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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Febbraio 2005
 
   
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  LA PRATICA MUSICALE AMATORIALE INTERVIENE SUL GENOMA E COMBATTE LO STRESS  
   
  Milano, 22 febbraio 2005 - Uno studio del dottor Barry Bittman, Direttore del Mind-body Wellness Center di Meadville (Pennsylvania) dimostra per la prima volta che la pratica musicale di tipo amatoriale (cioè il suonare uno strumento musicale per diletto) può rovesciare componenti multipli della reazione allo stress umano a livello di genoma. “Questa nuovissima scoperta non solo getta una nuova luce sull’importanza della pratica musicale attiva, ma porta anche la nostra comprensione delle risposte individuali allo stress biologico umano a livelli mai raggiunti”. Così lo stesso dottor Bittman ha commentato gli esiti dello studio portato avanti con i ricercatori della Loma Linda University School of Medicine and Applied Biosystems, gli stessi che hanno sviluppato l’originale tecnologia sfociata, nel giugno del 2000, nella mappatura del genoma umano. La dimostrazione scientifica della possibilità di intervenire biologicamente sul genoma in modo selettivo attraverso la pratica musicale apre nuovi orizzonti alla ricerca scientifica, soprattutto nel campo applicativo che vede l’impegno degli scienziati teso a combattere, con interventi di tipo non farmaceutico, lo stress, uno dei “flagelli” dell’età contemporanea. La pratica musicale, che non ha controindicazioni di alcun tipo, è da tempo proposta anche all’interno di percorsi di musicoterapia, ma fino ad oggi non era mai stato dimostrato il suo effetto biologico, effetto oggi provato quindi con l’impiego delle più recenti tecnologie genomiche. Lo studio del Dottor Bittman, disponibile sul sito della rivista scientifica Medical Science Monitor (edizione di febbraio 2005) è stato reso pubblico da una serie di comunicati stampa, difffusi anche dalla American Music Conference (Amc) ed è stato realizzato grazie al sostegno della Yamaha Corporation of America e della Applied Biosystems.  
     
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