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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Febbraio 2005
 
   
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  CAPITALIA BILANCIO CONSOLIDATO 2004: CRESCITA DELLE COMMISSIONI A €1.425 MLN (+3,7%) SENSIBILE RIDUZIONE DEI COSTI AMMINISTRATIVI A €1.069 MLN (-4,6%) ANNUNCIO DEL NUOVO BRAND DELLE BANCHE DEL GRUPPO  
   
  Roma, 25 febbraio 2005 — Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia, riunitosi il 23 febbraio sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio 2004, illustrato dall'Amministratore Delegato Matteo Arpe. Il progetto di bilancio sarà sottoposto all'Assemblea degli Azionisti, già prevista per il 31 marzo e il 4 aprile prossimi, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. Il 2004 ha segnato una tappa decisiva nel processo di rilancio e di crescita del Gruppo, confermando il pieno raggiungimento, e in molti casi il superamento, dei target previsti nel Piano Industriale. Ecco, in sintesi, i dati più significativi dello scorso esercizio: il risultato lordo di gestione registra un forte incremento (+6,1%); l'utile delle attività ordinarie (€ 355 milioni) è il più alto mai raggiunto dal Gruppo; l'utile netto consolidato (€ 337 milioni) è cresciuto di dieci volte rispetto a quello del 2003; i crediti classificati (sofferenze e incagli) netti sono in ulteriore consistente calo (-10,3%); il Tier 1 si colloca ben al di sopra del target 2005, attestandosi a 7,3%. La Capogruppo ha chiuso l'esercizio con un utile netto di € 223 milioni (€ 89 milioni nel 2003). Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di € 0,08 per azione, pari a un rendimento di oltre il 2% dei corsi attuali e quattro volte il dividendo distribuito l'anno scorso. L'importo complessivo del dividendo, che sarà in pagamento il 21 aprile (stacco 18 aprile), ammonta a circa € 177 milioni. E' proseguito nel 2004 il rinnovamento delle strutture organizzative e manageriali, del modello di business e delle regole di governance ed è stato varato un ampio programma di investimenti tecnologici. Sono state, fra l'altro, sviluppate nuove iniziative finalizzate a migliorare la capacità commerciale e la qualità del servizio offerto alla clientela, innovando e razionalizzando la gamma prodotti, sviluppando nuovi strumenti di gestione delle reti di vendita (progetto K6r) e introducendo un nuovo modello distributivo. Sono state rese, infine, ancora più rigorose le procedure di erogazione del credito ed è stato dato forte impulso all'attività di recupero crediti con la piena entrata a regime della joint venture Capitalia Service Jv. L'insieme delle azioni sviluppate nel 2004 hanno posto le basi per una nuova fase di crescita. Per il 2005 è previsto un vasto programma di potenziamento delle attività commerciali e di marketing. Esso comprenderà tre azioni chiave per sfruttare appieno le potenzialità delle reti commerciali: una strategia di completo rinnovamento del brand di Gruppo e delle singole aziende; la ridefinizione del layout delle filiali; il rilancio delle iniziative di marketing, con investimenti in crescita del 142%. Le prime indicazioni sull'andamento commerciale del 2005 sono molto positive: a gennaio i volumi di vendita complessivi, rispetto al valore medio mensile registrato nel 2004, relativi ad assicurazioni vita, obbligazioni e mutui ipotecari sono aumentati del 69%; in particolare per Banca di Roma le vendite di mutui ipotecari hanno registrato un incremento del 23%, raggiungendo € 65 milioni e quelle relative ad assicurazioni vita sono aumentate del 57%, portandosi a quota € 124 milioni. Dati economici consolidati - Il margine d'interesse, pari a € 2.345 milioni, ha registrato una flessione del 4% rispetto al 2003, dovuta soprattutto alla progressiva riduzione dei tassi d'interesse con conseguente ulteriore compressione dello spread. Nel quarto trimestre del 2004, il margine di interesse è cresciuto rispetto al trimestre precedente del 1,6% risultando pari a € 582 milioni. Le commissioni nette ammontano a € 1.425 milioni, in crescita del 3,7% su € 1.374 milioni di fine 2003. Nel quarto trimestre del 2004 l'aumento è stato del 9,4%. I profitti da operazioni finanziarie raggiungono € 439 milioni, un dato che incorpora la valutazione ai prezzi di mercato della Bank of Valletta (€ 75,8 milioni) per la quale è in fase avanzata il processo di vendita concordato con il Governo maltese. Il dato si confronta con € 457 milioni, anch'esso comprensivo di risultati non ricorrenti legali alla gestione del rischio di tasso. Per il 2004 gli altri proventi netti mostrano un incremento del 10,6% a € 507 milioni, anche a seguito di una maggiore operatività con la clientela. I dividendi e i risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto sono raddoppiati a € 109 milioni, grazie, fra l'altro, ai dividendi di Assicurazioni Generali e Mediobanca, al contributo di Fineco Vita e alla cessione di Holding Banca della Rete, che apportava nel 2003 un risultato negativo. Il margine d'intermediazione segna un lieve incremento, passando da € 4.789 milioni a € 4.826 milioni (+0,8%), reso possibile dalla crescita di quasi il 6% delle componenti diverse dal margine di interesse. I costi operativi, pari a € 3.292 milioni, segnano una ulteriore riduzione (-1,5%), in gran parte grazie al contenimento delle altre spese amministrative (-4,6%) dovuto alla forte azione di accentramento al livello di Gruppo. A fronte di spese in calo sono stati comunque effettuati ingenti investimenti soprattutto in campo informatico. Le spese per il personale sono in lieve aumento (+0,6%). Esse comprendono gli accantonamenti per i maggiori oneri che deriveranno dal nuovo contratto nazionale. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 440 milioni (-2,3%). Il risultato lordo di gestione è pari a € 1.535 milioni, in significativa crescita (+6,1%) su € 1.447 milioni del 2003 e con una forte accelerazione (+31,2%) tra il 3° e il 4° trimestre dell'anno. Le rettifiche nette e gli accantonamenti, complessivamente pari a € 1.180 milioni, risultano in marcata flessione (-24,5%) rispetto a € 1.562 milioni del 2003. In particolare, grazie alla rilevante diminuzione delle nuove sofferenze in ingresso (-22% escludendo Parmalat) si registra il forte calo (-31,9%) delle rettifiche nette su crediti, che ammontano a € 736 milioni e comprendono circa € 110 milioni a fronte dei crediti che Capitalia ha riacquistato da Trevi Finance e Trevi Finance 2. Gli accantonamenti per rischi e oneri risultano in calo del 28,4% a € 211 milioni. Sono invece in crescita del 25,3% a € 234 milioni le rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie, comprendenti circa € 160 milioni relativi alle cartolarizzazioni. I dati includono accantonamenti per rischi e oneri per € 50 milioni relativi a Ipse, il cui valore è stato inoltre rettificato per € 45 milioni. L'utile delle attività ordinarie è di € 355 milioni, contro una perdita di € 115 milioni nel 2003. L'utile straordinario è pari a € 513 milioni, più che raddoppiato rispetto a € 239 milioni del 2003. Al risultato concorrono dismissioni di partecipazioni, tra cui Fineco Vita per circa € 394 milioni (al netto delle minoranze € 170 milioni) e di immobilizzazioni materiali. L'utile ante imposte raggiunge € 868 milioni, contro € 124 milioni del 2003. Dopo l'accantonamento di € 263 milioni per imposte (€ 77 milioni nel 2003) e un utile di pertinenza di terzi per € 267 milioni (prevalentemente legato alla cessione di Fineco Vita), l'utile netto consolidato ammonta a € 337 milioni. Dati patrimoniali consolidati La provvista complessiva, incluse le passività subordinate, ammonta a € 108.173 milioni, in aumento del 4,8% rispetto a € 103.257 milioni a fine 2003. La raccolta diretta da clientela ammonta a € 76.431 milioni, in crescita del 4,8% rispetto ai 72.913 milioni del 31 dicembre 2003. Sull'andamento della raccolta hanno inciso la perdurante propensione dei risparmiatori verso forme di immobilizzo a breve termine e il progressivo ridimensionamento dello stock di debiti rappresentati da titoli in seguito a scadenze registrate nel periodo. I crediti complessivi sono passati da € 92.348 milioni di fine 2003 a € 95.206 milioni, con un incremento del 3,1%, che sale al 9,6% per la componente interbancaria. I crediti a clientela ammontano a € 76.446 milioni, in aumento dell'1,6% sul dato di € 75.227 di fine 2003. L'andamento ha risentito dell'operazione di cartolarizzazione di canoni di leasing per circa € 1.450 milioni effettuata da Fineco Leasing e, per altro verso, l'attenta selezione del merito di credito che il Gruppo sta perseguendo. All'interno dei crediti in bonis, in aumento del 3% per l'anno, una dinamica particolarmente vivace hanno segnato i mutui residenziali (+20%) e il credito al consumo (+25%). Nella gestione delle sofferenze, una delle principali criticità affrontate nel Piano industriale, sono stati conseguiti risultati di rilievo sia in termini di riduzione degli stock sia relativamente al processo di recupero crediti. I crediti classificati lordi (sofferenze e incagli) a fine 2004 ammontano a € 12.180 milioni, in riduzione di circa 4% rispetto al dato del 2003 escludendo € 142 milioni di crediti riacquistati dai veicoli Trevi Finance e Trevi Finance 2. L'ammontare dei crediti classificati netti è di € 5.781 milioni, in decisa flessione (€ 666 milioni, -10,3%) rispetto a € 6.447 di fme 2003, e complessivamente di € 2,1 miliardi (- 26,7%) dalla costituzione del Gruppo Capitalia nel luglio 2002. L'incidenza dei crediti classificati netti sul totale dei crediti è passata dall'8,6% al 31 dicembre 2003 al 7,6% a fme 2004; l'indice di copertura è ulteriormente migliorato di 4 punti percentuali dal 48,5% al 52,5%, mentre l'aumento è di 13,4 punti complessivamente dal luglio 2002. In particolare, le sofferenze nette ammontano a € 4.436 milioni (-2,4%) rispetto a € 4.543, e costituiscono il 5,8% dei crediti per cassa (6% nel 2003). Gli incagli sono pari a € 1.345 milioni, anch'essi in calo (-29,4%) rispetto a € 1.904 milioni di fine 2003. Il flusso da crediti in bonis a crediti dubbi ha subito, su base annua, una riduzione del 45% (19% al netto del caso Parmalat). L'impatto degli standard Ias sulla qualità degli asset si rifletterà in un significativo calo (-25% circa) nel volume di crediti classificati netti e in un sensibile incremento (12 punti percentuali) del relativo livello di copertura. Si consolida la struttura finanziaria del Gruppo, con un indebitamento netto verso banche ridotto dell'1,7% da € 9.897 milioni a € 9.727 milioni e un ammontare di Risk Weighted Asset ulteriormente ridotto da € 89,4 a € 87,5 miliardi (- 2,1%). La raccolta complessiva di prodotti di Wealth Management (raccolta netta gestita, raccolta premi vita, collocamento obbligazioni strutturate ecc.) ha raggiunto € 4.976 milioni, superiore del 3% al dato 2003. Il risultato è il frutto di un processo di ottimizzazione della penetrazione commerciale e del riposizionamento del mix di vendita su prodotti a più alto valore aggiunto. I nuovi prodotti, in particolare, hanno generato oltre il 75% della raccolta; i mutui e le obbligazioni hanno registrato nell'ultimo trimestre dell'anno un netto incremento nei volumi di vendita (rispettivamente, +73% e +81%) sulla media dei trimestri del 2003. Il Tier 1 ratio, principale indicatore di solidità patrimoniale, è cresciuto, nell'arco di attuazione del Piano industriale 2003-2005, dal 5,5% (giugno 2002) al 6,9% (dicembre 2003), al 7,3% (dicembre 2004). E' stato così superato ampiamente l'obiettivo fissato per il 2005, nonostante il rilevante impatto patrimoniale delle operazioni Trevi. Il miglioramento è stato conseguito attraverso una sostanziale riduzione dei rischi connessi ad attività con contributo nullo o negativo alla redditività e attraverso la riallocazione del capitale verso attività strategiche. Le operazioni Trevi Nel settore del recupero crediti, Capitalia Service Jv, la joint-venture tra Capitalia e Archon Group (Goldman Sachs Group), ha portato nel corso dell'anno ad una significativa accelerazione degli incassi e della percentuale di recupero dei crediti dubbi cartolarizzati nei veicoli Trevi. Gli incassi complessivi ammontano a € 345,8 milioni, al netto dei crediti riacquistati da Capitalia per € 142 milioni perfezionato nel mese di ottobre, con un sensibile incremento nel 2° semestre (+36% rispetto al 1° semestre), in linea con lo specifico business plan. Sulla base delle performance realizzate, le agenzie Moody's, Standard & Poor's e Fitch hanno confermato, e in molti casi migliorato, i rating assegnati alle obbligazioni emesse dai veicoli Trevi. La Capogruppo Capitalia S.p.a. Il margine di interesse, negativo per € 327 milioni, è coerente con la struttura di holding di Capitalia, che ha quale prevalente fonte di ricavi i dividendi. I dividendi nell'anno, per cassa e per competenza (questi ultimi provenienti dalle Società controllate), ammontano a € 869 milioni. Il margine di intermediazione, pari a € 778 milioni, e costi operativi per € 244 milioni, conducono a un risultato lordo di gestione positivo per € 534 milioni. L'esercizio chiude con un utile netto di € 223 milioni (€ 89 milioni nel 2003), che incorpora un utile straordinario di € 58 milioni e un contributo positivo delle imposte per € 282 milioni. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio Dal 1 ° gennaio è operativa Capitalia Informatica S.p.a., società specializzata nella gestione dei sistemi informatici e delle attività di back office per le banche del Gruppo e per la Capogruppo. La mission della società consiste nello sviluppare e integrare il sistema informativo; assicurare l'efficacia e l'efficienza delle infrastrutture tecnologiche; gestire le attività a supporto dei processi operativi e amministrativi. Il 17 gennaio è stato effettuato il closing della cessione, da parte di Fineco, del 57,50% di Fineco Vita a Cnp Assurance. Il 18 gennaio è stata riaperta per un ammontare di € 200 milioni l'obbligazione Capitalia a tasso variabile con scadenza 10 dicembre 2009, quotata alla Borsa di Lussemburgo, la cui prima tranche era stata lanciata il 20 novembre 2004. L'importo complessivo del bond sale così a € 500 milioni. Il 22 febbraio il Consiglio di Amministrazione di Fineco ha approvato contratto preliminare per la cessione a Banco Inversis Net S.a. Del 100% di Bipop Espana Holding S.a., che detiene il 100% del Gruppo spagnolo Safei. Corporate Governance Il Consiglio ha esaminato e approvato la Relazione Annuale sul Sistema di Corporate Governane e sull'adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate relativa al 2004. Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della valutazione annuale, conferma la qualifica di amministratore indipendente per sei dei suoi membri: Mario Federici (Vice Presidente), Paolo Fresco, Paolo Mariotti, Ahmed A. Menesi, Alberto Rossetti, Giuliano Tagliavini. Nel corso della riunione il Consiglio ha anche approvato il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e alla vendita di azioni proprie, fino ad un massimale rotativo di 30.850.000 di azioni, pari all' 1,396% del capitale sociale. L'acquisto di azioni proprie avverrà mediante utilizzo dell'apposita riserva pari a € 90,4 milioni. ***** Il Consiglio di Amministrazione ha anche esaminato un nuovo piano di stock option per il 2005 che ha la finalità di favorire il conseguimento degli obiettivi aziendali da parte del management del Gruppo. L'adozione di un nuovo piano, del quale potranno beneficiare, dipendenti del Gruppo, vertici operativi, dirigenti e quadri direttivi, è stata disposta per tener conto delle modifiche organizzative intervenute, modifiche che hanno riguardato il modello distributivo della rete e la creazione di nuove società. Il nuovo piano, che verrà sottoposto all'Assemblea degli azionisti per le competenti delibere, prevede, tra l'altro, l'assegnazione gratuita ai dipendenti di warrant non cedibili, validi per la sottoscrizione di azioni ordinarie di Capitalia di nuova emissione. Il numero di warrant da assegnare sarà pari a 22.000.000, corrispondenti a un aumento di capitale di € 22.000.000 nominali. Con le stesse finalità il Consiglio, inoltre, ha deliberato di sottoporre all'Assemblea Straordinaria, convocata per il 31 marzo, 1 ° e 4 aprile 2005, la distribuzione di utili mediante l'assegnazione gratuita di azioni a particolari figure professionali nel Gruppo fino a un massimo di € 10.000.000.  
     
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