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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Febbraio 2005
 
   
  Pagina1  
  BOND ARGENTINA: ABI, CORRETTO COMPORTAMENTO BANCHE  
   
  Roma, 17 febbraio 2005 - Le banche non hanno venduto di più in coincidenza con il peggioramento del quadro. L’andamento delle vendite si è invece ridotto come risulta dall’analisi del portafoglio titoli della clientela. E’ quanto emerge da una analisi sui dati forniti da un campione rappresentativo di banche italiane, nel biennio 2000-2001. Nella prima metà del 2001 l’interesse dei clienti per i titoli argentini è diminuito di oltre un terzo rispetto al semestre precedente ed è venuto sostanzialmente meno dopo che a giugno 2001 le maggiori agenzie di rating internazionali hanno ridotto il merito di credito della Repubblica Argentina. Conti amministrati della clientela Incremento percentuale dei titoli Argentina in portafoglio
I semestre 2000 22,8%
Ii semestre 2000 19,2%
I semestre 2001 6,1%
Ii semestre 2001 0,8%
Fonte: elaborazioni Abi su dati forniti da un campione di banche i cui clienti detenevano, a dicembre 2001, il 27% dei titoli Argentina.
Rispetto ad una crescita del 20% nei due semestri del 2000, la propensione all’investimento in titoli argentini – e quindi le vendite delle banche ai clienti è rallentata, facendo registrare tassi di crescita del 6,1% e dello 0,8% del 2001. Non corrisponde alla realtà che le banche italiane avessero titoli argentini in portafoglio da molto tempo e abbiano deciso di venderli solo al peggioramento dello scenario. La negoziazione di titoli argentini, non essendo trattati in borsa, avviene con la modalità della negoziazione in proprio. Ciò significa che l’intermediario acquista sul mercato i titoli che in un secondo momento trasferisce. E’ quindi necessario che i titoli passino per il suo portafoglio/magazzino. Le banche hanno tenuto i bond nei propri portafogli in media tra 1 e 7 giorni. E’ quanto risulta dalle informazioni ricevute da un campione rappresentativo di banche italiane in merito alla giacenza media dei titoli di emittenti argentini. Pochi giorni per fare le transazioni, quindi, non certo mesi o anni. Per verificare questa risposta con i dati delle banche si è rilevato nei loro bilanci che al 31 dicembre degli anni 2000, 2001 e 2002 il portafoglio dei titoli argentini secondo la Bri (Banca internazionale dei regolamenti) era dell’intera consistenza in circolazione sul mercato internazionale rispettivamente pari a: 1,7% 2000; 0.8% 2001; 1,1% 2002. A giudizio degli esperti si tratta di “scorte” necessarie per svolgere operazioni di intermediazione e non certo per seguire finalità di investimento. In altre parole, le banche italiane non solo non hanno avuto per lungo tempo grandi quantità di titoli della Repubblica Argentina, ma soprattutto non hanno rivenduti ai clienti i bond all’emergere della crisi.
 
     
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