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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Febbraio 2004
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DEPOSITATO BREVETTO PER IL SISTEMA ANTISPAM DI I.NET |
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Milano, 25 febbraio 2004 - I.net S.p.a., società del Gruppo British Telecommunications, primo Application Infrastructure Provider italiano, annuncia di aver depositato presso L’ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in data 26 gennaio 2004, domanda di brevetto per l’innovativo sistema antispam proprietario . L'ampiezza e le notevoli potenzialità raggiunte dalla rete Internet hanno portato notevoli vantaggi alla diffusione delle informazioni ma, allo stesso tempo, hanno aperto la strada a nuovi fenomeni di comunicazione non sempre desiderati. Uno di questi è la diffusione indiscriminata di messaggi non sollecitati dal mittente. Oltre al fastidio del singolo utente, che si ritrova invaso da molti messaggi inutili e che paga per scaricarli, il fenomeno dello spamming crea anche un problema tecnico oggettivo, in termini di saturazione di spazio dei server di posta e di carico della rete: si valuta infatti che quasi il 50% del traffico di posta su Internet derivi da spamming. Molte società si stanno dunque impegnando a creare meccanismi che limitino il fenomeno dello spamming e che ne riducano comunque gli effetti, ma con risultati spesso non convincenti. La Ricerca e Sviluppo di I.net, che oggi occupa il 9% del personale dell'azienda, dopo due anni di attività, ha depositato un sistema e un metodo antispam in grado di dare una efficace risposta al problema. Rispetto ai prodotti attualmente in commercio, i principali vantaggi per i fruitori del servizio antispam di I.net sono: Efficienza media elevatissima: >97% di messaggi di spam individuati (<3% di "falsi negativi", cioè messaggi di spam non individuati come tali), contro una percentuale di <0,1% di messaggi classificati erroneamente come spam ("falsi positivi"); Efficacia in ambiente multilingue; Nessuna necessità di interazione con il sistema antispam da parte dell'utente; Deployment ridotto; Disponibilità del sistema garantita per il 99,99% del tempo; Possibilità di depositare i messaggi di spam sui server I.net, limitando pertanto il sovraccarico di traffico indesiderato sui collegamenti dei clienti. La maggior parte dei prodotti diffusi sul mercato presenta, rispetto a questi aspetti, elementi di debolezza: ad esempio alcuni prodotti richiedono un lungo "addestramento" da parte dell'utente (sistemi statistici), altri hanno tassi elevati di spam erroneamente classificato (sistemi di ricerca delle parole chiave), altri sono inadeguati a lavorare in ambito multilingue, altri ancora richiedono continua manutenzione (sistemi euristici). L’invenzione I.net applica tre principi fondamentali: 1) un’analisi multi-lingua mediante il riconoscimento del linguaggio del messaggio con estensione automatica del dizionario; 2) un’analisi percettiva: per determinare se una mail è o meno un messaggio spam, l'analisi viene condotta sulla base di ciò che un utente umano percepirebbe leggendola, tralasciando quegli elementi di disturbo inseriti dagli spammer per confondere i sistemi di verifica 3) un utilizzo del contenuto di disturbo (parole pseudo-casuali, testo trasparente, elementi Html inesistenti, ecc...) a fini statistici per aumentare l'efficacia del riconoscimento . A soli due mesi dall'introduzione commerciale su clientela amica, gli utenti del sistema antispam di I.net sono 7600. Il 15% sono aziende che gestiscono in-house la posta elettronica per i propri utenti, gli altri sono clienti del servizio di Corporate Messaging I.net, la soluzione di massima affidabilità offerta da I.net all’utenza business per gestire in flessibilità e sicurezza la propria messaggistica. La tipologia dei clienti è varia, da realtà tipicamente industriali con qualche decina di postazioni a grandi società di servizi che utilizzano alcune migliaia di caselle a traffico elevatissimo, fino ad operatori del settore con centinaia di migliaia di utenti.
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