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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Febbraio 2005
 
   
  Pagina1  
  TUTTE LE VIE (GLOBALI) PORTANO A MILANO TERZA CITTÀ IN EUROPA E OTTAVA AL MONDO, MILANO È AL CENTRO DELLA RETE DEI SERVIZI MONDIALI. E IL 40% DEL FATTURATO ARRIVA DALLE MULTINAZIONALI ESTERE  
   
  Milano, 22 febbraio 2005 - Una città in cui “bisogna esserci”. E’ questa l’immagine di Milano agli occhi delle grandi società di servizi globali. E così Milano si piazza al terzo posto in Europa e all’ottavo nel mondo per il suo grado di connessione globale, superata solo da grandi città come New York, Londra, Parigi e Tokyo. Il grado di connessione globale, o, se si vuole, la capacità di fare rete, è infatti misurato a partire dal numero di sedi delle società di servizi globali (attive in almeno 15 città del mondo) che una singola città presenta e dal loro relativo grado di importanza. In particolare, Milano è al centro della rete mondiale della pubblicità e della consulenza. Bene anche il settore del credito e della finanza nonché quello dei grandi centri legali. I dati sono contenuti nella ricerca “Note fenomenologiche su Milano e le reti” della Camera di commercio di Milano. E nella Milano globale, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, il 40% del fatturato arriva dalle multinazionali estere: soprattutto americane, tedesche e francesi. Un giro d’affari di 137 miliardi in 2.568 imprese: danno lavoro a 340 mila addetti, circa un quinto del totale milanese nelle imprese. Ma le multinazionali milanesi che investono all’estero valgono quanto la Croazia e la Libia messe assieme. Tra gli stranieri che hanno più cariche nelle imprese milanesi: egiziani, francesi, tedeschi. Milano per lo sviluppo: un nodo della rete globale. La Camera di commercio di Milano, a distanza di quattro anni organizza una nuova edizione della manifestazione. L’iniziativa si è svolta il 21 e 22 febbraio a Milano presso il Teatro Grassi e Palazzo Affari ai Giureconsulti, ed ha visto riuniti i principali esponenti del mondo delle istituzioni, dell'impresa, della cultura e delle parti sociali, chiamati a discutere, analizzare e progettare un nuovo cammino di crescita della città. Oltre 80 i relatori italiani e stranieri in due convegni e tre workshop. Un contributo di confronto ed approfondimento sulle tematiche connesse a Milano e al suo sviluppo, cercando di rispondere ad una delle principali necessità imposte dalla "rete globale": cogliere in modo tempestivo le nuove sfide. Tra gli ospiti di oggi: Aznar, Luttwak, Monti, Alemanno. Domani: tra gli altri il Ministro Stanca, Billè, i rettori Provasoli e Ornaghi, Vittadini, Bracco. “Milano – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - può vincere la sfida della globalizzazione solo se si pensa come una città dinamica, non statica. Una città statica sta alla finestra, assistendo passivamente alle evoluzioni dell’economia globale, standone sostanzialmente ai margini, un porto dove merci e risorse passano o si depositano ma senza ulteriori conseguenze. Al contrario, una città dinamica è una città coraggiosa, cosmopolita, in grado di mettersi in gioco. Un vero centro di innovazione, in cui produzione e creazione si rafforzano a vicenda, e in cui le istituzioni pubbliche devono diventare animatrici di circuiti virtuosi, con una funzione di progetto e anche di proposizione nello sviluppo e nell’introduzione delle nuove tecnologie. Essere il centro della rete globale, non essere presa nella rete. Questo, in poche parole, deve essere il futuro di Milano”. “Milano è la capitale economica e morale del nostro paese - ha dichiarato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in un messaggio inviato a Carlo Sangalli -. E’ una città in cui hanno sempre visto la luce le innovazioni economiche, le tendenze culturali e politiche, la voglia di libertà e di intrapresa capace di contagiare tutto il paese. Questo è stato possibile perché Milano è sempre stata una città internazionale, testa di ponte verso l’Europa. E come è ben noto, Milano è la città che ho più nel cuore. ” Le 10 principali città in ordine di connettività globale di rete
Classifica Città Grado di connessione globale in relazione a Londra
1 Londra 1,00
2 New York 0,98
3 Hong Kong 0,71
4 Parigi 0,70
5 Tokyo 0,69
6 Singapore 0,65
7 Chicago 0,62
8 Milano 0,60
9 Los Angeles 0,60
10 Madrid 0,59
Tutti I Dati Della Ricerca Milano connessa nel mondo. Milano è la terza città in Europa e l’ottava al mondo per grado di connessione globale. Se poi consideriamo le sole città non capitali di stato, Milano sale al quarto posto nel mondo e addirittura al primo in Europa. Milano ha un grado di connessione pari al 60% di Londra (prima città al mondo), ed è preceduta soltanto da New York, Parigi, Hong Kong, Tokyo, Singapore e Chicago. Tra le prime dieci città al mondo, Milano si classifica prima di Los Angeles e Madrid, così come di tutte le altre principali città europee. Tra le prime trenta città al mondo, Milano è inoltre l’unica italiana presente. I gradi di connessione settore per settore. Se consideriamo il grado di connessione globale nei singoli settori, Milano risulta particolarmente ben piazzata per quanto riguarda i settori della pubblicità (8° posto al mondo e al 5° posto in Europa; al primo posto: Londra, seguita da New York e Sidney) e in quelli della consulenza (8° posto al mondo e 4° posto in Europa; ai primi posti: Londra, Düsseldorf e New York). Nel credito e finanza Milano è invece all’11° posto nella rete globale e al 6° in Europa (ai primi posti: New York, Londra, Hong Kong e Tokyo). Infine, per quanto riguarda gli studi legali, Milano è al 15° posto al mondo per grado di connessione e al 6° posto in Europa (ai primi posti: New York, Washington D.c., Londra e Los Angeles).
classifica studi legali consulenza finanza pubblicità
1 New York London New York London
2 Washington, Dc Dusseldorf London New York
3 London New York Hong Kong Sydney
4 Los Angeles Paris Tokyo Brussels
5 Paris Tokyo Singapore Madrid
6 San Francisco Toronto Frankfurt Toronto
7 Hong Kong Chicago Paris Paris
8 Brussels Milan Zurich Milan
9 Tokyo Sydney Sydney Los Angeles
10 Moscow Washington, Dc Madrid Singapore
11 Chicago Atlanta Milan Stockholm
12 Warsaw Brussels Taipei Amsterdam
13 Singapore Frankfurt Mexico City Istanbul
14 Frankfurt San Francisco Seoul Copenhagen
15 Milan Amsterdam Sao Paulo Zurich
Milano Nodo Delle Reti Globali: Le Multinazionali La forza economica di Milano? Per buona parte è merito delle imprese estere. Il 40% circa del fatturato delle imprese della provincia milanese fa capo a multinazionali straniere, pari a 137 miliardi all’anno. Riguardano 2.568 imprese partecipate con sede in provincia di Milano. Il peso degli stranieri sul fatturato milanese è ben più alto del dato lombardo (28%) e italiano (18%). Milano è il porto di ingresso degli Ide (investimenti diretti esteri) stranieri: e così quasi 1 impresa partecipata straniera su 2 in Italia ha sede nel capoluogo lombardo. Alle sedi milanesi fanno capo oltre 340 mila addetti. A fare la voce grossa le imprese statunitensi, seguite dalle tedesche e francesi. Sia in entrata che in uscita, gli Ide milanesi sono all’avanguardia: tra i settori privilegiati quelli a più elevato valore aggiunto (chimica, elettronica, informatica). E Milano in attacco come si comporta? Con un fatturato di oltre 46 miliardi di euro, le multinazionali milanesi “valgono” il 50° posto tra i paesi più ricchi del mondo, arrivando subito dopo il Pil della Nuova Zelanda e precedendo tra gli altri il Perù, l’Algeria, la Nigeria, il Marocco, la Libia, la Slovacchia, la Croazia e la Bulgaria. Un esercito formato da oltre 3.200 imprese partecipate all’estero, che danno lavoro a oltre 230 mila addetti (di cui 19 mila in Africa). Tra le destinazioni, si privilegia la Francia, seguita dalla Germania e dal Brasile. Sono questi alcuni dei dati che emergono da una ricerca dell’ufficio studi della Camera di commercio di Milano sulla internazionalizzazione produttiva di Milano (dati 2003). L’internazionalizzazione produttiva dell’industria lombarda e milanese – 2003
Provincia di Milano Lombardia
Totale Partecipazioni di controllo Totale Partecipazioni di controllo
N. % su Italia N. % su Italia N. % su Italia N. % su Italia
Partecipazioni italiane all’estero
Imprese investitrici 906 17,4 771 18,0 2.066 39,7 1.713 40,0
Imprese partecipate 3.248 23,0 2.710 22,4 5.265 37,3 4.358 36,1
Addetti 236.953 20,7 179.410 20,8 389.550 34,0 277.784 32,2
Fatturato (mn. Euro) 46.290 17,3 33.901 16,1 76.433 28,6 56.584 26,8
Partecipazioni estere in Italia
Imprese partecipate 2.568 43,2 2.443 44,5 3.179 53,5 3.000 54,6
Stabilimenti 666 18,2 604 18,5 1.284 35,0 1.153 35,4
Addetti 340.511 36,6 314.279 40,0 439.143 47,2 399.845 50,9
Fatturato (mn. Euro) 137.804 41,1 129.396 45,8 160.944 48,0 149.356 52,8
Camera di commercio di Milano Milano nel mondo… Sono oltre 900 le multinazionali milanesi, partecipano a 3.248 imprese estere (di cui 2.710 controllate), danno lavoro a quasi 237mila addetti con un fatturato che sfiora i 46,3 miliardi di euro. L’incidenza della provincia di Milano sul totale nazionale è pari al 17,4% in relazione al numero dei soggetti investitori e al 17,3% per il fatturato, ma raggiunge il 23% in relazione al numero delle imprese estere partecipate e il 20,7% in funzione degli addetti all’estero. …e il mondo a Milano. Le imprese a partecipazione estera localizzate in provincia di Milano sono 2.568 (di cui 2.443 imprese controllate; pari al 44,5% nazionale), a cui fanno capo oltre 340.500 addetti e un fatturato di 137,8 miliardi di euro. L’incidenza sul totale nazionale risulta pari al 43,2% delle imprese partecipate, al 36,6% degli addetti e al 41,1% del fatturato. A Milano e provincia fanno capo investimenti diretti esteri che valgono il 40% circa del fatturato di tutte le imprese di Milano e provincia. Nel complesso, per la provincia di Milano il saldo tra partecipazioni in uscita e in entrata è favorevole al lato dell’uscita in relazione al numero di imprese partecipate, mentre appare sfavorevole qualora si consideri il numero di addetti coinvolti dalle partecipazioni o il fatturato delle imprese partecipate. Le tendenze in uscita... Nell’arco di 4 anni (dal 2000 al 2003) le imprese estere partecipate da imprese milanesi sono cresciute del 1% (da 3.215 a 3.248), e queste nonostante una contrazione nell’ultimo anno (-5,9%). Se si considerano gli addetti delle imprese estere partecipate, la crescita passa al 3,4% (-9% nell’ultimo anno). Tra i vari settori, spicca la crescita dei servizi informatica e telecomunicazioni (+68%; da 37 a 62 imprese estere partecipate); dei servizi professionali (+11,9%; da 217 a 243); delle costruzioni (+11,8%; da 279 a 312); dei prodotti elettrici ed elettronici (+12,5%; da 160 a 180); della carta, editoria e stampa (+8%; da 133 a 144); della chimica e farmaceutica (+7%; da 141 a 151) e dei prodotti in gomma e plastica (+10,8%; da 61 a 71). Diminuisce invece la presenza milanese nel settore macchine e impianti meccanici (-5%; da 122 a 116 imprese estere partecipate) e soprattutto nel settore prodotti alimentari, bevande e tabacco (-63%; da 184 a 68). …e quelle in entrata. Crescono del 7,3% le imprese estere partecipate nella provincia di Milano nel giro di 4 anni (dal 2000 al 2003), passando da 2.393 a 2.568 (+10 imprese estere nel solo ultimo anno). Anche gli addetti delle imprese estere a Milano vedono una crescita significativa: +16,6% (+0,9% nel solo 2003), passando da 291.955 addetti a oltre 340 mila. Tra i singoli settori, a crescere maggiormente sono stati i servizi di informatica e telecomunicazioni (da 213 a 263 imprese estere in 4 anni; +23%); i servizi professionali (da 319 a 361; +13%); la logistica e trasporti (da 98 a 108; +10%); prodotti elettrici ed elettronici (da 97 a 107; +10%). Dove investono i milanesi… Per quanto concerne la distribuzione geografica delle partecipazioni estere, il peso dell’Unione Europea a 15 si attesta oltre il 48% del totale se si guarda al numero di imprese partecipate (1.566) e attorno al 45% in termini di addetti (oltre 106 mila); 318 imprese, con oltre 21mila addetti, hanno sede nei paesi dell’Europa Centrale e Orientale, mentre altre 168 imprese, con circa 6.700 addetti, sono localizzate nei rimanenti paesi europei. Nel continente americano sono 647 le imprese partecipate da imprese milanesi, con una leggera prevalenza della parte settentrionale del continente (329 imprese partecipate e oltre 19mila addetti contro 318 imprese e oltre 33mila addetti dell’America Latina). Completano il quadro 370 imprese partecipate in Asia (con oltre 29mila addetti), 143 in Africa (quasi 19 mila addetti) e 36 in Oceania (poco più di 1.800 addetti). Guardando al numero di addetti delle imprese partecipate, al Vecchio continente spetta complessivamente il 56,7% del totale; alle Americhe il 22,2%, all’Asia il 12,4%, all’Africa l’8% e all’Oceania lo 0,8%. Tra i singoli paesi è la Francia a costituire il principale target delle partecipazioni estere delle imprese milanesi (404 imprese partecipate; quasi 41mila addetti); segue la Germania (quasi 20mila addetti in 252 imprese partecipate), il Brasile (oltre 19mila addetti in 114 imprese), il Regno Unito (quasi 18mila addetti in 261 imprese), gli Usa (oltre 17mila addetti in 286 imprese) e la Spagna (oltre 15.300 addetti in 217 imprese). Rispetto alla media nazionale, la presenza all’estero delle imprese milanesi vede un maggiore radicamento nei mercati dell’Unione Europea, mentre minore risulta la propensione ad investire nei paesi a più basso costo del lavoro dell’Europa centro–orientale e del Nord Africa. …e in quali settori. Per quanto concerne la composizione settoriale, le multinazionali milanesi privilegiano il commercio all’ingrosso (1.429 imprese estere partecipate; il 44% del tot.); l’industria manifatturiera (1.004 imprese; il 30,9% del totale; in particolare prodotti elettrici ed elettronici: 180 imprese; chimica e farmaceutica: 151; carta, editoria e stampa: 144); le costruzioni (312 imprese; 9,6% del tot.); servizi professionali (243; 7,5% del tot.). Il confronto con la media nazionale “premia” le imprese milanesi operanti nei settori a maggiore intensità tecnologica, mentre l’incidenza dei settori tradizionali e di quelli specialistici è limitata. In particolare, in riferimento al dato nazionale, spicca la chimica e farmaceutica (con il 49,8% del tot. Delle imprese estere partecipate italiane “made in Milan”); l’energia elettrica, gas e acqua (con il 47,2% del tot.); carta, editoria e stampa (45,6% del tot.); prodotti elettrici ed elettronici (33,6%). Chi investe a Milano… Nel complesso, sono le multinazionali statunitensi a fare la voce grossa nella provincia di Milano, con 729 imprese partecipate e oltre 108 mila addetti. Seguono le tedesche (412 imprese; oltre 50 mila addetti); le francesi (392 imprese; quasi 64 mila); le inglesi (250 imprese; 30 mila addetti); le svizzere (160 imprese; quasi 19 mila addetti); e le giapponesi (146; 9 mila addetti). Marginale il ruolo delle rimanenti aree geografiche: 46 imprese partecipate spettano agli altri paesi asiatici, 10 imprese ai paesi africani, 8 all’Oceania e 4 all’America Latina. …e in quali settori. La presenza estera a Milano assume particolare rilievo – sia assoluto, sia in relazione al contesto nazionale – soprattutto nei settori a più elevata intensità tecnologica e valore aggiunto. Spiccano così nel settore terziario, i servizi informatici e di telecomunicazioni (263 imprese; quasi 58 mila addetti; pari rispettivamente al 61,7% e al 64,6% del tot. Italiano); i servizi professionali (361 imprese e quasi 30 mila addetti; pari al 65% e al 56,6% del tot. Italiano) e il commercio all’ingrosso 1.168 imprese e oltre 61 mila addetti. Con riferimento al comparto manifatturiero, la presenza estera assume particolare rilievo soprattutto nella filiera chimico-farmaceutica (150 imprese partecipate dall’estero con oltre 49.400 dipendenti; pari rispettivamente al 41,2% e al 48,7% del tot. Italiano), i prodotti elettrici ed elettronici (107 imprese partecipate con circa 49mila addetti; pari al 31,8% e al 45,4% del tot. Italiano) e la meccanica (111 imprese con circa 17mila addetti). Meritano di essere segnalati anche il settore carta, editoria e stampa (85 imprese con quasi 11mila addetti; ben il 53,5% e il 41,5% del tot. Italiano) e quello alimentare e delle bevande (27 imprese con circa 18.700 addetti). Milano Nodo Delle Reti Globali: Stranieri Nell’economia Milanese La carica degli stranieri. A Milano sono 45.232 gli stranieri che ricoprono cariche nelle imprese, il 6,8% del totale nel capoluogo che è di 666.502. Rispetto agli stranieri che ricoprono cariche in Italia (352.793) a Milano si trova il 13%. Nello specifico 17.493 sono i titolari, 3.195 i soci, quasi 20mila gli amministratori e 4.582 quelli che ricoprono altre cariche. 95 sono gli amministratori delegati, il 7% del totale milanese, quasi il 20% del totale nazionale degli amministratori delegati stranieri. Degli oltre 45 mila stranieri con cariche a Milano, il 72,5% è di nazionalità extracomunitaria, con punte del 92,5% tra i titolari. Gli stranieri di nazionalità comunitaria vanno invece forte tra gli amministratori delegati, di cui rappresentano il 52,6%. Da dove provengono principalmente gli stranieri con cariche a Milano? La maggior parte è egiziana (12,9%), ma anche francese (7,7%), tedesca (6,3%), inglese (4,5%) e americana (3,9%). Di meno sono i giapponesi (1,3%) e i cinesi (0,7%).
Cariche di stranieri Titolare Socio Amministratore Di cui amministratore delegato Altre cariche Totale
Milano 17.493 3.195 19.962 95 4.582 45.232
Lombardia 34.670 5.726 29.309 140 6.419 76.124
Italia 205.440 37.646 91.297 495 18.410 352.793
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al Iv trimestre 2004
Cariche totali Titolare Socio Amministratore Di cui amministratore delegato Altre cariche Totale
Milano 156.815 69.338 304.657 1.354 135.692 666.502
Lombardia 428.070 172.821 621.294 2.707 212.503 1.434.688
Italia 3.428.270 1.216.108 2.440.658 13.773 787.465 7.872.501
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al Iv trimestre 2004
cariche stranieri a Milano Titolare Socio Amministratore di cui amm. Delegato Altre cariche Totale
egiziani 3272 421 1650 8 480 5823
francesi 328 175 2404 18 560 3467
tedeschi 402 131 1918 14 392 2843
inglesi 137 92 1398 1 400 2027
americani 87 60 1341 5 259 1747
giapponesi 77 19 457 3 39 592
cinesi 275 13 21 0 8 317
altri 12915 2284 10773 46 2444 28416
totale stranieri 17493 3195 19962 95 4582 45232
di cui comunitari 1312 673 8494 50 1962 12441
di cui extracomunitari 16181 2522 11468 45 2620 32791
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al Iv trimestre 2004 I settori. Il commercio è il settore maggiormente prescelto dai lavoratori stranieri. Il 27,2% delle cariche presenti nel capoluogo milanese è infatti presente in questo settore, per un totale di 12.319 cariche. Seguono le attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca con 9.979 cariche pari al 22,1% del totale, le attività manifatturiere con 6.573 (14,5%), e le costruzioni con 6.165 (13,6%). Le quote invece per cariche vedono gli amministratori che sono il 44,1% del totale, seguiti dai titolari (38,7%).
Classe di CaricheTitolare Socio Amministratore Altre cariche Totale
A Agricoltura, caccia e silvicoltura 85 13 97 28 223
B Pesca,piscicoltura e servizi connessi 0 1 0 0 1
C Estrazione di minerali 0 0 12 6 18
D Attivita' manifatturiere 2.093 324 3.340 816 6.573
E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua 1 0 66 17 84
F Costruzioni 4.616 232 1.025 292 6.165
G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa 5.432 750 5.213 924 12.319
H Alberghi e ristoranti 573 692 1.072 64 2.401
I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. 1.705 72 1.004 453 3.234
J Intermediaz.monetaria e finanziaria 121 27 720 362 1.230
K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca 2.302 860 5.649 1.168 9.979
L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria 2 1 9 4 16
M Istruzione 36 20 151 24 231
N Sanita' e altri servizi sociali 18 27 148 43 236
O Altri servizi pubblici,sociali e personali 426 99 479 123 1.127
X Imprese non classificate 83 77 977 258 1.395
Totale 17.493 3.195 19.962 4.582 45.232
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al Iv trimestre 2004
 
     
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