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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Marzo 2005
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COMMENTO AI DATI ISTAT |
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Roma, 2 marzo 2005 - L’istat ha reso noti ieri i conti della Pubblica amministrazione per il 2004 ed ha rivisto la serie storica dall’anno 2001. Il debito pubblico nel 2004 si riduce dal 106,3 al 105,8% del Prodotto interno lordo, nonostante la bassa crescita. Il deficit del 2004 si colloca al 3,0% del Pil, rispettando il valore di riferimento del Trattato Europeo, come da impegni del Governo. Il rispetto della soglia del 3% riguarda anche tutti gli anni dal 2001. Questo dato, peraltro, sconta importanti riclassificazioni nei conti, indicate da Eurostat nelle scorse settimane. Tra esse, la più rilevante sotto il profilo quantitativo e qualitativo, che ha interessato anche altri paesi europei, riguarda gli aumenti di capitale delle Ferrovie dello Stato, ora considerati spesa pubblica. Le riclassificazioni nel 2004 sono pari a circa 4 miliardi di euro, lo 0,3% del Pil. Senza di esse, cioè con i criteri contabili invalsi sin dagli anni Novanta, il deficit del 2004 sarebbe stato pari al 2,7%. Ciò riflette un’azione di risanamento più incisiva di quanto concordato a livello europeo nello scorso mese di luglio. Il trend trova conferma nei dati del fabbisogno di cassa di gennaio e febbraio 2005.
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