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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Febbraio 2005
 
   
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  GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE “HAWALA”. SEQUESTRATA, A MILANO, STRUTTURA AZIENDALE CLANDESTINA DI UNA BANCA MAROCCHINA  
   
  Roma, 28 febbraio 2005 - I finanzieri del Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia hanno individuato un istituto di credito marocchino che, seppur privo delle abilitazioni previste dalla normativa in materia bancaria, ha operato in Italia, negli ultimi sei anni, la raccolta del risparmio e l’attività finanziaria nei confronti di un gran numero di immigrati di provenienza magrebina. Le indagini di polizia economico-finanziaria si sono sviluppate attraverso una minuziosa disamina di dati bancari ed informazioni acquisite dalla Banca d’Italia, dall’Ufficio Italiano dei Cambi e da alcuni dei principali enti creditizi nazionali. Servendosi di un efficiente apparato di promotori, l’istituto raccoglieva i risparmi su un conto corrente postale alimentato da versamenti effettuati dagli stessi immigrati. A tal fine, i risparmiatori si servivano di un bollettino premarcato la cui ricevuta veniva poi consegnata al promotore dell’istituto di credito magrebino, il quale, contattata la sede centrale di Casablanca, faceva sì che la corrispondente somma venisse accreditata sul conto corrente marocchino precedentemente acceso dall’immigrato. Se da un lato gli immigrati potevano così trasferire all’estero i propri risparmi, evitando di servirsi del sistema bancario italiano, tale procedura costituiva di fatto un ostacolo alla vigilanza posta in essere dalle competenti Autorità. Nel corso delle perquisizioni presso la rete dei promotori, è stato, tra l’altro, rinvenuto il documento di riconoscimento di un cittadino marocchino, denunciato per “associazione con finalità di terrorismo e sovversione dell’ordine democratico” all’indomani degli attentati dell’11 settembre. La ricostruzione fatta dai finanzieri ha consentito di accertare che, in circa sei anni di attività, l’istituto di credito marocchino ha abusivamente raccolto in Italia risparmi complessivi pari ad oltre 100 milioni di euro, parte dei quali sono stati trasferiti in Marocco. Sequestrati 20 conti correnti bancari e postali, per la maggior parte direttamente riconducibili all’istituto di credito marocchino, con disponibilità pari a circa 4 milioni di euro, nonché tutti i documenti ed i beni strumentali alla consumazione degli illeciti. Tra questi anche arredi e macchine da ufficio rinvenuti all’interno di un complesso immobiliare di Milano. Per informazioni, è possibile contattare il Comando Nucleo Regionale Pt Lombardia della Guardia di Finanza di Milano al numero: 02/67662608.  
     
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