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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Febbraio 2005
 
   
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  FEDERTURISMO VENETO A FAVORE DELLE IMPRESE E DELL’INDUSTRIA TURISTICA  
   
  "Ci fa molto piacere apprendere che l'assessore veneto alle politiche del turismo Floriano Pra abbia finalmente portato all'attenzione e alla discussione dei colleghi assessori regionali d'Italia e del Governo alcune problematiche di stretto interesse dell'industria turistica nazionale e, in particolare, delle aziende che ne compongono la filiera. Ci fa piacere perché questi argomenti, tra i quali la riduzione dell’Iva per le imprese, da anni, Federturismo li ha presentati e sostenuti proprio nei confronti della Regione (oltreché del Governo), in particolare dopo quel drammatico 11 settembre 2001 i cui effetti, per l'industria turistica internazionale, furono particolarmente devastanti" ha dichiarato Emanuele Nasi, presidente di Federturismo Veneto, l'organizzazione di settore di Confindustria, all'annuncio che, di problemi strutturali del nostro turismo, se ne occupano, finalmente, sia l'esecutivo regionale sia quello nazionale. "Temi come quello dell'allineamento delle aliquote Iva sulle imprese turistiche italiane a quelle degli altri Paesi europei nostri principali competitori sul mercato turistico, è una delle più importanti richieste che la nostra organizzazione di categoria aveva chiaramente manifestato. Ora aspettiamo i riscontri puntuali e concreti a livello legislativo, perché non mi pare sia in linea con i principi dell'Unione Europea avere imprese francesi o spagnole che scontano l'Iva al 5% e quelle italiane al 10%", ha continuato Nasi. Argomenti anche di recente ripresi e sintetizzati nel documento “10 priorità per l’industria e il termalismo euganeo”, presentato al ministro Marzano dai presidenti di Unindustria Padova, Luca Bonaiti e della locale sezione “Terme e Turismo”, Pierlivio Mattiazzo. Federturismo Veneto si era fatta portavoce anche di altre, puntuali richieste di stretto interesse del comparto, chiedendo alla Regione Veneto di farsi interprete attiva e protagonista in ambito nazionale. "Penso, ad esempio, alla necessità di introdurre criteri di flessibilità anche nel lavoro turistico, introducendo ammortizzatori sociali già previsti nell'ordinamento del lavoro, come la cassa integrazione, per quelle imprese del settore che necessitano di particolari necessità contingenti come, del resto, avviene nel comparto manifatturiero. Penso che strumenti come questo avrebbero sicuramente contribuito a evitare una forte emorragia di forze lavoro qualificate dalle imprese dei viaggi e delle vacanze che, negli ultimi anni, hanno fortemente patito una turbolenza del mercato molto marcata", ha ribadito la presidente della sezione “Turismo e Spettacolo” di Assindustria Belluno, Valentina Boschetto. Ma, tra le altre richieste che l'organizzazione turistica di Confindustria Veneto, aveva presentato alla Regione Veneto, c'era anche il sostegno alle aziende che scelgono l'Italia per svolgere le loro attività di rappresentanza, come meeting e congressi. "Infatti –sostiene Luigi Alverà, presidente di Gis Cortina e componete la Giunta di Assindustria Belluno– occorre sostenere il turismo congressuale permettendo alle aziende direttamente interessate di poter scaricare le spese sostenute per questo tipo di attività istituzionale e di rappresentanza svolta in Italia senza costringerle, il più delle volte, a dover scegliere mete estere per poter avere, per questo tipo di attività, deduzioni fiscali importanti". Ma l'ultima richiesta viene dal presidente di Anef Veneto e componete la giunta di Federturismo, Giovani Valle. "Penso che il Governo, per sostenere concretamente l'industria turistica italiana, debba poter prevedere incentivi fiscali al turista italiano affinché possa privilegiare, nella scelta delle proprie vacanze, località italiane: un po' come hanno fatto, da alcuni anni, in Germania incentivando i tedeschi a 'consumare tedesco'. Certamente, sono incentivi utili anche a favorire la scelta di andare in vacanza per milioni di italiani alle prese con problemi economici". Relativamente al futuro dell'Enit, Federturismo Veneto ritiene importante ricreare le condizioni affinché l'Ente possa tornare a svolgere quel ruolo insostituibile di ambasciatore e promoter del turismo italiano nel mondo, un ruolo che, negli ultimi anni, si è di molto attenuato per problemi soprattutto di carattere economico. Anche per quanto attiene la revisione degli aumenti dei canoni demaniali, quanto proposto dal Governo deve essere riconsiderato, delegando l'applicazione di questi canoni alle Regioni direttamente interessate.  
     
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