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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Febbraio 2005
 
   
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  FINECOGROUP NEL 2004: UTILE NETTO A € 415 MLN (PERDITA DI € 40 MLN A FINE 2003) COMMISSIONI NETTE € 222 MLN (+11%) A PARTIRE DA MAGGIO, ADOTTATA LA DENOMINAZIONE FINECO S.P.A.  
   
  Milano, 23 febbraio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup, riunito ieri a Milano sotto la presidenza del Prof. Francesco Carbonetti, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio 2004, che sarà illustrato oggi dall’Amministratore Delegato Fabio Gallia nel corso di una conference call con la comunità finanziaria. Il progetto di bilancio sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti, già prevista per il 31 marzo 2005 e il 1° aprile 2005, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. I risultati 2004 registrano un generale recupero di redditività e un miglioramento di tutti i margini gestionali, a conferma dell’efficacia e della validità del complesso processo di razionalizzazione e di focalizzazione sui business strategici intrapreso dal management. Il margine d’intermediazione, pari a euro 493 milioni, mostra una crescita del 27% rispetto al 31 dicembre 2003, mentre il risultato lordo di gestione, di 171 milioni di euro, risulta quintuplicato rispetto agli euro 35 milioni di fine 2003. Il bilancio registra un utile netto consolidato di oltre euro 415 milioni, comprendente la plusvalenza netta di euro 382 milioni derivante dalla cessione del 57,5% di Finecovita, contro un risultato negativo di euro 40 milioni al 31 dicembre 2003. A livello civilistico, Finecogroup S.p.a. Chiude l’esercizio con un utile netto di euro 429 milioni, contro una perdita di euro 16,3 milioni nel 2003. Sulla base di tale risultato, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di euro 0,20 per azione, che sarà in pagamento il 21 aprile 2005 (stacco 18 aprile 2005). I risultati sono rilevanti anche sotto il profilo patrimoniale e finanziario. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2004 è pari a euro 930 milioni, contro gli euro 541 milioni di fine 2003. Il Tier 1 ratio, il principale indicatore della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2004 sale all’8,03% rispetto al 4,24% di fine 2003. Nel 2004 si è concluso il processo di riorganizzazione e di ristrutturazione di Finecogroup: sono state infatti condotte a termine numerose operazioni straordinarie che hanno ridisegnato la struttura operativa e societaria attraverso una razionalizzazione e semplificazione delle varie attività, in Italia e all’estero, con rilevanti benefici dal punto di vista sia della riduzione dei costi, sia del recupero di efficienza. Il focus del management si è concentrato sulla gestione e lo sviluppo delle attività strategiche e sulla dismissione di quelle non profittevoli. In particolare: è stato raggiunto un accordo con Banco Inversis Net S.a. Per la cessione del 100% di Safei; è stato ceduto il residuo 49% del capitale di Banca della Rete e altre partecipazioni minoritarie; è stato avviato il processo di chiusura della controllata francese Banque Bipop, formalizzato all’inizio del 2005; è stata avviata una partnership strategica con Cnp Assurances, uno dei più importanti operatori europei, attraverso la cessione del 57,5% di Finecovita per un valore complessivo di euro 575 milioni e una plusvalenza, al netto degli oneri accessori di vendita, di euro 382 milioni di euro; è stata integralmente riorganizzata la rete dei promotori finanziari, la cui gestione operativa è stata riportata in capo a Finecobank; è stato ridefinito l’accordo di partnership con Putnam Investments con significativi vantaggi economici; sono state integrate, attraverso la fusione delle rispettive strutture societarie, Fineco Gestioni e Fineco Am; è stata ulteriormente rafforzata la struttura manageriale centrale. Dati economici consolidati Il margine di interesse si attesta a euro 91,3 milioni, sostanzialmente invariato rispetto a euro 91,5 milioni a fine 2003. La variazione sarebbe stata positiva per euro 35,7 milioni se non fossero state effettuate cartolarizzazioni nel 2003 e nel 2004, i cui margini di interesse (rispettivamente, circa euro 64,9 milioni e euro 100,6 milioni) sono confluiti negli “altri proventi di gestione”. Le commissioni nette si attestano a euro 222,2 milioni, contro euro 200,1 milioni al 31 dicembre 2003, registrando un progresso di circa l’11% grazie soprattutto alle maggiori commissioni attive derivanti dall’attività di risparmio gestito per euro 14 milioni, alle minori commissioni passive pagate alla rete di promotori finanziari per euro 6,6 milioni e alle minori commissioni passive pagate a Putnam, a seguito della rinegoziazione degli accordi di joint venture, per euro 5,9 milioni. I dividendi e il risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto presentano un saldo positivo di euro 20,2 milioni, contro un saldo negativo di euro 13,3 milioni al 31 dicembre 2003. La variazione positiva è principalmente riconducibile al deconsolidamento di Banca della Rete, la cui quota di competenza nel 2003 aveva fatto registrare una perdita netta di euro 15,3 milioni, e al miglioramento del risultato di Fineco Vita, il cui impatto è pari a euro 17,8 milioni e comprende, in base agli accordi contrattuali, anche il dividendo relativo al 57,5% del capitale ceduto. Gli altri proventi ed oneri presentano un saldo positivo di euro 161,7 milioni, rispetto a euro 99 milioni di fine 2003. La variazione è principalmente riconducibile alle nuove cartolarizzazioni effettuate da Fineco Leasing e da Finecobank, al compenso del patto di non concorrenza ricevuto da Diba a seguito dell’operazione di cessione di Entrium di euro 8,7 milioni, e al venir meno dei compensi, pari a euro 8,9 milioni, riconosciuti a Putnam nel 2003 a titolo di advisory fee. I costi operativi, pari a euro 322,7 milioni, mostrano una diminuzione dell’8,3% rispetto allo scorso esercizio (euro 352,1 milioni), grazie all’efficacia della politica di stretto controllo delle spese amministrative, con particolare attenzione ai costi per servizi informatici. Il risultato lordo di gestione, di euro 170,5 milioni, risulta quintuplicato rispetto al risultato 2003, pari a euro 35 milioni. Le rettifiche nette su crediti al 31 dicembre 2004 si attestano a euro 45,3 milioni, contro euro 37,3 milioni al 31 dicembre 2003. L’aumento è da ricondursi alla crescita degli attivi creditizi: il rapporto tra rettifiche nette e crediti complessivi (comprensivi dei crediti cartolarizzati), pari a 0,42%, è infatti migliorato rispetto a fine 2003 (0,44%). Gli accantonamenti al fondo rischi e oneri passano da euro 73,6 milioni di fine 2003 a euro 23,1 milioni, e sono principalmente dovuti a passività potenziali derivanti da cause in corso per euro 5,7 milioni e agli oneri di chiusura di Banque Bipop pari a euro 4,5 milioni. Le rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie, in crescita a euro 45,5 milioni rispetto agli euro 19,3 milioni del 31 dicembre 2003, sono principalmente riconducibili alla svalutazione per euro 32,3 milioni dell’investimento effettuato nel 2000 nel fondo chiuso Development Capital 1. La gestione straordinaria segna un risultato positivo per euro 393,2 milioni, rispetto a euro 89,4 milioni al 31 dicembre 2003. Tale risultato è da attribuirsi principalmente alla plusvalenza di euro 382 milioni derivante dalla cessione del 57,5% di Fineco Vita a Cnp Assurances, e al corrispettivo, per euro 41,5 milioni, riconosciuto a Capitalia per l’estensione temporale dell’accordo di distribuzione dei prodotti Finecovita. Dopo imposte per euro 34,7 milioni (euro 43,6 milioni nel 2003) l’esercizio chiude con un utile netto di euro 415,2 milioni a fronte di una perdita di euro 40 milioni nel 2003. Dati patrimoniali consolidati Gli impieghi a clientela, se non fossero state effettuate cartolarizzazioni, risulterebbero in crescita del 19% passando da euro 9.351 milioni di fine 2003 ad euro 11.120 milioni. Al netto dei crediti cartolarizzati, gli impieghi si attestano a euro 6.226 milioni registrando un incremento pari a euro 603 milioni (+11% rispetto a euro 5.623 milioni di fine 2003). In particolare, segna una crescita significativa la nuova produzione di mutui, in aumento del 29% rispetto al 2003, mentre i crediti per cessione del quinto risultano in linea con la produzione registrata nel 2003. Le sofferenze nette ammontano a euro 79,5 milioni e costituiscono l’1,28% dei crediti verso la clientela per cassa. I crediti incagliati sono pari a euro 15,4 milioni e rappresentano lo 0,25% dell’importo complessivo dei crediti verso clientela per cassa. La raccolta diretta da clientela evidenzia un incremento del 7,5% passando da euro 3.932 milioni a euro 4.226 milioni. Il dato a fine 2004 è da attribuire prevalentemente all’incremento della raccolta on line di Finecobank, pari a euro 3.259 milioni, in crescita del 19% rispetto a fine 2003. Continua la crescita in termini di conti correnti online che a fine 2004 hanno raggiunto quota 323.000 (+4% rispetto a fine 2003). Il patrimonio gestito al 31 dicembre 2004 risulta pari a euro 36.974 milioni con un decremento pari a euro 1,2 miliardi rispetto al 31 dicembre 2003, quando l’aggregato ammontava a Euro 38.171 milioni (pro-forma). A seguito della cessione del 57,5% della partecipazione in Fineco Vita, il dato della raccolta gestita al 31 dicembre 2004 non comprende i prodotti assicurativi; al fine di rendere confrontabili i due periodi il dato pro-forma al 31 dicembre 2003 esclude l’ammontare di tali prodotti. Dati di struttura I dipendenti di Finecogroup al 31 dicembre 2004 erano 1.541 contro i 1.599 al 31 dicembre 2003. Tale variazione è da ricondursi principalmente alla cessione del controllo di Fineco Vita Spa a Cnp Assurances e alla realizzazione di una vasta attività di riorganizzazione e consolidamento interno delle Società del perimetro. L’operatività Nel 2004 l’attività commerciale, in sintonia con il riassetto societario, ha principalmente riguardato: progetti di marketing e comunicazione per razionalizzare l'immagine di Finecogroup con la rivisitazione dei marchi di alcune società prodotto (Finecobank, Fineco Assicurazioni, Fineco Finance e Fineco Investimenti Alternativi) e per promuovere l'attività commerciale attraverso iniziative di carattere istituzionale e di prodotto; il proseguimento dell’attività di razionalizzazione, ristrutturazione e sviluppo del portafoglio prodotti di risparmio gestito, che oggi può contare su un’offerta molto ampia, e che ha visto nel 2004 il trasferimento delle deleghe gestionali da Putnam a Fineco Am per 8 fondi comuni di investimento; il rafforzamento dell’attività online e lo sviluppo dell’attività di credito specializzato. Relativamente al canale virtuale è stata completata la gamma dei servizi di banking, migliorata la qualità complessiva del prodotto e introdotto un canone mensile a scalare che si riduce con l’utilizzo del conto stesso; lo sviluppo dell’attività di intermediazione, che ha condotto Finecobank ad essere il primo broker italiano per numero di ordini di Borsa e per volumi intermediati, con una quota di mercato dell’8,03%. Fatti rilevanti dopo la chiusura dell’esercizio Il 19 gennaio 2005 è stato avviato il processo di chiusura della controllata francese Banque Bipop in seguito al raggiungimento dell’accordo con i sindacati francesi e all’accoglimento dell’istanza di ritiro della licenza bancaria da parte di Banca di Francia. Il 22 febbraio 2005 è stato sottoscritto un contratto preliminare con Banco Inversis Net S.a. Per la cessione del 100% di Safei, ad un prezzo pari a euro 109,5 milioni. Evoluzione prevedibile della gestione Durante il 2004, gli sforzi manageriali si sono concentrati nel completamento del processo di riorganizzazione e di ristrutturazione di Finecogroup, ormai giunto al termine. Nel corso del 2005, i benefici derivanti da una struttura più snella ed efficiente e da una situazione patrimoniale rafforzata consentiranno, grazie anche alle sinergie derivanti dall’appartenenza al Gruppo Capitalia, di orientare e focalizzare l’impegno del management verso obiettivi strategici. In particolare, l’azione manageriale sarà essenzialmente mirata alla crescita, con investimenti in risorse umane, tecnologie, processi e valorizzazione dei brand, puntando ad un portafoglio di business diversificato, ma centrato sulle aree che offrono le maggiori potenzialità di sviluppo, continuando peraltro a mantenere un approccio rigoroso nei confronti degli obiettivi di efficienza. Coerentemente con il completamento della razionalizzazione societaria, sarà utilizzata a partire dalla fine di maggio, come unica denominazione ufficiale, Fineco S.p.a., come peraltro già previsto dall’articolo 1 dello Statuto. La descrizione del titolo in borsa verrà adeguata alla nuova denominazione.  
     
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