprese. Con disappunto, però, sottolineiamo la mancata adozione della liberalizzazione delle quote di ammortamento, una misura in grado di assicurare, da un lato, il rapido rinnovamento del parco macchine delle piccole e medie imprese, con conseguente miglioramento dei processi produttivi, e, dall’altro, lo sviluppo e l’espansione dell’industria costruttrice di mezzi di produzione”. “Relativamente al contesto internazionale, le nostre imprese stanno oggi intraprendendo un cammino di crescita verso forme di alleanze e aggregazione che consentano loro di competere con maggior incisività e presenza sui mercati esteri. Ecco che allora - conclude Tacchella - diventa ancora più indispensabile poter contare su un sostegno forte, costante e concreto del sistema-paese, in grado di favorire l’internazionalizzazione e la presenza delle nostre imprese nelle aree geografiche più interessanti per l’offerta italiana”.  
     
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