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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Febbraio 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  VERTIGINI LONTANE: COSMOPOLITISMO E MULTICULTURALISMO NELLA MODA PRIMAVERA/ESTATE 2005  
   
  “Bentornati nel mondo!” si potrebbe dire di fronte alle passerelle milanesi ricchissime di echi esotici e lontani. Polvere d’oro dall’India, grafismi africani, ghirlande caraibiche, pizzi francesi. E se proprio dobbiamo individuare una matrice dominante è l’India la “grande madre” che questa estate imporrà gusto e stile. Giorgio Armani sceglie per Emporio giacchette corte da abbinare a pantaloni da cavallerizza, sete drappeggiate e piccoli turbanti, mentre per la prima linea si lascia tentare da un Oriente più lontano di silhouette allungate e sinuose, pantaloni con orli ondulati, cappelli a triangolo di paglia o nastri intrecciati e borse a ventaglio che hanno radici a Shangai. Rocco Barocco sposa totalmente il sogno “bollywoodiano” con specchietti e strati di chiffon, colori cangianti e righe baiadera, plissé stropicciati e shantung brillanti in viola, giallo, verde acido. E la giungla misteriosa accoglie la collezione Just Cavalli di gonnellone, shorts, sahariane impreziosite da cristalli, perle, decorazioni orientali, anche nelle spille e nelle cinture intrecciate con fili d’oro. Anche Max Mara nella sua elegante linearità lancia un richiamo all’esotismo con le stampe africane per trench e chemisier e sagome vagamente da odalisca nei pantaloni gonfi e svolazzanti. Africa e ancora Africa nel Sahara di Roberta di Camerino fatto di pantaloni svolazzanti, con fiori e tramonti stilizzati, la inconfondibile maglieria tramata da perline di collari Masai e disegnata con immagini di arte popolare. E l’Africa riesce a diventare perfino romantica nella collezione Blumarine che punta a stampe fiorate di orchidee e bouganvillee, maculati gentili appoggiati a dune di sabbia rosa, ma anche lino, seta e camoscio per le serate al club in riva al Nilo. Una sahariana? Sì, ma che sia squillante di colore solare come nella collezione Kiton che sorprende per la lavorazione sartoriale tipicamente napoletana, coniugando splendidi tessuti a linee sofisticate e sottili che richiamano la sapienza dei tagli maschili. Mentre pigmenti terrosi e striature bruciate disegnano vaghi grafismi nelle bellissime maglie di ricerca che Pierantonio Gaspari ha modellato su silhouette inedite, asimmetriche e intriganti per una primavera luminosa. Un’opulenza a modo suo è quella di Gai Mattiolo, ispirata al viaggio immaginario di una globetrotter che si muove per il mondo e prende qua e là lini grezzi messicani, cotoni e chiffon in colori accesi dell’Africa nera, caftani marocchini intarsiati di pietre, tuniche dipinte a foglie di banano, orchidee e peonie. Ricordi di viaggio anche nei cappottini strutturati da sartoria di Borbonese: il pitone roccia diventa bordo, quasi una passamaneria su capi di suede light, la stampa classica O.p. Diventa beachwear abbinata a grossi cristalli Swarovski colorati, il colore si fonde con il corda, il bronzo, il terra e il nero. Come globetrotter è la donna Iceberg in piacevole equilibrio tra aquiloni giapponesi, batik indiani, cardigan scozzesi, broccati arcobaleno e sete baiadera. Sono gli stessi colori della collezione di nappe leggerissime Mario Valentino, rosso e rosa corallo, verde acquamarina, blu lapislazzulo, viola ametista e arancio melone, derivati da una natura rigogliosa e tropicale. Sempre fantasiosa, Mariella Burani innova rimanendo fedele a se stessa: questa volta una Spagna caliente sembra ispirare le mantille castigliane, le cinture alte sul fianco, gli abitini freschi con inserti di pizzo, bustini scollati e maniche a sbuffo. Laura Biagiotti invece sceglie il sogno australiano, disegnando nuances rossastre e bruciate su trench, gonnellone, abiti ricamati, maglie in lino-cachemire, ricami ispirati al body painting aborigeno, fino ai sandali in cuoio intagliato e scaglie di serpente sulla juta di sacche e cinture. Perfino la algida, avveniristica collezione Exté rimanda echi vagamente etnici nei collari rivestiti di cuoio ebano o in perle di legno che si appoggiano su blazer, mini trench, giubbotti assolutamente metropolitani. E l’esotismo approda alle Piazze d’Italia, la scenografia ideata da Dante Ferretti per presentare la collezione di accessori Tod’s: una collezione in pelle morbida e splendida lavorazione artigianale sospesa tra sogno e realtà, come le piazze metafisiche di De Chirico.  
     
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