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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Febbraio 2005
 
   
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  AIUTARE LE NUOVE PMI BIOTECNOLOGICHE A INNOVARE  
   
  Bruxelles, 28 febbraio 2005 - La Commissione europea finanzierà un'iniziativa per minimizzare gli ostacoli che incontrano le giovani società biotecnologiche interessate a partecipare ai programmi quadro di ricerca dell'Ue. Il progetto Natibs (new approaches and tools for incubated biotech Sme) fa parte di una serie di azioni Eti (Economic and Technological Intelligence) finanziate nell'ambito della parte per il sostegno specifico delle Pmi del Sesto programma quadro (6Pq). Le azioni Eti sono progettate per favorire l'innovazione nelle Pmi, diffondere l'informazione sugli sviluppi scientifici, favorire le buone prassi. Per le società biotecnologiche ai primi stadi, la sfida di posizionarsi in una delle aree ad alta tecnologia in più rapido sviluppo è spesso estremamente impegnativa, e la partecipazione ai programmi quadro dell'Ue non viene considerata una priorità. Eppure i benefici in termini di accesso alle nuove conoscenze e le innovazioni rese possibili dalla partecipazione al 6Pq potrebbero dimostrarsi un fattore vitale per garantire la sopravvivenza di una giovane azienda. La complessità del processo di presentazione delle proposte e il carico amministrativo costituiscono un forte deterrente alla partecipazione al 6Pq, soprattutto nel caso delle Pmi senza precedenti esperienze di ricerca collaborativa. Avendo scoperto che le giovani società biotecnologiche difficilmente presenteranno o entreranno nei progetti del 6Pq senza un consistente sostegno, la Commissione ha deciso di offrire, per l'appunto, una valida assistenza. Il consorzio Natibs riunisce nove partner (sette esperti incubatori biotecnologici e due per le unità di coordinamento) di sei paesi (Estonia, Francia, Germania, Israele, Spagna e Svezia). Nel suo ruolo centrale di mediatore della partecipazione delle aziende al 6Pq, il consorzio Natibs diffonderà attraverso il suo sito web e le sue newsletter informazioni sulle opportunità e le aree di attività dei programmi di ricerca dell'Ue, e agevolerà il processo di presentazione mettendo a punto il testo delle proposte e cercando i necessari partner. I membri del consorzio svolgeranno però anche audit tecnologici e strategici nelle Pmi del settore biotecnologico per misurare le condizioni di mercato e orientare le aziende verso le opportunità di ricerca e innovazione. Le conoscenze ottenute con gli audit serviranno a preparare un rapporto sulle buone prassi per la Commissione, in collaborazione con Talent Scout, un'altra iniziativa Eti che si occupa soprattutto di aziende tecnologiche più mature. Una delle ragioni che rende i partner Natibs fiduciosi sulla possibilità di avvicinare le giovani aziende biotecnologiche al 6Pq è che la maggior parte di tali aziende ha già una solida cultura di ricerca, viste le loro origini commerciali. Se raggiungeranno il loro obiettivo, sostengono i partner, i benefici non andranno alle sole Pmi (Piccole e medie imprese) perché l'intero settore europeo delle biotecnologie si avvantaggerà di una più stretta integrazione delle Pmi innovative nel 6Pq, che farà passare molto più rapidamente di quanto sarebbe altrimenti possibile le nuove idee e le capacità di queste società nello sforzo europeo di ricerca. Per ulteriori dettagli: http://www.Natibs.net/  
     
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