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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2005
 
   
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  CASSE RURALI TRENTINE VERSO I 100MILA SOCI BENE TUTTI GLI INDICATORI DEL BILANCIO 2004. LA METÀ DEI PRESTITI VENGONO CONCESSI AI SOCI. I SETTORI ECONOMICI PIÙ VIVACI DEL 2004: TERZIARIO E EDILIZIA  
   
  Trento, 15 febbraio 2005 – E’ positivo il bilancio 2004 del sistema delle Casse Rurali Trentine che con 50 società (-3 per effetto di fusioni), 364 sportelli (+6), 2.376 dipendenti (+41) e 93.886 soci (+5.368) si conferma il principale riferimento bancario in provincia di Trento (presenza sul mercato superiore al 60%). E lo dimostrano più aspetti. Anzitutto il numero dei soci, in sensibile aumento: per il secondo anno consecutivo, infatti, la crescita annua ha superato le 5.000 unità, livello tra i più elevati in assoluto degli ultimi 10 anni. L’incidenza sulle famiglie residenti in Trentino (considerando che normalmente si ha un socio per famiglia) è passata dal 44,4% del 2003 al 46,2% del 2004. Un socio ogni 4,5 abitanti. I crediti a favore dei soci rappresentano il 50,1% del totale di prestiti erogati, mentre la raccolta diretta da soci costituisce il 34% del totale. Insieme ai soci anche i clienti aumentano: il numero dei clienti che hanno ricevuto prestiti dal sistema del credito cooperativo è salito a fine 2004 a 106.561, con un saldo positivo di oltre 3.300 unità, pari ad una variazione annua del +3,2%. Di questi 78.583 sono famiglie e 26.149 imprese. Negli sportelli delle Casse Rurali sono depositati risparmi per circa 12,5 miliardi di euro, di cui 8,6 di raccolta diretta (obbligazioni, depositi a risparmio, certificati di deposito, pronti contro termine e conti corrente), e 3,8 miliardi di indiretta (titoli in amministrazione e risparmio gestito). Un flusso di denaro aumentato del 6,75% rispetto al 2003, ovvero di oltre 789 milioni. Ma i trentini non sono solo risparmiatori. I prestiti concessi dalle Casse Rurali sono aumentati del 13,6% fino a raggiungere i 7,5 miliardi di euro, 895 milioni in più rispetto al 2003. Un exploit che ha riguardato principalmente i crediti di media e lunga scadenza, per l’acquisto della casa delle famiglie o per il sostegno ai piani di sviluppo delle imprese. La crescita dei prestiti è stata più intensa per le famiglie con +15,1% rispetto alle imprese con +12,8%. Un trend che si è invertito rispetto all’anno precedente. Nel settore delle imprese, sono stati più propensi all’investimento le società di capitali, con +18%, mentre gli artigiani e le ditte individuali segnano +7,5%. I settori economici più vivaci sono stati il terziario (informatica, servizi alla persona e all’impresa) e l’edilizia con +19,2% e+13%. La crescita meno intensa, ma pur tuttavia elevata, è stata segnata dal commercio e dagli alberghi e pubblici esercizi con rispettivamente +9,3% e +9,6%. Il settore industria e artigianato chiude con +10,6%. La redditività lorda ha superato i 100 milioni di euro (a cui vanno detratte le imposte in notevole crescita, i fondi destinati allo sviluppo della cooperazione ed accantonamenti vari) in linea con le altre percentuali di crescita. Nel corso del 2004 c’è stata di conseguenza un’evoluzione positiva anche delle quote di mercato provinciali, sia nella raccolta che negli impieghi.  
     
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