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Notiziario Marketpress di Venerdì 25 Febbraio 2005
 
   
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  IN VALLE CAMONICA È PROTAGONISTA IL RICAMO D’AUTORE  
   
  Dall’ 8 al 13 marzo 2005, a Breno, capoluogo della Valle Camonica, si terrà la mostra Punti in comune – la tradizione del ricamo e dei lavori femminili in Valle Camonica, un’interessante esposizione interamente dedicata a queste antiche forme di artigianato. La mostra sarà inizialmente allestita presso la sede del BIM, il Consorzio di Comuni della Valle Camonica, e sarà trasferita dall’11 al 13 marzo nella suggestiva chiesa di S.Antonio, risalente al XIV secolo. Punti in comune scaturisce da Aracne, un progetto dedicato a queste particolari attività – ricamo, chiacchierino, tombolo, uncinetto, lavori ai ferri - che  ha visto coinvolte le donne di tutte le località della Valle lombarda. L’esposizione è legata a un concorso che vedrà premiati i lavori giudicati più belli da una commissione di cui fanno parte anche alcune docenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera. La votazione sarà effettuata il 7 marzo 2005 e la premiazione avrà luogo l’8 marzo in occasione della Festa della Donna. Il progetto Aracne è stato voluto dal B.I.M. il Consorzio di Comuni della Valle Camonica, per monitorare quanto in valle siano ancora diffuse queste preziose tradizioni artigianali che tramandano addirittura alcune particolari tecniche riconducibili al ricamo su rete molto diffuso presso la Serenissima nel ‘700, periodo in cui la Repubblica di Venezia dominava la Valle Camonica. L’esposizione è stata organizzata per sottolinearne il valore di una diffusa forma di espressione artigianale e per far conoscere la preziosità di certe tecniche non solo in ambito locale L’organizzazione della mostra ha visto la preparazione di un questionario, distribuito tra tutte le donne della Valle. Il questionario riportava domande relative alle tecniche conosciute e praticate, alle modalità di apprendimento, al tipo di approccio – se di carattere ricreativo o lavorativo – e alla quantità di tempo dedicato al ricamo e alle altre attività. Le donne che hanno partecipato all’iniziativa hanno realizzato un campione – imparaticcio – rappresentativo della loro tecnica preferita e i risultati sono stati davvero sorprendenti, sia dal punto di vista dei numeri sia da quello della qualità. L’adesione è stata altissima e uno dei dati significativi riguarda la varietà dell’età delle numerose partecipanti: dai 9 ai 103 anni. Dal questionario è anche emerso che i lavori sono considerati un’espressione artistica che rientra nella sfera di attività autogratificanti da praticare negli spazi privati del proprio tempo libero. I campioni prodotti sono il frutto dell’applicazioni di tecniche differenti, fra le quali: punto croce, chiacchierino, punto assisi, punto antico, uncinetto. La qualità degli imparaticci è davvero notevole e mette in mostra  preziosità e virtuosismo esecutivo che ben rappresentano il contenuto artistico dei lavori in concorso. Punti in comune è quindi l’occasione buona per visitare una delle zone più belle del bresciano e per lasciarsi sorprendere da forme di artigianato straordinariamente varie che sarebbe un peccato andassero perdute.  
     
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